Caso Ablyazov, Repubblica: Espulsione era su ANSA

++ Caso Ablyazov: Kazakistan, moglie non è agli arresti ++Il quotidiano La Repubblica, nell’edizione del 18 luglio, ricorda che l’ANSA già il 31 maggio alle 20:01 aveva riportato la vicenda dell’espulsione di Alma Shalabayeva e della figliola con un aereo arrivato appositamente del Kazakistan.
“A dispetto – si legge sul quotidiano – delle parole dell’ormai ex capo di gabinetto Giuseppe Procaccini che lo affondano e che non può smentire. E di fronte alle quali il ministro è costretto ad una contorsione concettuale. Per giunta tardiva. Separare come non fossero i due tempi di una stessa sequenza la consapevolezza di aver dato lui il “la” all’operazione Ablyazov (sollecitando l’incontro di Procaccini con l’ambasciatore kazako) e la conoscenza dell’esito che l’operazione aveva prodotto (l’espulsione della Shalabayeva e della sua bimba). […] Nella spirale grottesca in cui il ministro ha già trascinato l’intero Dipartimento di Pubblica sicurezza e i suoi «flussi di informazioni ascendenti e discendenti», c’è ora un altro dettaglio cruciale. Un take dell’agenzia Ansa delle 20.01 del 31 maggio scorso. «Espulsa moglie oppositore Kazakistan – Alma Shalabayeva, moglie dell’uomo d’affari e oppositore politico kazako Mukhtar Ablyazov, ricercato in patria per presunte truffe ed associazione criminale, è stata espulsa oggi da Roma, dove risiedeva dallo scorso anno, insieme con la figlia di sei anni ed imbarcata su un aereo, appositamente arrivato dal Kazakistan, per riportarla in patria”.

Di seguito il pezzo scritto da Francesco Tamburro per l’ANSA

ROMA, 31 MAGGIO ORE 20:01 – Alma Shalabayeva, moglie dell’uomo d’affari e oppositore politico kazako Mukhtar Ablyazov, ricercato in patria per presunte truffe ed associazione criminale, e’ stata espulsa oggi da Roma, dove risiedeva dallo scorso anno, insieme con la figlia di sei anni ed imbarcata su un aereo, appositamente arrivato dal Kazakistan, per riportarla in patria.

”Un fatto di una gravita’ inaudita – ha tuonato l’avvocato Riccardo Olivo, legale della donna insieme con colleghi dello studio Vassalli – la signora Shalabayeva non ha commesso alcun illecito ed ora e’ esposta all’elevatissimo rischio trattamenti disumani, analoghi a quelli cui fu sottoposto il marito nel 2003, quando si opponeva al regime di Nursultan Nazarbayev, e denunciati da Amnesty International”.

La donna e’ stata prelevata mercoledi’ notte dalla polizia nel corso di un’operazione finalizzata alla ricerca, risultata vana, del marito. Il suo passaporto e’ infatti risultato contraffatto ed il Prefetto ha emesso un decreto di espulsione della signora Shalabayeva e di sua figlia. I legali della donna si sono opposti rappresentando alla Questura ed alla Procura i rischi di un trasferimento in Kazakistan e la disponibilita’ della donna ad abbandonare volontariamente il suolo nazionale.

”Nonostante cio’ – ha aggiunto l’avvocato Olivo – e con una rapidita’ sorprendente, e’ stato decisa l’espulsione. Shalabayeva non andava espulsa perche’ non ha fatto nulla di male e, soprattutto, non andava riconsegnata al Kazakistan”. Disperata anche una delle figlie maggiori della donna, Madina, residente in Svizzera. ”Un grave abuso nei confronti di cittadini stranieri innocenti – ha dichiarato – in violazione dei diritti civili e’ stato compiuto in queste ore in Italia”. ”Proprio per i rischi di trattamenti disumani – ha aggiunto – mia madre stava peregrinando dal 2009 in diversi paesi avendo dovuto abbandonare il Kazakistan ed avendo ottenuto l’asilo politico in Inghilterra”.