Citizen Journalism: un ottimo esercizio di cittadinanza

Negli ultimi 5 anni il giornalismo, il mestiere del reporter, dell’inviato hanno subito un cambiamento radicale all’insegna della convergenza e della multimedialità.
E’ cambiato il contesto in cui chi lo fa di professione opera, sono cambiati i mezzi attraverso cui le notizie vengono reperite e diffuse, si sono aggiunte testate giornalistiche online all’altezza di quelle cartacee.
In questo nuovo mare le nuove opportunità e i nuovi canali non devono portare alla fine di un mestiere come quello del giornalista che mai più che adesso è necessario per capire la realtà che si fa sempre più complessa.
Il ruolo de giornalista che coglie la verità, la notizia selezionandola e rendendola più comprensibile non scomparirà mai del tutto o almeno si spera. Negli ultimi anni oltre ai cambiamenti nelle redazioni e nel reperimento delle notizie, sempre più legato a Internet, è nato un altro tipo di giornalismo:  il giornalismo partecipativo o collaborativo che risponde alla denominazione di Citizen Journalism!
Il web 2.0 ha concesso a chiunque di dire la propria opinione, di rendere pubblico un video o una notizia  e di poterla inserire in rete permettendo così una diffusione capillare che può raggiungere anche la notorietà senza dover incombere in censure e filtri di qualsiasi natura. Per questo motivo si afferma che il giornalismo collaborativo con una più larga partecipazione dei cittadini alla formulazione delle notizie possa aiutare a diffondere una forma di propagazione  delle informazioni che sia più trasparente e eterodiretta.
Tali innovazioni hanno assolutamente modificato oltre all’ecosistema  giornalistico anche  il modo in cui le notizie influenzano la nostra vita: il continuo flusso informativo a cui siamo sottoposti e di cui è corresponsabile la rivoluzione digitale e Internet ha modificato i tempi di rilevanza di una notizia che,  sempre di più adeguata alle logiche della rete, diventa obsoleta molto velocemente. Se una volta un determinato evento poteva risuonare nelle televisioni e apparire nelle pagine dei giornali per lungo tempo, vivisezionato in ogni sua parte, oggi il tempo della notizia si è notevolmente ridotto e persino la notizia più eclatante in breve tempo viene sostituita da un’altra.
Nonostante però il caos informativo a cui siamo sottoposti il giornalismo partecipativo dilaga ed è sempre più amato e ricercato dai cittadini che desiderano partecipare ala vita pubblica  e politica da cui si sentono molte volte tagliati fuori. La disaffezione nei confronti della politica e dei suoi esponenti non è più un mito a cui è difficile credere e  in alternativa le persone scelgono nuove strade per sentirsi parte di una comunità: non sarà più la comunità tradizionale, ma quella in rete, ma almeno la partecipazione continua  a contrastare  l’assuefazione e la passività. LiberaNotizia si prefigge questo: di dare voce a chi non sente di averne e a chi ha voglia di comunicare e di raccontare