Banditi saranno interrogati, caccia a basista

Verranno ascoltati in settimana, Giulio Valente e Stefano Pompili, i due banditi feriti ieri all’alba a Roma in un assalto a due gioiellieri mentre questi, con un carico di 75 mila euro in oro, si recavano all’estero per una fiera orafa. Nel corso del tentativo di rapina è rimasto ucciso un terzo bandito, Angelo Angelotti, 62 anni, già ex Banda della Magliana e coinvolto nell’omicidio di Renatino, ovvero Enrico De Pedis. Quello che investigatori e inquirenti ora vogliono accertare è l’eventuale presenza di un quarto uomo, un basista che ha preparato il colpo e conosceva i due mercanti d’oro. E sempre in settimana verranno riascoltati i due gioiellieri, i fratelli Luca e Andrea Polimadei. Già sentiti ieri i fratelli hanno chiarito molto sulla dinamica: affiancati e bloccati dal furgone dei banditi sono scesi e non hanno esitato a sparare per difendersi centrando Angelotti e ferendo gli altri due rapinatori.

La pista della rapina resta insomma quella privilegiata e gli uomini della squadra mobile di Roma ora sono sulle tracce di un possibile quarto uomo, una talpa, che avrebbe avvisato il terzetto di esperti rapinatori del carico d’oro che i fratelli Polimadei avevano sull’auto. I tre, infatti, avevano studiato il colpo e sapevano perfettamente a che ora i gioiellieri sarebbero usciti di casa. Sapevano anche che i due avevano una valigetta con preziosi per 75 mila euro. Così alle 5 li aspettano nascosti vicino largo Buazzelli, nel quartiere residenziale di Spinaceto. Li seguono col furgone e poco dopo speronano la Toyota dei due fratelli, la bloccano e li costringono a scendere.

L’unica cosa che il terzetto di malviventi non aveva previsto è stata forse la reazione, fredda e determinata, dei due fratelli, entrambi col porto d’armi. Sono stati proprio i gioiellieri a ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto alla squadra mobile: Andrea, alla guida della Toyota, si accorge che i tre nel furgone sono armati, ed è lui che spara per primo. Luca fugge e cerca riparo in un parcheggio vicino tra le auto. Andrea cerca di raggiungerlo ma dal furgone scendono i malviventi armati e allora spara ancora e uccide Angelotti, poi ferisce Giulio Valente che cade in terra. Anche il terzo bandito, Stefano Pompili, viene ferito ma fugge. A dare l’allarme sono i familiari dei Polimadei, che hanno sentito gli spari e chiamano la polizia. Il racconto dei fratelli è al vaglio degli inquirenti. Ma dalle immagini delle telecamere che hanno ripreso la sparatoria la dinamica sembra esattamente quella raccontata. La rapina dunque è la pista privilegiata e nessuna ombra sembra emersa nella vita dei due gioiellieri che per ora non risultano essere indagati.