Berlusconi, politica impotente di fronte ai giudici

RIVA DEL GARDA (TRENTO) – “In Italia il potere giudiziario è diventato un contropotere e la politica è resa impotente e messa in un angolo”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico con il convegno di Rete Italia.
La cosa che ci ferisce di più è questa opposizione che continua a seminare odio contro di me”. Ha affermato il premier. “Il nostro è l’unico paese della democrazia occidentale in cui il potere dell’esecutivo è sovrastato dai poteri delle Camere, dal potere giudiziario e dalla Corte Costituzionale chi si oppongono al cambiamento”.

“Serve la riforma della giustizia per riequilibrare i poteri dello Stato. Quindi ‘viva la politica’ significa restituire potere alla democrazia e ai cittadini che credono che attraverso la politica si possa migliorare il mondo in cui viviamo”. Afferma il premier.

“La politica non può vivere senza fede, ideali profondi. E non può sussistere se questa non si trasforma in competenze”, ha sottolineato Berlusconi. “Potremmo completare la rivoluzione necessaria per garantire un futuro di libertà e giustizia al paese”. “Andiamo avanti con la nuova maggioranza”, ha aggiunto spiegando che “sono finiti i veti di Fini e Casini” e quindi é possibile “il varo della riforma dell’architettura istituzionale, della giustizia e delle tasse”. “In due anni – ha concluso il presidente del Consiglio – riusciremo a modernizzare il paese”.