Berlusconi: dettagli sulle intercettazioni

Ecco alcune intercettazioni del premier piu in dettaglio.

BERLUSCONI: ‘A TEMPO PERSO FACCIO PREMIER’ – ”Vedi Marystell, io a tempo perso faccio il primo ministro”. Silvio Berlusconi lo dice al telefono a Marystell Polanco, una delle ragazze che frequentavano le residenze del premier, finita anche nella vicenda di Ruby Rubacuori. L’intercettazione e’ allegata agli atti dell’inchiesta della procura di Bari, depositati ieri. ”Vedi Marystell – dice Berlusconi – io a tempo perso faccio il primo ministro e quindi me ne succedono di tutti i colori”

COSI’ SI DOVEVANO VESTIRE LE RAGAZZE – Per entrare nelle residenze del premier le ragazze dovevano non solo essere “giovani ed esili” ma anche avere un abbigliamento preciso, una sorta di ‘divisa’. Lo spiega Massimiliano Verdoscia (amico e socio di Giampaolo Tarantini, ndr) a Ioanna Visan, la rumena che ha partecipato a diverse serate, comprese quelle del ‘Bunga Bunga’.

Secondo quanto scrive la Guardia di Finanza di Bari in un’informativa agli atti dell’inchiesta escort, Verdoscia “era a conoscenza dell’attività di prostituzione svolta dalla donna”. Il 30 settembre del 2008 la contatta e ottiene il suo ok per andare dal premier il giovedì successivo (poi l’incontro salterà): “eh però mi raccomando eh – dice Verdoscia – fammi fare una bella figura capito?”.

Ioanna risponde “sì sì, non ti preoccupare”. I due si risentono poco dopo e l’uomo le dà, annota la Gdf, “le consuete indicazioni su che tipo di abbigliamento deve indossare e anche come comportarsi”.

“Quando giovedì vai lì – afferma – eh, mi raccomando, voglio dire…vabbé…eh tanto ci sarà il mio amico (Tarantini, ndr) che ti accompagna, tranquillo tutto ok, senza nessun tipo di problema…però il look…capello sciolto, il trucco non troppo evidente, capito? Un vestito…un vestito sobrio, nero, che però metta in mostra…insomma…le tue forme…tu come…e poi tu sai il tuo charme quale è Va bene?”.

Ioanna sembra preoccupata, perché chiede a Verdoscia se “mi fanno le domande?”. “Come ti conosco quelle cose lì?”. E Massimiliano risponde: “No, no, assolutamente, nessuna domanda, niente, zero, totale, massima riservatezza, niente, va bene”.

‘HO LA FILA DI RAGAZZE..’. – ”Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera…erano in undici…io me ne son fatte solo otto perche’ non potevo fare di piu’…non si puo’ arrivare a tutto…”. E’ quanto dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Giampaolo Tarantini il primo dell’anno del 2009, parlando della serata precedente. La telefonata e’ contenuta negli atti dell’inchiesta sulle
escort che la procura di Bari ha depositato ieri. Berlusconi e Tarantini parlano al telefono il primo dell’anno, alle 12.07: a chiamare e’ Gianpi, che racconta il capodanno passato con Belen Rodriguez, Claudia Galanti e Manuela Arcuri. I due si scambiano gli auguri e poi iniziano a parlare di Belen.
Ecco il testo integrale della telefonata.
T: Belen ha fatto dei balli latino-americani…mamma mia
B: chi li ha fatti? Belen?

T: Belen, si’
B: ma adesso e’ libera? con chi sta?

T: con nessuno. Glielo ho detto ieri infatti l’ho chiamata tante volte che volevo farle gli auguri perche’ a destra mia Belen…a sinistra Claudia e di fronte Manuela.
B: mamma mia eri messo benissimo

T: ho detto: ho fatto una fine dell’anno…migliore non potevo farla
B: eh ci credo con le tre donne piu’ belle d’Italia

T: Claudia sta bene, Claudia le vuole bene…parla sempre bene…ci mancherebbe
B: Belen invece come si esprime?

T: nooo…forse…poi non ho tanta confidenza, perche’ io sono amico di Marco (Borriello, ndr) molto…ma io penso che…
B: ma lei e’ ancora innamorata di Marco?

