Boldrini, polemiche inutili nuocciono a istituzioni

M5s e Lega contro Boldrini, seduta inutile e costosaROMA – Laura Boldrini replica duramente alla Lega che in Aula l’accusa di protagonismo per la convocazione di oggi per il Dl sul femminicidio. “Giusto per esser chiari – dice rivolta a Nicola Molteni – le ricordo che avevo scritto nel post su Facebook che era prevedibile che Montecitorio dovesse riunirsi gia’ dopo il 20 di agosto per la presentazione di un decreto. E che in ogni caso la prossima seduta era fissata per il 6 settembre. Non credo che questo sia protagonismo, credo che sia una comunicazione assolutamente legittima. Non c’e’ nulla di vanto, solo un fatto”.
Il presidente della Camera definisce poi “del tutto artificiose” le polemiche per la convocazione di oggi della Camera che rappresenta – dice durante la seduta – un “atto dovuto dal punto di vista costituzionale. Non vi è alcuna forzatura né può prestarsi a qualsiasi strumentalizzazione”. “La seduta odierna – ha detto la Boldrini durante la seduta – è stata convocata come adempimento espressamente dettato dalla Costituzione; un obbligo che si svolge secondo i principi dettati dall’ordinamento. Infatti il presidente della Camera ha ricordato che la seduta di oggi è prevista dall’articolo 77 della Costituzione. “Ci sono precedenti di convocazioni durante la pausa estiva o natalizia per l’annuncio della presentazione di decreti legge. Questi sono i fatti e le polemiche che sono seguite sono state del tutto pretestuose. Dopo le comunicazioni della presidente Danilo Tonielli a nome del M5S è intervenuto invitando la presidente a rendere “effettivo e non solo simbolico l’inizio dei lavori parlamentari” consentendo alla Camera di affrontare eventuali “pregiudiziali” al testo del decreto già durante questo mese. Immediata la presidente della Camera: “Come lei ben sa il testo è stato assegnato alla prima e alla seconda commissione della Camera. Saranno i due presidenti a organizzare tempi e modi” dei lavori in commissione.

Per contrastare il fenomeno del femminicidio – ha detto Boldrini dopo la presentazione del decreto legge proprio sul femminicidio – occorre intervenire sul piano culturale iniziando dalle scuole: non basta la sola repressione del fenomeno”.

Anticipare dal 5 settembre al 26 agosto la riunione degli uffici di presidenza delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia per lavorare sul decreto legge riguardante il femminicidio. E’ stata questa la proposta avanzata in Aula, alla Camera, dal deputato del Pd Walter Verini. Il Movimento 5 stelle ha dato subito la sua piena disponibilita’ all’anticipo dei tempi. Francesco Cariello ha infatti spiegato che ”si puo’ lavorare, quando e dove si vuole, di giorno e di notte; niente ci spaventa quando saremo chiamati, noi risponderemo presente”. E’ intervenuta quindi la presidente della Camera Laura Boldrini che ha ringraziato il deputato del Pd per aver dato la disponibilita’ sua e del suo gruppo. Paola Binetti (Scelta Civica) ha chiesto comunque delle garanzie sui tempi di discussione del decreto.

Sono 104 i deputati presenti nell’aula di Montecitorio. Non facili i conteggi per gruppo perché il clima estivo ha fatto sì che diversi parlamentari si sistemassero su banchi non appartenenti al gruppo. Al banco del governo c’é solo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. Per la maggioranza sono circa 45 i parlamentari democratici presenti. Quattro quelli del Pdl, 5 quelli della Lega e 22 grillini. Tra gli altri il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il presidente della commissione Vigilanza Rai, Roberto Fico. Tutti e due avevano polemizzato con la presidente Boldrini sulla questione della convocazione della Camera per il decreto sul femminicidio. Ci sono anche una quindicina di parlamentari di Scelta Civica, 8 deputati di Sel e 4 appartenenti al Misto. Le donne sono poco più di una trentina.