Cantante neonazi in Parco Resistenza

Una foto della cantante newyorkerse Dionna Dal Monte, tratta dal suo profilo twitter, durante la sua esibizione all'edizione 2013 del Summer Jumboree Festival di Senigallia
Una foto della cantante newyorkerse Dionna Dal Monte, tratta dal suo profilo twitter, durante la sua esibizione all’edizione 2013 del Summer Jumboree Festival di Senigallia
Un fermo immagine di un video, tratto da Youtube, della cantante newyorkerse Dionna Dal Monte durante la sue esibizione all'edizione 2013 del Summer Jumboree Festival di Senigallia
Un fermo immagine di un video, tratto da Youtube, della cantante newyorkerse Dionna Dal Monte durante la sue esibizione all’edizione 2013 del Summer Jumboree Festival di Senigallia
Un fermo immagine di un video, tratto da Youtube, della cantante newyorkerse Dionna Dal Monte durante la sue esibizione all'edizione 2013 del Summer Jumboree Festival di Senigallia
Un fermo immagine di un video, tratto da Youtube, della cantante newyorkerse Dionna Dal Monte durante la sue esibizione all’edizione 2013 del Summer Jumboree Festival di Senigallia

Un fatto ”gravissimo, che non intendo far passare sotto silenzio, né come una svista, né come una distrazione”. E’ netto Marco Macciantelli, il sindaco Pd di un comune dell’hinterland Bolognese, S.Lazzaro di Savena, commentando la notizia dell’esibizione di Dionna Dal Monte, cantante rock statunitense dalle simpatie neonaziste, il 1 agosto nel Summer Rockin 2013, evento collaterale alla Fiera della città. Una notizia riportata da Radio Citta’ Del Capo. I concerti della rassegna si tengono, tra l’altro, in un parco dedicato alla Resistenza. La cantante è al centro di polemiche simili perchè qualche giorno fa si è esibita sul palco del Summer Jamboree di Senigallia, nelle Marche, mostrando la svastica che ha tatuata sul seno sinistro.
”Apprendo che una persona che professa l’ideologia nazista ha partecipato alla rassegna musicale Summer Rockin’ – spiega il sindaco – incredibilmente nel parco della Resistenza. Non so esattamente quanto spazio abbia avuto, mi risulta poco, che rilievo, mi risulta nessuno, se abbia fatto propaganda, sembrerebbe di no”. Per il sindaco su queste cose comunque ”non si scherza. Inerzia, lassismo, far finta di niente sono esattamente strumento, anche se involontario, di una strategia di penetrazione, infida, di aberrazioni totalitarie, che invece abbiamo il dovere di impedire e di respingere”. Quello che è accaduto ”è un’offesa per la comunità e l’amministrazione di San Lazzaro. Città che ha sempre affermato, e che ancora una volta riafferma, i valori della Resistenza, della condanna di ogni forma di farneticazione a favore dell’orrore nazista”. ”Sono portato a ritenere che quanti hanno coinvolto la persona in questione non ne conoscessero le caratteristiche – ha concluso -. In ogni caso non deve più accadere. Non risultano al momento che siano stati effettuati pagamenti, verificheremo le cose con estremo rigore, anche da questo punto di vista”.