T: no…no…non credo
B: comunque lui non ha la testa giusta per una donna come Belen

T: la ci vuole un uomo serio
B: e’ troppo semplice lui…deve andare con un piu’ grosso…con un imprenditore…con uno come te

T: no con uno come lei stavo dicendo io
B: va bene senti io sono qua assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico piu’ sexy sul libro che e’ venuto fuori il trenta…ha riportato questa cosa qui…io non ho scampo con questi qua. Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera…erano in undici…io me ne son fatto solo otto perche’ non potevo fare di piu’…non si puo’ arrivare a tutto. Pero’ stamattina mi sento bene sono contento della mia capacita’ di resistenza agli assedi della vita…che cosa ci tocca fare la notte del primo dell’anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati…non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio…queste non vanno via neanche con le cannonate…il prezzo e’ buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobile tre ore…hanno fatto le gare non le tiravi piu’ giu.

T: ma quante ragazze ci sono?
B: quaranta

T: tutte sono venute
B: no…tutte no! Erano 67 quelle…intanto ho comprato una casa qui vicino per ampliare i posti…dodici posti in piu’.

DONNE VOLARONO SU AEREO PRESIDENZIALE – Gianpaolo Tarantini propose al premier Silvio Berlusconi ”di volare tutti insieme sull’aereo presidenziale, dicendo che le ragazze (che aveva reclutato) abitavano a Milano e facendo credere che lui (Tarantini stesso, ndr) aveva un impegno di lavoro in citta’ l’indomani mattina”. E’ quanto si legge negli atti dell’inchiesta escort depositati ieri. I fatti si riferiscono al 26 novembre 2008 quando Berlusconi, che aveva organizzato una cena a Palazzo Grazioli, e’ costretto ad andare a Milano. E alla fine le ragazze, secondo quanto è scritto negli atti dell’inchiesta, volarono con Gianpi sull’aereo presidenziale. Dice il premier a Tarantini: ”Devo purtroppo partire per Milano, perche’ mi e’ successo un guaio su la’ devo essere domani mattina prestissimo e poi l’aereo c’e’ solo stasera, quindi purtroppo ho cambiato tutti i programmi e parto per Milano. Se tu credi di poter arrivare qui adesso e che vi offro che so un gelato”. ”In questo frangente – annota la Guardia di finanza – Tarantini dimostrava di saper trarre il massimo vantaggio anche dalle situazioni apparentemente a lui sfavorevoli”. Dice Tarantini al telefono al premier: ”senno’ veniamo insieme a lei a Milano (ride)”. Rivolgendosi alla escort Marysthell e ad altre donne propone: ”Andiamo a Milano, vi va? Con l’aereo con lui”. Le sue interlocutrici rispondono di si’ e Gianpi comunica al Presidente, ”va bene, se ci da’ mezz’ora, il tempo di fare la valigia, veniamo”. Il gruppo giunge effettivamente ”con l’aereo presidenziale a Milano” ma – annotano gli investigatori – salta la possibilita’ di ”passare la serata con il presidente Berlusconi”. Quindi, Tarantini trascorre la notte in un hotel milanese occupando una camera assieme a Maria Esther Garcia Polanco.

PREMIER, ‘RAGAZZE SONO FORAGGIATISSIME’ – Le ragazze che passavano la notte a palazzo Grazioli erano ”foraggiatissime”. Lo dice il premier Silvio Berlusconi nel corso di una telefonata con Giampaolo Tarantini. Un modo di dire che, secondo la Guardia di Finanza, allude al fatto che ”era stato dato loro il necessario”.

La telefonata e’ del 17 ottobre 2010, alle 18.44 e a chiamare e’ il capo del governo. ”Riferendosi alle ragazze che hanno trascorso la notte a palazzo Grazioli – riassume la Gdf – tra l’altro, sottolineava: ‘guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole queste qua eh’, alludendo, evidentemente al fatto che era stato dato loro il necessario. Motivo per cui Tarantini non doveva sentirsi obbligato a corrispondere loro alcunche”’. Tarantini risponde cosi’: ”Si, ma stia tranquillo, presidente, non c’e’ problema”. E Berlusconi aggiunge: ”Eh, vabbe’, ma non…non…coso…perche’ hanno…sono…sono foraggiatissime”.

