Bersani attacca:’E’ gia’ figlia di nessuno’ Da contributo 3,8 miliardi in tre anni

ROMA – Berlusconi difende la manovra, sostenendo che i saldi sono “intoccabili”, ma aprendo a “miglioramenti” per evitare di mettere la fiducia. Il premier boccia l’aumento dell’Iva, la sostituzione del contributo di solidarietà e l’introduzione della patrimoniale. Bossi assicura che Tremonti non salta e confessa di aver avuto qualche problema di coscienza nella scelta se salvare ‘i poveracci che non riescono a mangiare o i comuni che se la cavano’. Una linea diversa era stata chiesta da Maroni con l’azzeramento o la riduzione dei tagli per gli Enti locali. Domani la manovra approda in Senato.

La manovra finanziaria approdera’ domani nell’Aula di Palazzo Madama. Il presidente del Senato Renato Schifani ha convocato l’Assemblea per mercoledì 17 agosto, alle ore 16,30, per la presentazione del ddl di conversione del decreto sulla manovra economica. Successivamente, il provvedimento passerà alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di palazzo Madama che inizieranno l’esame del ddl a partire da lunedì 22 agosto.
GOVERNO VALUTA PRELIEVO SU CAPITALI SCUDATI – Il governo starebbe valutando l’ipotesi di tassare i capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale, cosi’ come proposto dal Pd, ma la percentuale del prelievo sarebbe decisamente inferiore a quella proposta dal partito di Pier Luigi Bersani: la valutazione infatti viene effettuata su una cifra compresa fra l’1 e il 2%. Lo riferiscono autorevoli fonti del Pdl, secondo le quali tuttavia prima di ”proseguire su questa strada si dovra’ valutare la percorribilita’ dell’intervento”.

GALAN: NORMA SU MINI ENTI VA CANCELLATA – La norma della manovra varata dal governo che prevede la soppressione degli enti pubblici non economici che abbiano meno di 70 dipendenti ”e’ del tutto inutile, illogica e grossolana”. Lo dice il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, convinto che la disposizione vada ”immediatamente cancellata ed a questo proposito – annuncia – firmero’ io stesso un emendamento soppressivo del comma 31, se non avro’ certezza di un chiaro intervento in questa direzione”. Tra gli enti a rischio, ricorda il ministro in una nota, non solo l’Accademia della Crusca, ma anche l’Accademia dei Lincei, la Scuola Archeologica di Atene e gli Istituti Storici Italiani.

BERSANI: ‘E’ GIA’ FIGLIA DI NESSUNO’ – “La manovra è già figlia di nessuno. Il Pd è pronto al confronto in Parlamento ma a due condizioni: paghino gli evasori e si introducano misure strutturali per equità, crescità e lavoro”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani critica il dibattito interno alla maggioranza e indica le condizioni del Pd in vista della presentazione della manovra domani al Senato. “Visto che il decreto sulla manovra – sostiene Bersani – è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri viene da chiedersi: in Cdm c’erano le controfigure? Possibile che dopo poche ore la manovra non sia più figlia di nessuno? La verità è che un governo di sopravvissuti può solo scrivere le sue decisioni sulla sabbia”. “Berlusconi dice adesso – aggiunge il leader Pd – che sta riflettendo. Sappia dunque che se governo e maggioranza vogliono davvero discutere con noi in Parlamento, dovranno tenere conto di due condizioni: questa volta il contributo di solidarietà devono darlo gli evasori; questa volta ci deve essere nella manovra qualche cosa di strutturale per l’equità fiscale e per la crescita e il lavoro. Se non c’é questo, faranno da soli e con una opposizione che si farà sentire”.

DI PIETRO: ‘SCONFIGGERE ESERCITO EVASORI’ – “E’ vero che tutti i cittadini devono dare il proprio contributo per superare la crisi ma occorre che lo facciano in base a ciò che posseggono. Invece, anche stavolta, il governo ha scelto di fare cassa colpendo dove é più facile, e quindi ha preso di mira, tanto per cambiare, i lavoratori e il ceto medio e ha graziato i grandi evasori che da tempo immemorabile derubano impuniti questo Paese”. Lo scrive sul suo blog il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “E’ grave che a pagare siano sempre i soliti noti: gli onesti. Fermo restando che pagare le tasse è un dovere – dice il leader Idv – bisogna che il contributo di solidarietà venga dato soprattutto da quell’esercito di evasori fiscali che anche in questa partita, invece, continua a cantare vittoria. Proprio a loro, che dovrebbero pagare più di tutti, non viene chiesto niente! Occorre sconfiggere questo esercito che si gongola nel proprio lusso tra yacht e Maserati, mentre la povera gente è costretta a rimanere in città senza neppure fare le vacanze poiché non riesce ad arrivare alla fine del mese. L’IdV farà battaglia in Parlamento affinché vengano accolte le nostre proposte per combattere l’evasione fiscale e sconfiggere questa mala pianta che, purtroppo, continua a crescere indisturbata grazie alle politiche inique di questo governo. Bisogna premiare i cittadini onesti, che contribuiscono alla gestione della res publica, e non mortificarli come fa il governo che continua a premiare gli evasori, i truffatori e i delinquenti. Faremo battaglia!”. (ANSA).

ZAIA: VIGOROSA E NECESSARIA E FAREMO NOSTRA PARTE – “La nuova manovra è vigorosa e necessaria e, per il Veneto, avrà un peso importante: comportando un taglio complessivo per gli enti locali di sei miliardi e mezzo, che si aggiungono ai quasi tredici della prima manovra di poche settimane fa, fermo restando l’ok del Parlamento, si tradurrà per noi in almeno 150 e forse fino a 200 milioni lasciati sul campo, che si aggiungono ai 450 venuti meno con la prima manovra. Ma siamo consapevoli che il momento é drammatico e stiamo cercando di fare un po’ di contabilità perché vogliamo fare la nostra parte”. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato così, nel punto stampa appositamente convocato per commentare le ultime novità di politica economica, le decisioni prese nei giorni scorsi dal Governo. “Siamo pronti a nuovi sacrifici – ha aggiunto – non per il colore del Governo, ma perché si tradurranno in stabilità per i nostri cittadini, evitando il default e garantendo i risparmi di una vita di ciascuno di loro. E ben venga la presa di posizione del Presidente del Consiglio, che ha parlato di una manovra aperta, perché servirà la massima coesione, da trovare a livello regionale e nazionale”