Bruxelles, sorpresi su concessione spiagge

ROMA – Se le notizie stampa sul decreto che concede le spiagge in concessione per 90 anni sono corrette confermate, la Commissione europea sarebbe “molto sorpresa perché il provvedimento non sarebbe conforme con le regole del Mercato unico europeo”. Lo ha indicato una portavoce della Commissione Ue, riferendo che Bruxelles ha chiesto alle autorità italiane chiarimenti sul decreto presentato ieri dal ministro Tremonti.

“Non abbiamo ricevuto nessuna notifica da parte delle autorità italiane, ma in seguito agli articoli apparsi sulla stampa, abbiamo chiesto all’Italia più informazioni”, ha detto Chantal Hughes, portavoce del commissario Ue al mercato interno. “Se i rapporti letti sulla stampa sono corretti, saremmo molto sorpresi perché non sarebbe ciò che ci aspettavamo”. La portavoce ha ricordato che Bruxelles ha già inviato due lettere di messa in mora – aprendo quindi una procedure di infrazione – all’Italia per il sistema sulle concessioni marittime che prevede il loro rinnovo automatico ogni sei anni. Le lettere sono state inviate il 29 gennaio del 2009 e il 5 maggio del 2010. “La questione è ancora aperta”, ha detto la portavoce. “In questi mesi abbiamo lavorato molto con l’Italia per trovare regole compatibili con il mercato unico europeo”, ha aggiunto. Bruxelles contesta all’Italia il rinnovo automatico degli affitti degli stabilimenti balneari per sei anni, senza procedere con il sistema delle aste. “Ciò che ci inquieta è che alla fine dei primi sei anni di concessione, ci sia il rinnovo automatico di questo diritto, che è in contrasto con le regole della concorrenza leale e del mercato unico”, ha affermato la portavoce, rilevando che l’Unione Europea chiede per le concessioni “un tempo appropriato e limitato”. Sulla novità dei 90 anni, annunciata ieri dal ministro Tremonti, la portavoce ha ripetuto che Bruxelles attende chiarimenti dall’Italia perché tutto dipende dai dettagli

OK DA CDM A DECRETO SVILUPPO – Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge contenente misure urgenti per il rilancio dell’economia. Il decreto si compone di dieci articoli, che ‘in alcuni punti’ – come ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – potranno essere corretti.

TREMONTI,SPIAGGE RESTANO PUBBLICHE,NON C’E’ VENDITA – “Non c’é nessuna vendita delle spiagge. La spiaggia rimane pubblica”. Lo afferma il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso di una conferenza stampa spiegando che per le spiagge ci sarà “un diritto di superficie bisogna essere in regola con fisco e con la previdenza e noi pensiamo che si debbano assumere giovani”.

PRESTIGIACOMO, NESSUN REGALO A PRIVATI – “Non abbiamo assolutamente regalato le spiagge ai privati. Abbiamo fatto una norma di tutela del nostro territorio per evitare che vengano a occupare le nostre spiagge imprese straniere laddove abbiamo una tradizione e una presenza storica di operatori italiani”. Lo ha detto il ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, a margine delle Giornate di studio del Gruppo del PPE al Parlamento Europeo in corso a Palermo a proposito del decreto sviluppo varato ieri dal Governo, che introduce tra le varie misure il ” diritto di superficie” su coste e litorali per 90 anni. “Non si tratta affatto di una svendita”, ha aggiunto il ministro

BRAMBILLA, MALINTESI SARANNO CHIARITI – “La nostra preoccupazione è quella di tutelare le nostre coste, i malintesi saranno chiariti” dice il Ministro del Turismo Vittoria Brambilla, rispondendo alla critiche degli ambientalisti per la concessione delle spiagge alle imprese per 90 anni contenuta nel dl Sviluppo approvato ieri dal consiglio dei Ministri. “Il testo del dl non è ancora stato diffuso, ci può essere un malinteso ma – spiega il Ministro, a margine della presentazione del piano di rilancio del lago di Garda – non ci deve essere preoccupazione perché tutto avviene nel rispetto delle norme di legge che tutelano l’ambiente”. Più in generale, “con le norme previste nel decreto sviluppo relative alle coste e ai distretti turistici, il Governo – sottolinea il Ministro – incentiva in modo sostanziale lo sviluppo del settore tramite il rilancio del turismo del mare, che rappresenta il primo prodotto turistico italiano, un unicum in Europa, ma che purtroppo vive anni di sofferenza e graduale perdita di competitività per note ragioni”. Con la concessione delle spiagge per 90 anni, per Brambilla agli imprenditori viene garantita “la continuità e le certezza dei loro investimenti e delle loro attività”.