In un’altra intercettazione riportata negli atti dell’inchiesta di Bari, Berlusconi chiede a Tarantini: ”Per favore, non pigliamole alte…”, parlando delle ragazze che devono essere invitate nelle sue residenze. La telefonata e’ del 5 ottobre 2010. E’ il premier che chiama Gianpi, che poco prima l’aveva contattato senza ottenere risposta. Tarantini, scrive la Gdf, ”lo incalzava prospettandogli la possibilita’ di organizzare un incontro con Manuela Arcuri per il mercoledi’ successivo riuscendo ad ottenere l’invito a trascorrere la serata insieme e a portare con se alcune ragazze, ma rimandando ad altra serata l’incontro con l’attrice romana”.
Berlusconi a quel punto dice: ”Se tu hai una ragazza da portare, due ragazze, tre ragazze da portare…”
T: si’…si’…si…
B: per favore, non pigliamole alte come fa questo qui di Milano, perche’….noi non siamo alti…devono essere tutte come la Graziana (Capone, ndr)
T: va bene, io ne porto un paio, due o tre ne porto.

DEL NOCE-ROSSELLA ‘ESCA’PER DONNE – Il premier Silvio Berlusconi utilizzo’ Carlo Rossella e Fabrizio Del Noce ”per fornire alle ragazze lo stimolo a partecipare” alla cena del 23 settembre 2008 a Palazzo Grazioli. E’ quanto e’ scritto negli atti giudiziari dell’inchiesta barese sulle escort depositati ieri.

”Che cosa dici – afferma al telefono Berlusconi parlando con Gianpaolo Tarantini – se chiamiamo anche Rossella che c’ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava?”, ”magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce, il direttore della fiction della Rete Uno della Rai?”, ”cosi’ le ragazze sentono che c’e’ qualcuno che ha il potere di farle lavorare”.

In una successiva telefonata – annota la Guardia di finanza – ”il Presidente era poco equivoco: ”… Carlo Rossella, presidente di Medusa e Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno e responsabile di tutta la fiction Rai. Sono persone che possono far lavorare chi vogliono… ecco quindi le ragazze hanno l’idea di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino. L’unico ragazzo sei tu gli altri sono dei vecchietti… pero’ hanno molto potere”.

Non sono solo Fabrizio Del Noce e Carlo Rossella a rappresentare un’ ‘esca’ per le ragazze portate da Tarantini dal premier. Nell’organizzare una cena a Palazzo Grazioli, il 2 dicembre 2008, l’imprenditore pugliese sollecita Berlusconi ad invitare anche Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile con cui aveva gia’ discusso di affari ai quali avrebbe voluto ”dare concretezza”.

”Vabbe’ Presidente – dice Tarantini a Berlusconi in una delle telefonate intercettate – se ci riesce anche a chiamare Bertolaso, cosi’ lo coinvolgeremmo”. E il premier risponde: ”..ecco, mi sembrava che ci fosse qualcuno da chiamare”, ”si si’ appunto, ecco vedi… Bertolaso! Bertolaso, ecco. Va bene, chiamo Bertolaso!”

INCHIESTA ESCORT:ATTI; PREMIER A BERTOLASO,’TI PASSO GIANPI’ – Silvio Berlusconi in auto con Guido Bertolaso chiama Gianpaolo Tarantini perché parli con il responsabile della Protezione civile. L’obiettivo perseguito dall’imprenditore pugliese, tramontato il progetto originario di candidarsi al Parlamento europeo nel 2009, è quello – si legge negli atti edll’inchiesta di Bari depositati ieri – di “entrare nel circuito dei lavori per le grandi opere pubbliche, in particolare far parte della short list del Dipartimento della Protezione civile”.

In questo ben più redditizio obiettivo Tarantini, “per tramite dell’amico Salvatore Castellaneta”, coinvolge Enrico Intini, imprenditore a capo dell’omonimo Gruppo di Noci (Bari), che opera nel settore delle infrastrutture. Il 4 novembre del 2008, all’indomani di una cena a Palazzo Grazioli, Tarantini riferisce a Castellaneta che Berlusconi ha lasciato la brochure informativa sul gruppo Intini a Guido Bertolaso. Il 13 novembre Berlusconi contatta Tarantini: Berlusconi: ..senti sono in macchina con il sottosegretario Bertolaso… ecco te lo passerei così vi mettete d’accordo direttamente”.

