Berlusconi indagato per corruzione, De Gregorio ammette, soldi dal Cav.

ROMA – Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A quanto si è appreso, l’indagine riguarda l’erogazione di somme di denaro, quantificate in tre milioni di euro, al senatore Sergio De Gregorio in relazione al suo passaggio al Pdl.
Una cassetta di sicurezza nella disponibilità di Silvio Berlusconi è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Napoli. Contestualmente è stata depositata presso il Senato e la Camera la richiesta di autorizzazione a procedere alla perquisizione della cassetta. Oltre alla cassetta di sicurezza, la Procura di Napoli ha chiesto al Senato e alla Camera dei deputati l’acquisizione di tabulati telefonici di utenze in uso a Berlusconi e al senatore De Gregorio. A Berlusconi è stato notificato un invito a presentarsi per rendere interrogatorio per i reati di corruzione e finanziamento illecito dei partiti per i quali indagato insieme con il senatore De Gregorio e l’ex direttore dell’Avanti, Walter Lavitola.

“Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l’aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi. Annunciamo fin da ora una grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del Pdl e della democrazia italiana”. Lo afferma il segretario del Pdl Alfano.

L’inchiesta su Silvio Berlusconi, indagato per corruzione a Napoli, è condotta da un pool di magistrati di due sezioni della Procura del capoluogo campano, quella sui reati contro la pubblica amministrazione e la Direzione distrettuale antimafia.

Sulla vicenda indagano i pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, titolari dell’inchiesta che nello scorso anno portò al coinvolgimento del senatore De Gregorio, nonché i pm della Dda Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio. In mattinata sono stati notificati avvisi agli indagati.

Nell’inchiesta della Procura di Napoli che ha indagato Berlusconi risulta indagato anche l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola. Gli sviluppi dell’inchiesta – a quanto si è appreso – sarebbero legati anche alle dichiarazioni fatte dal senatore De Gregorio ai magistrati della Procura di Napoli.

E’ quantificata in tre milioni di euro la somma che Berlusconi avrebbe versato al senatore Sergio De Gregorio perché passasse dall’Idv al Pdl: di tale somma un milione sarebbe stato versato all’Associazione “Italiani nel mondo” che fa capo a De Gregorio, mentre altri due milioni in nero sarebbero stati depositati su vari conti del senatore.

Si tratterebbe di circostanze, a quanto si è appreso, ammesse dallo stesso De Gregorio nel corso di recenti interrogatori. La perquisizione nella cassetta di sicurezza di Berlusconi presso un’agenzia del Monte dei Paschi di Siena, sarebbe stata disposta per individuare tracce di tali pagamenti. Tra le fonti di prova sono indicate anche le lettere scritte da parte di Lavitola all’ex premier, rinvenute lo scorso anno in un computer del suo amico Carmelo Pintabona nelle quali l’ex direttore de L’Avanti, fa riferimento, tra l’altro, alla compravendita di senatori sostenendo inoltre di avere consegnato a tale scopo somme a De Gregorio.

Berlusconi ha ricevuto dalla Procura di Napoli un invito a presentarsi per rendere interrogatorio il 5 marzo prossimo. L’avviso è stato notificato al leader del Pdl oggi dalla Guardia di Finanza.

DE GREGORIO, SOLDI DA CAV PER SABOTARE GOVERNO PRODI – Il sen. Sergio De Gregorio avrebbe ammesso di aver ricevuto ingenti somme di denaro da Silvio Berlusconi per sabotare il governo Prodi. E’ quanto si evince – secondo indiscrezioni – dagli atti trasmessi oggi dalla Procura di Napoli a Camera e Senato nell’inchiesta in cui Berlusconi è indagato per corruzione e finanziamento illecito. De Gregorio – a quanto si è appreso – si è presentato a dicembre scorso ai magistrati della Procura di Napoli per rendere spontanei dichiarazioni. Gli interrogatori si sono incentrati sulla vicenda della presunta “compravendita” di senatori. De Gregorio, che fu eletto nelle liste dell’Idv prima di trasmigrare nel Pdl, avrebbe rivelato di aver ricevuto in varie ‘tranche’ e attraverso l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola, due milioni di euro in nero depositati su propri conti bancari. Dopo un accordo con Berlusconi – ha spiegato De Gregorio ai pm – sarebbe diventato di fatto un esponente dell’opposizione determinando più volte la sconfitta in aula del Governo, che si reggeva su una esigua maggioranza.

“L’accordo si consumò nel 2006…il mio incontro a palazzo Grazioli con Berlusconi servì a sancire che la mia previsione di cassa…era di 3 milioni e che immediatamente partirono le erogazioni”. E’ quanto ha raccontato ai pm di Napoli il senatore De Gregorio. “Ho ricevuto 2 milioni in contanti da Lavitola a tranche da 200/300mila euro”.

ALFANO, MANIFESTAZIONE IN DIFESA DEMOCRAZIA – “Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l’aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi. Annunciamo fin da ora una grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del Pdl e della democrazia italiana”. Lo afferma il segretario del Pdl Alfano. “Tutto ciò – prosegue il segretario del Pdl in una nota – mentre il Paese vive una delicatissima fase di transizione istituzionale nella quale il presidente Berlusconi sarà chiamato ad esercitare grandissima influenza come leader del Pdl. Questa circostanza rende chiara l’azione politica della magistratura e noi renderemo chiara ed evidente la difesa della sovranità popolare e ci batteremo con tutte le nostre forze perche questa sovranità venga rispettata”.

GASPARRI, IN PIAZZA PER DIFENDERE DEMOCRAZIA – “In piazza in difesa della giustizia e dei principi democratici alla base di una società civile. Saremo in tanti al fianco di Silvio Berlusconi per dire basta a un uso politico della giustizia, ad inchieste ad orologeria ed al protagonismo di alcune Procure”. Lo dice il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “Sia che si tratti di fatti penalmente irrilevanti o addirittura di accuse del tutto grottesche come quelle di voto di scambio per aver comunicato un punto del programma elettorale, le notizie su Silvio Berlusconi rimbalzano – sottolinea Gasparri – sulla stampa con una eco clamorosa. Ed il tutto mentre il Paese sta vivendo una delicata fase istituzionale”. “Il sospetto che qualcuno voglia intorbidire le acque e destabilizzare ulteriormente il quadro politico è forte. Non possiamo permettere che ciò accada. La sovranità popolare e la democrazia vanno rispettate sopra ogni cosa. Scendere in piazza per ribadire il nostro sdegno è una necessità” conclude Gasparri.

ANM, NON C’E’ USO POLITICO GIUSTIZIA – “Respingiamo con fermezza le accuse, periodicamente reiterate, di uso politico della giustizia”. Così il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli replica alla polemica del Pdl sulla nuova indagine della procura di Napoli a carico di Silvio Berlusconi. “Ad ascoltare certe dichiarazioni- afferma Sabelli- non si comprende quali siano i giorni giusti per poter fare indagini e processi: prima delle elezioni no, dopo le elezioni no, ci dicano loro quando”. “Fra le regole della democrazia c’è il rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura, alla quale la Costituzione affida il controllo di legalità”.