Costa Allegra, nave rimorchiata da peschereccio francese

Viene in queste ore rimorchiata da un peschereccio francese la Costa Allegra, rimasta ieri alla deriva al largo delle Seychelles con oltre 1.000 persone a bordo. Lo rende noto la guardia costiera. La nave verrà rimorchiata fino all’isola più vicina, la Desroches.

“La guardia costiera delle Seychelles – si legge in un comunicato – conferma che un peschereccio francese ha raggiunto la zona nella notte e sta rimorchiando la nave fino all’isola Desroches”, situata a 240 km a sudovest di Mahé. La Costa Allegra era stata raggiunta dal peschereccio ‘Trevignon’ alle 23 di ieri ora italiana.

Sulla Costa Allegra “gli ospiti sono costantemente assistiti e informati dal comandante e dai membri dello staff – fa sapere la Costa Crociere – e a bordo è stata servita una colazione fredda. A trainare la nave è il peschereccio d’altura francese Trevignon.Al comando di Costa Allegra il comandante Nicolò Alba, in costante contatto con l’unità di crisi allestita in Italia e con le autorità portuali della zona.

E’ previsto per domani alle 15, ora italiana (le 12 locali), l’arrivo della Costa Allegra all’isola di Desroches. E’ quanto si apprende dal Comando generale delle Capitanerie di Porto secondo cui la nave da crociera, a rimorchio di un peschereccio oceanico francese, sta procedendo molto lentamente, ad una velocità media di due nodi.

Una volta arrivati a Desroches, che dista circa 120 miglia da dove la nave è stata presa in consegna dal rimorchiatore, “verrà deciso il da farsi”, sottolineano alla Guardia costiera. A bordo, viene confermato, stanno tutti bene. La nave non ha energia, ma le comunicazioni sono attive e vi è un collegamento costante tra la Costa Allegra, la compagnia e il comando delle Capitanerie di porto.

Un elicottero partito in mattinata da Mahé, nelle Seychelles, sta arrivando sul luogo dove si trova Costa Allegra per portare cibo e strumenti di comunicazione. Lo ha reso noto Costa Crociere precisando che su Costa Allegra arriveranno, in particolare, telefoni satellitari e radio vhs. Costa precisa che nella zona il tempo è buono: “Gli ospiti sono stati invitati a preparare i loro bagagli in giornata per essere pronti quando sarà il momento di sbarcare”. La nave dovrebbe arrivare all’isola di Desroches nella mattinata di domani.

COSTA ALLEGRA: TORNA INCUBO. NAVE ALLA DERIVA, NO VITTIME
ROGO IN SALA MACCHINE E BLACK OUT.MILLE A BORDO
Stavolta è il fuoco. Non ci sono inchini, scogli o manovre sciagurate. Ma, prima di tutto, non ci sono vittime. Per un attimo, però, si è riaffacciato l’incubo del disastro Concordia. A metà mattinata, al largo delle Seychelles, una nave da crociera della Costa, la Allegra, è rimasta in panne per un incendio in sala macchine. Mentre la notizia faceva il giro del mondo, l’armatore si è affrettato a chiarire che il fuoco è stato domato il più in fretta possibile grazie all’immediata attivazione delle “procedure e del sistema antincendio di bordo” e all’intervento di “speciali squadre”. Il rogo “non si è esteso a nessuna altra zona della nave” e, soprattutto, “non ci sono stati feriti o vittime”. L’incubo si è allontanato. All’Isola del Giglio sono ancora in corso la ricerca dei cadaveri e le operazioni di recupero del carburante della Costa Concordia. Pochi giorni fa sono stati trovati otto cadaveri: sette quelli ancora dispersi. L’immagine della Allegra inerme alle Seychelles non suggerisce scenari altrettanto tragici. Anche se è alla deriva, con un black out a bordo e in attesa di rimorchiatori, che per arrivare hanno bisogno di ore. La Costa Allegra, spiegava il comando generale delle Capitanerie di porto ‘fotografando’ la situazione a poche ore dall’incendio, “resta al momento senza propulsione, ma i mezzi di comunicazione dell’unità risultano funzionanti”. Se il 13 gennaio il Comandante Schettino ha atteso prima di dare l’allarme, stavolta “a titolo di precauzione – ha sottolineato la Costa – a bordo è stato prontamente dato l’emergenza generale. Tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio, non impegnati nella gestione dell’emergenza, si sono recati alle muster station con le dotazioni di sicurezza necessarie”.

La Allegra, costruita nel 1992, è un colosso da quasi trentamila tonnellate, lungo 188 metri, con 399 cabine. Può ospitare 1.400 persone. La crociera, partita sabato 25 febbraio da Diego Suarez, era diretta al porto di Victoria (Mahé, Seychelles), dove sarebbe dovuta arrivare al terzo giorno di navigazione. A bordo ci sono 636 passeggeri, di varie nazionalità – 135 gli italiani – e 413 membri dell’equipaggio, oltre a un team di fucilieri di Marina del Reggimento San Marco in servizio antipirateria: la rotta della nave da crociera, infatti, incrocia aree considerate a rischio e i militari assicurano la necessaria cornice di sicurezza. La nave è rimasta ferma a oltre 200 miglia a sud-ovest delle Seychelles e a circa 20 miglia da Alphonse Island, dove è possibile che i passeggeri vengano sbarcati in qualche modo e, da lì, trasferiti a Mahe. Tranquilla la situazione a bordo, ma un black out ha costretto i tecnici a far alimentare gli strumenti ‘indispensabili’ con batterie di emergenza. Per tutto il giorno è proseguita la verifica dello stato della sala macchine. Mentre la centrale operativa di Roma della Guardia costiera dirottava in zona tre mercantili e due motopescherecci per i soccorsi e le autorità di Seychelles inviavano due rimorchiatori, una nave ed un aereo, il Console italiano alle Seychelles, Claudio Izzi, rassicurava: “Non ci sono problemi per la sicurezza e per i passeggeri italiani”. Anche il Comandante della nave, contattando subito le Capitanerie di Porto, faceva tirare sospiri di sollievo: “i passeggeri stanno bene”. Subito scongiurato anche il timore di un affondamento. Un aereo è decollato dalle Seychelles e ha raggiunto la Costa Allegra, sorvolandola e constatando che non ha problemi di galleggiamento.

A mezzanotte, ora italiana, l’arrivo della prima unità dirottata verso la nave. Si tratta di un peschereccio oceanico da 90 metri. Il primo dei due rimorchiatori partiti dalle Seychelles, invece, arriverà domani alle 16, così come la ‘patrol boat’, una sorta di nave militare. Il peschereccio oceanico, comunque, non è salpato con l’obiettivo di imbarcare personale, ma solo di fornire assistenza: in particolare garantire i contatti radio. Nessuno fa paragoni, ufficialmente. Ma dalla gestione dell’emergenza sulla nave Allegra non si possono non trarre conclusioni su quanto avvenuto alla Concordia. Per il comandante della Capitaneria di Porto di Genova, ammiraglio Felicio Angrisano, l’incidente al largo delle Seychelles dimostra “come sia sicuro il sistema di autoprotezione delle navi italiane” ed é “un esempio dell’efficacia delle misure di autosicurezza. L’incendio è stato prontamente domato. La nave attende ora, in sicurezza, di essere portata in un porto per essere riparata. Questo dimostra che il sistema di autoprotezione è sicuro”.