Bertolaso: “eccoci buonasera” Tarantini: “buonasera lieto di conoscerla”. I due si mettono d’accordo su quando vedersi e fissano l’incontro per le 15 del giorno successivo “a via Ulpiano, lì alla Protezione civile” dice Bertolaso. Poi Berlusconi riprende il telefono e raccomanda a Tarantini: “ecco fammi fare una bella figura eh”. In una successiva telefonata il premier assicura a Tarantini il suo interessamento presso Bertolaso, cui ha passato la brochure del gruppo Intini: “ecco – dice – lui ha i tuoi depliant che..i tuoi che mi hai dato, no?”.

Dopo l’incontro del 14 novembre a via Ulpiano a cui partecipa anche Enrico Intini, Tarantini racconta in varie telefonate al fratello e a Salvatore Castellaneta che la proposta di affari al gruppo Intini prevedeva la partecipazione al capitale di una società già in fase di costituzione fra Protezione civile e Finmeccanica spa. Tarantini: “ci ha proposto una bella cosa..di entrare..stanno preparando una società mista fra Protezione civile e Finmeccanica..che controlla tutte le tecnologie, una cosa seria una cosa enorme..”. Il 16 novembre Berlusconi chiama Tarantini per sapere: “com’é andata..com’é andato l’incontro con Bertolaso?”. A spiegare come sono andate effettivamente le cose è lo stesso Tarantini, nell’interrogatorio del 29 luglio 2009 davanti ai magistrati di Bari.

“Bertolaso ci disse che Finmeccanca aveva costituito una società mista con la Protezione civile… e ci invitò ad andare da Finmeccanica. Fui io attraverso Rino Metrangolo (dirigente di Finmeccanica, dimessosi oggi – ndr), persona che avevo conosciuto attraverso Lea Cosentino… a prendere contatti con Lunanuova, dirigente della società mista”. Tarantini poi spiega che gli furono illustrate una serie di attività: “Mi dissero che avremmo potuto partecipare all’interno di una Ati (associazione temporanea di imprese, ndr) nella quale avrebbe potuto trovare posto la Sma di Intini. Non si concretizzò nulla perché, sebbene il terremoto all’Aquila avrebbe consentito di realizzare opere stradali attraverso la Sma di Intini, la notizia pubblica della perquisizione da me subita determinò una presa di distanza da parte di Metrangolo e Lunanuova”.

TARANTINI A PREMIER,’BEVIAMO UN AMARO?’ – ‘Se lei vuole anche dopo cena stasera; ci beviamo un amaro, tanto io sono a cena con una amica che volevo presentarle’. Così – si legge in atti della Guardia di Finanza – Tarantini cerca di ‘strappare’ al presidente Silvio Berlusconi l’ennesimo invito a Palazzo Grazioli. Alla annunciata ‘amica’, Sara Tommasi, se ne sarebbe poi aggiunta un’altra, tale Marica. Entrambe new entry in casa del premier. Alla serata, era il 10 marzo 2009, partecipano anche altre due ragazze, invitate direttamente da Berlusconi che dice a Tarantini: ‘Se voi venite qui alle nove e mezza c’e la cena, fai un po’ tu da padrone di casa con queste fanciulle, ci sarà la Cinzia, e c’e la Silvia da Milanò. Dalle intercettazioni emerge che le due donne accompagnate da Tarantini hanno poi lasciato Palazzo Grazioli alle 03.30 del mattino. Negli atti ci sono anche le telefonate, tra Tarantini e le sue due amiche, preparatorie alla serata. ‘Stasera sei convocata’, ‘cena dal capo’, dice l’imprenditore barese a Marica. Poi le dà istruzioni sull’abbigliamento: ‘vestitino nero, semplice, senza calze’. ‘Senza gioielli, niente… pulita’. ‘Nove e un quarto al De Russie, puntuale eh Marica’. Istruzioni simili a Sara Tommasi sul tipo di vestito, ma con una aggiunta: ‘mettitelo scollato’.