Aldrovandi, la mamma all’agente:’Scuse? Lasci perdere’

BOLOGNA – “E’ meglio che lasci perdere! Le sue scuse? La coscienza doveva parlargli 7 anni fa all’alba di quella mattina. Non ci può esser assoluzione per ciò che ha detto”. Così Patrizia Moretti, la mamma di Federico, in merito alle scuse che Paolo Forlani ha fatto, tramite l’Ansa, alla famiglia per le parole pubblicate su Facebook.

“Anche perché – aggiunge Patrizia Moretti – ripeto, la coscienza su ciò che è successo doveva nascergli da quel giorno e non è mai successo per 7 anni, mai una parola verso di noi, adesso è tardi poiché continua a dire le stesse cose, non si può ammazzare la gente e dire non ho colpe, come se non fosse successo niente: davvero non ci sono parole per chi dopo aver ucciso Federico ha detto ciò che ha detto”. Lino Aldrovandi, il papà di Federico, è tranciante: “Per me è troppo tardi, molto probabilmente quelle scuse gliele ha scritte qualcun altro, perché in questi 7 anni non ha mai mostrato un minimo di comprensione verso di noi: le sue scuse non mi interessano e dovrà rispondere davanti al popolo italiano per la pena definitiva e per ciò che ha detto commentando la sentenza: non mi interessa davvero quello che dice, e in merito a Ferrara e ai comunisti di m… (il commento di Forlani sul clima sulla vicenda a Ferrara che sarebbe stata condizionata politicamente e giudiziariamente, ndr), io non sono comunista ma se queste persone hanno collaborato a far emergere la verità, ben vengano, io non ho mai chiuso le porte a nessuno”. “Non crediamo alle sue scuse, quelle che avrebbe dovuto porgere alla famiglia Aldrovandi sono quelle per la morte di Federico, si ponga questo problema, le vere scuse che bisogna porgere a Patrizia e Lino sono per la morte del figlio”, commenta lapidario Fabio Anselmo, avvocato storico della famiglia Aldrovandi.

AGENTE CONDANNATO CHIEDE SCUSA PER OFFESE – Ha chiesto scusa per le sue esternazioni Paolo Forlani, uno dei quattro poliziotti condannati per l’uccisione del ventenne Federico Aldrovandi, che nei giorni scorsi aveva postato su Facebook commenti insultanti contro la madre del ragazzo, dopo la definitiva condanna da parte della Cassazione.

”Voglio chiedere perdono per quel mio contegno estemporaneo ed assurdo – dice Forlani in una dichiarazione all’ANSA – alle persone che ho citato nei miei messaggi; non e’ per le conseguenze che potra’ portare questo mio atteggiamento che chiedo scusa, ma per la reale presa di coscienza dell’errore commesso qualche giorno fa, unito all’esigenza di riprendere quel contegno silenzioso e rispettoso che ho mantenuto sempre, dal settembre 2005 sino a questi giorni”.

”Dopo il rigetto della Cassazione della scorsa settimana – spiega Forlani – e le varie esternazioni mediatiche nei nostri confronti, mi sono trovato in uno stato di sconforto e di smarrimento assoluti che mi ha portato, l’indomani, ad esternare via web commenti e frasi sciagurate, di cui mi vergogno, all’indirizzo di persone direttamente colpite dalla vicenda. Quelle mie espressioni sono state il frutto di una pressione che e’ gravata su di me per sette anni, durante i quali invano ho cercato di esprimere le mie ragioni; cosi’ dopo l’ennesima e decisiva sconfitta mi sono lasciato andare ad un comportamento irragionevole, in preda alla rabbia verso chi non mi ha mai ascoltato e non ha capito quanto dolore avessi provato per la tragedia che era successa in via Ippodromo rispetto alla quale avevo sempre protestato la mia assenza di responsabilita”’. Per Forlani e per i colleghi Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, il 21 giugno la Cassazione aveva confermato la condanna definitiva a tre anni e sei mesi per la morte di Aldrovandi la sera del 25 settembre 2005 a Ferrara.