Bossi: ‘Le pensioni non si toccano’ E critica Napolitano su rifiuti

ROMANO DI LOMBARDIA (BERGAMO) – ”Le pensioni non si toccano”: lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi durante un comizio nel bergamasco ieri sera. ”Le pensioni delle donne non si toccano fin dopo il 2030” ha aggiunto Bossi.

RIFIUTI: BOSSI, DA NAPOLITANO CONCORRENZA SLEALE- Parlando di rifiuti alla festa della Lega di Romano di Lombardia, Umberto Bossi ha ribadito: ”La spazzatura di Napoli resta a Napoli” confermando di non volere al nord neppure i rifiuti speciali. ”Ci volevano fregare ma io e Calderoli li abbiamo fermati, anche se il presidente della Repubblica ha firmato e ha detto che non e’ abbastanza, la sua e’ concorrenza sleale, perche’ lui e’ napoletano”.

AFGHANISTAN: BOSSI,TANTI UOMINI IN GIRO,COSTANO-MUOIONO – “Ci sono troppi uomini in giro che ci costano troppo e ogni tanto muoiono anche” lo ha detto Umberto Bossi parlando in un comizio nel Bergamasco e riferendosi all’Afghanistan. “Berlusconi – ha aggiunto il leader della Lega – ha parlato con l’inviata americana (riferendosi a Hillary Clinton) e per la prima volta le ha detto “io porto a casa gli uomini dall’Afghanistan”.

CALDEROLI, RISULTATI O SI LASCIA PREMIER A DIVERTIMENTI MONDOVI’ (CUNEO) – ”O la Lega porta risultati o se ne va e lascia Berlusconi ai suoi divertimenti”: Lo ha affermato ieri sera il ministro Roberto Calderoli. ”Non e’ che le cose – ha detto Calderoli a un comizio della Lega – vadano tutte cosi’ bene. Con le ultime elezioni e i referendum un po’ le balle sono girate”. “Ma ancora di piu’ – ha proseguito Calderoli – mi ha fatto girare le scatole vedere le facce lunghe dei legisti, non la detto il medico che uno debba fare per forza il sindaco o l’assessore. La Lega e’ nata per cambiare le cose, non per amministrare: ora, se uno schiaffone ce lo ricorda, ben venga. Non sono preoccupato. Non ho paure se i voti della Lega vanno su o giu’: nel 2001 siamo crollati, ora siamo sopra al 10%. Per me – ha concluso il ministro – ‘e gia’ un sogno ma non serve a niente se non riusciamo a cambiare questo maledetto Paese”.

MANOVRA: STRETTA A UN PENSIONATO SU 4; SU IRAP BANCHE Arriva l’aumento dell’Irap sulle banche. E stop alla rivalutazione delle pensioni, ma non solo dai livelli ‘d’orò (otto volte la minima). La misura, precisa l’Inps, riguarderà 4,4 milioni di pensionati sui 16 milioni complessivi. Cioé un pensionato su quattro. Messo a punto il superbollo che colpirà le auto sopra i 225 kw. E tagli della politica sostanzialmente rinviati ai prossimi anni. Mentre ancora non si sa che fine farà il taglio agli stipendi dei ministri. Sono alcune delle ultime novità della manovra da 47 miliardi che stasera sarà inviata al vaglio del Colle. Dopo eventuali correzioni al decreto, la firma del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, le misure entreranno in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Poi eventuali altre modifiche in Parlamento (di fatto solo in Senato perché alla Camera la manovra arriverà blindata e con tempi d’esame brevissimi sempre che i deputati non decidano di lavorare tutto agosto), i voti di fiducia e la conversione. Il menù della manovra è estremamente variegato e da giorni spuntano continuamente nuovi dettagli. Eccone alcuni:

– IRAP BANCHE: Aumenta dello 0,75% l’imposta per le attività produttive (Irap) sulle banche. Mentre per gli intermediari finanziari l’imposta di bollo sui dossier titoli passa da 34,2 a 120 euro l’anno. Dovrebbero contestualmente saltare le prime ipotesi emerse: tassazione separata (35%) o addizionale del 7%, così come il ritorno del ‘fissato bollato’.

– RIVALUTAZIONI PENSIONI, FINO A 1.428 AL 100%: Interviene l’Inps a precisare che le pensioni più basse, fino a 3 volte il minimo, ovvero fino a un importo di 1.428 euro mensili, sono rivalutate al 100%. Le pensioni tra 3 e 5 volte il minimo – nello scaglione tra 1.428 e 2.380 euro mensili – saranno rivalutate al 100% nella fascia fino a 1.428 e al 45% nella fascia fino a 2.380. Le pensioni oltre 5 volte il minimo – ovvero superiori a 2.380 euro mensili – saranno rivalutare al 100% nella fascia fino a 1.428 euro, al 45% nella fascia da 1.428 a 2.380 e solo nella quota superiore a 2.380 euro mensili non avranno rivalutazione. I pensionati interessati alla misura saranno 4,4 milioni.

– SUPERBOLLO SU BOLIDE: Sono 418 le auto che, disponendo di un motore che eroga una potenza da 225 kW in su, saranno soggette al nuovo superbollo. si tratta di modelli con potenza superiore ai 301,7 Cv appartenenti dunque nella quasi totalità ai segmenti delle berline di lusso, delle sportive e dei grandi Suv.

– TAGLI POLITICA RINVIATI?: Non è ancora chiaro se nel testo definitivo del decreto i tagli ci saranno o meno. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha detto che i tagli (ad esempio sui compensi o sulle auto e voli blu) partiranno subito. Ma nelle ultime bozze della manovra circolate non ce ne era traccia. Tra le novità del testo anche il taglio sulle autorità indipendenti, persino quella sull’Acqua che, istituita dal decreto Sviluppo, non è ancora neanche ‘nata’.

– NIENTE STOP SU QUOTE LATTE: Interviene il ministro delle Politiche agricole per spiegare che “le norme inserite nel decreto della manovra non interrompono l’azione di recupero delle multe sulle quote latte già avviate da Equitalia. Le disposizioni prevedono soltanto il trasferimento delle cartelle esattoriali ad Agea”.