Bossi contro i giornalisti: “Dar loro quattro legnate”

ALZANO LOMBARDO (BERGAMO) – Non solo un nuovo stop sulle pensioni (“ho detto al premier di non toccarle”) ma più di metà del comizio dedicata ad attaccare la stampa per come tratta la Lega e ad insultare direttamente i giornalisti: quello di Umberto Bossi ieri sera ad Alzano Lombardo è stato un intervento inatteso. Perché più della politica, della crisi economica e delle questioni di partito, nelle parole del ministro delle Riforme ha preso forma un problema di rapporti con i cronisti. E questo, come lui stesso ha spiegato dal palco, è dovuto principalmente al modo in cui sono state raccontate le sue vacanze in Cadore. Ma forse hanno pesato le ricostruzioni dei media su divisioni interne alla Lega moltiplicatesi nelle ultime settimane.

Certo però che quella di Bossi non è stata certo un’analisi dei rapporti con la stampa, ma anzi il leader leghista ha ripetutamente attaccato lanciando anche insulti ai cronisti, in particolare della carta stampata. “Ai giornalisti – ha affermato Bossi – bisognerebbe dare quattro legnate, hanno inventato una grande manifestazione dei centri sociali a Calalzo, ma in verità non c’é stato niente”. A quel punto ha confessato di aver lasciato il Cadore dopo la cena di compleanno di Giulio Tremonti per evitare di stare in mezzo ai giornalisti “che rompono le palle in continuazione”, che sono dei ‘delinquenti”, e che questa sera ad Alzano Lombardo, a suo giudizio, sono “venuti sperando che qualcuno ci contesti”.

Bossi non si è fermato qui anche perché questi passaggi hanno suscitato calorosi applausi della folla di militanti e simpatizzanti. “Bisogna che impariamo come un tempo a dare dei grandi passamano a quei delinquenti – ha infatti aggiunto -. I giornalisti vanno riportati sulla giusta strada, altrimenti vadano a fare i muratori”. Parole pesanti sono state pronunciate dal ministro delle Riforme sempre parlando al microfono sul palco in una escalation insieme al ministro Roberto Calderoli, che ha portato i due dirigenti leghisti anche ad indicare come “brutti stronzi” quei cronisti dei principali quotidiani nazionali (citati anche i nomi dei due cronisti che abitualmente seguono il senatur) e che hanno scritto delle vacanze in Cadore.

Quelli contro i giornalisti non sono stati per la veritài soli insulti della serata: Bossi ha definito “stronzo” il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini reo di essersi schierato a favore di un intervento sulle pensioni, mentre Calderoli se l’é presa con quelli come “i Montezemolo che sono scoregge di umanità e che non hanno mai lavorato in vita loro”.