Brunello gettato nelle fogne: arrestato ex dipendente, agì per vendetta

SIENA – Avrebbe agito per vendetta l’ex dipendente dell’azienda vinicola Case Basse di Montalcino, arrestato con l’accusa di aver fatto finire nelle fogne 600 ettolitri di Brunello prodotto dalla stessa impresa per cui aveva lavorato. E’ quanto si spiega in una nota dei carabinieri del comando provinciale di Siena il cui nucleo investigativo, insieme ai colleghi di Montalcino, ha effettuato ieri sera l’arresto, in esecuzione di misura cautelare disposta dal gip senese Bruno Bellini, per il reato di sabotaggio.

L’arrestato, un romano di 39 anni, A.D., gia’ conosciuto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, spiegano sempre i militari, sarebbe stato ”mosso da vecchi rancori” nei confronti del suo ex titolare: tra i motivi, ”quello dell’aver preferito un altro dipendente nell’assegnazione di un alloggio di pertinenza dell’azienda”. La scoperta dell’atto vandalico risale al 3 dicembre scorso: chi ha agito, dopo essere entrato nella cantina di Case Basse, aveva aperto i rubinetti delle botti facendo defluire nelle fogne 600 ettolitri di Brunello, distruggendo l’intera produzione di vino dal 2007 al 2012. Le indagini, coordinate dal pm Aldo Natalini, inizialmente si erano indirizzate su varie ipotesi investigative ”per poi convergere su quella che ha portato all’arresto dell’odierno indagato nei cui confronti venivano raccolti molteplici e concreti elementi di responsabilita’ in ordine al contestato reato di sabotaggio”. Maggiori particolari saranno resi noto in una conferenza stampa in programma alle 11 al comando provinciale dei carabinieri a Siena.