Berlusconi: a Bruxelles per fare mio dovere

Niente incontro, martedì, tra Silvio Berlusconi e i magistrati napoletani. Ma dietro l’appuntamento con i vertici europei che ha fatto saltare l’appuntamento, assicura il premier, non c’é alcuna volontà di dribblarare i pm: “Ho cercato di andare lunedì, ma non è stato possibile e gli appuntamenti sono stati fissati martedì”, ha detto lasciando dopo la mezzanotte la festa per il matrimonio di Brunetta, a proposito degli incontri con Barroso e Van Rompuy. L’appuntamento con i magistrati era stato fissato da giorni, per martedì prossimo, a Palazzo Chigi. Che sarebbe saltato lo aveva lasciato intendere per primo nella mattinata di sabato il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano. Poi erano arrivate, da Bruxelles, le conferme di fonte europea. Prima quella su un incontro a Strasburgo con il presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso e forse anche con il presidente dell’Europarlamento, Buzek. Infine quella sull’incontro nella stessa giornata, con Herman Van Rompuy, il presidente permanente del Consiglio Ue, a Bruxelles. Incontri chiesti dall’Italia e resi importanti e urgenti dopo la scelta del tedesco Stark di dimettersi. “Io – ha detto Berlusconi ai giornalisti che lo hanno atteso all’uscita dal ricevimento – faccio le cose che si devono fare. Dopo la decisione di Stark di lasciare la Bce si è posto come importante il problema di rassicurare tutte le istituzioni europee, la commissione, il consiglio dei capi di Stato e di Governo e il Parlamento europeo della serietà della nostra manovra, della tenuta dei nostri conti pubblici e della situazione di benessere dell’intera nostra economia. Credo sia mio dovere recarmi a Bruxelles e Strasburgo per questi incontri”. Quanto alla reazione dei mercati, Berlusconi torna a mostrarsi scettico: “I mercati vanno per conto loro. Mio padre – ricorda nuovamente – diceva che le Borse sono come un orologio rotto che segnano l’ora giusta due volte al giorno. Tra mercati ed economia reale c’é una bella differenza”. Resta da vedere quando si terrà, a questo punto, l’incontro con i magistrati che indagano sull’affaire Tarantini-Lavitola. Il Capo della Procura di Napoli Giovandomenico Lepore, per qualche istante non si scoraggia: “Potremo fissare un altro appuntamento. Noi siamo sempre a disposizione per concordare un’altra data”. Un atteggiamento positivo che sembra trovare riscontro in Palazzo Chigi che, a quanto si è appreso, contatterà la Procura di Napoli per fissare un nuovo appuntamento. Chi ha i maggiori dubbi è però l’opposizione: con questa crisi, si ironizza, non sarà facile… La verità, taglia corto il portavoce Idv Leoluca Orlando, è che Berlusconi “scappa di nuovo dai giudici: il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Con questa decisione, incalza Enrico Letta (Pd), “abbiamo la conferma che il premier è uno che non fa il suo dovere e che usa il suo ruolo per fatti privati”. Lepore prova a tranquillizzare gli animi: volevamo solo sentirlo per chiarire alcuni punti, spiega. Berlusconi verrà sentito solo in veste di persona offesa, quindi, assicura, “non c’é nessuna norma che lo obblighi a essere presente martedì”. Il premier, intanto, ha già dichiarato di non aver subito alcuna estorsione, ma di essersi limitato a venire incontro alle esigenze economiche di un amico in difficoltà. E in queste ore ribadisce di non temere le inchieste. Tra le incognite, al momento non c’é solo la data dell’incontro con i Pm, ma anche se la questione dell’intercettazione pubblicata ieri dall’Espresso tra Berlusconi e Lavitola sarà o meno oggetto dell’audizione.

LEPORE, LEGITTIMO IMPEDIMENTO? RINVIO – Al momento ”non c’é nessuna comunicazione ufficiale” in merito al fatto che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in virtù del suo impegno a Strasburgo, martedì prossimo, non possa venire ascoltato, come parte lesa, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli che indaga sulla vicenda Tarantini – Lavitola. Ma, sottolinea il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, “se ci dovesse essere il legittimo impedimento, sarà fissato un nuovo incontro. Su questo non c’é alcun problema”.
Il procuratore Lepore scherza con chi gli chiede del viaggio di Berlusconi a Strasburgo per incontrare il presidente della Commissione Ue: ”Buon viaggio”, dice ridendo. Poi, aggiunge: “Non è detto che non verrà all’incontro, può anche fare entrambe le cose”. “Al momento – conclude – nessuno mi ha comunicato ufficialmente nulla”. Berlusconi dovrebbe essere ascoltato, a Palazzo Chigi, dallo stesso Lepore e da alcuni dei suoi sostituti.