BERLUSCONI, DL SVILUPPO E’ DI TUTTI, TREMONTI REGISTA – “Il decreto per lo sviluppo, che è un decreto di tutti” visto che “il ministro dell’Economia ha fatto da regista degli altri ministri”, non “graverà” sui conti pubblici “con nuove spese nel bilancio dello Stato” Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi. ”Tremonti – ha aggiunto il premier – ha il ruolo di ‘cattivo’ perché dice sempre di no a colleghi, un ruolo non facile, io lo capisco e noi tutti lo ringraziamo”

BERLUSCONI, GIUSTIZIA ITALIANA SPAVENTA INVESTITORI – “La giustizia civile e la giustizia penale sono due punti molto negativi, che tutti giudicano con molta paura prima di venire” ad investire in Italia. Così Berlusconi nella conferenza stampa a palazzo Chigi.

OK BANKITALIA A BANCA MEZZOGIORNO – La Banca d’Italia ha autorizzato la Banca per il Mezzogiorno. “Da oggi inizia un percorso operativo per una strutturare le banche popolari ed i crediti cooperativi. Si tratta di oltre 7000 sportelli, è una cosa molto importante perché nasce un gigante. Abbiamo apprezzato il lavoro della Banca d’Italia che ha autorizzato la banca del Mezzogiorno”. Lo afferma il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.

PER SUD SI PUNTA A FISCALITA’ VANTAGGIO – Arriva il credito di imposta per chi assume nel mezzogiorno. Lo ha conferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, seguita al Cdm. “Pensiamo di poter avere la fiscalità di vantaggio: è l’unico modo spendere i soldi europei. Nel 2011 rischiamo di perdere 5 miliardi. Il tasso di utilizzo dei fondi è scandalosamente basso. E se non spendiamo i fondi questi tornano a Bruxelles”.

TREMONTI, NON USIAMO BILANCIO COME ‘MOTORE’ – “La cifra comune” delle norme inserite nel decreto sviluppo è che sono “tutte riduzioni di oneri e creazione di incentivi senza usare come motore il bilancio pubblico”. Lo ha detto Tremonti nella conferenza stampa.

STABILIZZAZIONE PRECARI SCUOLA SENZA ONERI – Il decreto sviluppo prevede “di stabilizzare in modo organico parte del personale” della scuola “senza oneri aggiuntivi da parte dello stato”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, al termine del consiglio dei ministri.

BERLUSCONI A CONFINDUSTRIA, FATE QUALCOSA PER NOI… – “A Confindustria dico di fare qualcosa per noi e che non sia solo il governo a fare qualcosa per loro”. Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi

TREMONTI, SANZIONI A CHI ESAGERA CON CONTROLLI FISCO – “Oggi uscirà una circolare dell’Agenzia delle Entrate che spiegherà quali saranno le sanzioni per chi esagera” con i controlli fiscali. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. “Un conto è chiedere le tasse – ha aggiunto – un altro è essere coerenti con la legge”.

BRUNETTA, IN TUTTO RISPARMI PER 12 MILIARDI – Le norme su privacy e appalti avranno un effetto positivo di 900 milioni. Il pacchetto sviluppo intero permetterà risparmi per 12 miliardi

WWF, SPIAGGE SVENDUTE DA GOVERNO PER UN SECOLO – “Il governo ha svenduto le spiagge ai privati per i prossimi 90 anni. Grave la possibilità di concessioni demaniale per le spiagge italiane per il prossimo secolo. Si accende un allarme per il pericolo di un ulteriore cementificazione delle coste”. Così il Wwf Italia sul provvedimento contenuto nel dl Sviluppo approvato oggi dal Cdm. Il Wwf considera di “una gravità assoluta la possibilità di concessioni demaniali 90ennali per le spiagge italiane. Lo Stato – prosegue l’associazione del Panda – ha ceduto clamorosamente e irresponsabilmente alle richieste dei gestori degli stabilimenti balneari ottengono oggi tempi così lunghi da permettere un ulteriore incremento di infrastrutture”. Le spiagge concesse ai privati – rivela l’associazione del Panda – sono “in questo modo definitivamente sottratte ai cittadini”. E’ sotto gli occhi di tutti – prosegue – che “gli stabilimenti balneari, le cui concessioni sono raddoppiate negli ultimi decenni si sono trasformati in vere e proprie cittadelle, con negozi, ristoranti, palestre e centri benessere”. Si è “introdotto il presupposto per creare diritti da cui per un secolo sarà impossibile tornare indietro. Di fatto il Governo ha svenduto le spiagge italiane più accessibili e più remunerative”