Crisi: la Grecia verso il default, Eurogruppo studia prossima mossa

La Grecia che sembra avviarsi verso un inevitabile default cambia l’agenda dei ministri della zona euro, che oggi si riuniscono a Lussemburgo: le nuove cifre sui target di budget che Atene manchera’ saranno al centro delle discussioni dei 17 Paesi di Eurolandia, che dovranno accelerare la ricerca di una soluzione per risolvere la crisi dei debiti. Nessuna decisione e’ prevista per oggi sulla prossima tranche di aiuti ad Atene, perche’ i ministri aspettano prima di conoscere il parere della troika Ue-Fmi-Bce che sta discutendo con le autorita’ greche da giovedi’ scorso. Una decisione sullo sblocco degli 8 miliardi di euro si avra’ in un Eurogruppo straordinario che potrebbe tenersi il 13 ottobre. Ma i responsabili dell’Economia dei 17 Paesi dell’euro non potranno ignorare le nuove indicazioni che giungono dalla Grecia: non riuscira’ a rispettare il taglio del deficit previsto per il 2011-2012, e le misure di rigore che sta prendendo potrebbero non essere sufficienti a scongiurare un default. Di nuovo in discussione c’e’ quindi anche il secondo piano salva-Grecia del 21 luglio, ovvero i 109 miliardi di euro da sborsare anche con l’aiuto dei privati. Ma con una situazione in netto peggioramento, sembrano gia’ pochi, e c’e’ chi vuole rinegoziare il piano per riaprire di nuovo la partita suoi privati – come chiede la Germania – per far pagare loro una parte piu’ ampia.
NUOVE AGITAZIONI NEI TRASPORTI PUBBLICI – Quella che comincia oggi sara’ un’altra settimana di passione non solo per i pendolari ma per tutti i greci. Proseguono infatti gli scioperi dei dipendenti del settore dei trasporti pubblici che protestano contro le riduzioni del personale e degli stipendi decisi dal governo nell’ambito delle misure di austerita’ tese a risanare la dissestata economia del Paese. Oggi dalle 11 alle 17 e’ sospeso il servizio degli autobus perche’ ad Atene, in quelle ore, si svolgera’ un’assemblea generale dei dipendenti dei trasporti. Tra oggi e domani sono previste riunioni di quasi tutte le centrali sindacali per decidere i modi in cui proseguire la protesta. Per mercoledi’ prossimo 5 ottobre e’ stato intanto confermato lo sciopero generale proclamato dall’Adedy, il sindacato dei dipendenti pubblici, al quale parteciperanno pure i controllori di volo. La loro astensione dal lavoro provochera’ quindi l’annullamento dei voli previsti da e per la
Grecia, isolando di fatto il Paese dal resto del mondo per 24 ore

2012 ANCORA IN RECESSIONE, PIL -2,5% Il pil greco segnera’ nel 2012 una contrazione del 2,5%, chiudendo il quarto anno consecutivo in recessione. E’ la previsione contenuta nella bozza di bilancio depositata in Parlamento. A pesare sull’anno prossimo sara’ anche l’effetto trascinamento del 2011, che archiviera’, secondo le previsioni, un calo del 5,5%. Il debito dovrebbe salire nel 2012 al 172,7% del pil (dal 161,8 stimato per quest’anno). Il tasso di disoccupazione dovrebbe invece portarsi dal 15,2% del 2011 al 16,4%.

TAGLI PUBBLICO IMPIEGO SCATENANO POLEMICHE – La misura della ”sospensione temporanea dal lavoro” decisa ieri sera dal Consiglio dei ministri greco nei confronti di 30.000 dipendenti statali che saranno alla fine licenziati continua a suscitare accese polemiche. Nea Dimocratia,(ND, dio centro-destra), il principale partito d’opposizione in Grecia ha chiesto al governo spiegazioni riguardo tale misura. ”Non si era mai visto finora – ha dichiarato Giannis Michelakis, portavoce del partito dopo il comunicato del governo diffuso ieri sera al termine della riunione del Consiglio dei ministri – che un governo consideri il licenziamento come una misura più equa del non licenziamento”. E ha definito la proposta del suo partito sulla sospensione temporanea dal lavoro ”piu’ giusta dal punto di vista sociale e con maggiori vantaggi economici per lo Stato”. Da parte sua, anche l’Adedy, l’organizzazione sindacale che raggruppa i lavoratori del settore pubblico, è assolutamente contraria alla misura della sospensione temporanea dal lavoro dei 30.000 dipendenti statali. Lo ha detto stamattina alla stazione radio Skai Ilias Vrettakos, vice presidente del sindacato, secondo il quale già con il personale esistente il settore non è in grado di offrire i servizi adeguati alla società. ”La politica del governo – ha aggiunto Vrettakos – conduce alla recessione e a nuovi vicoli ciechi nel momento in cui alcuni evadono il fisco e altri aumentano i loro privilegi”. Intanto, per oggi alle ore 18.00 è previsto l’incontro dei rappresentanti della troika (Fmi, Ue e Bce) con Antonis Samaras, il leader di Nea Dimocratia. A giudicare dalle prime reazioni del suo partito, non ci si può aspettare che un altro ”no” ai licenziamenti con il metodo della sospensione temporanea dal lavoro. Antonis Samaras, il presidente di Nea Dimocratia, si sostiene in ambienti a lui vicini, avrebbe gia’ spiegato alla troika che la sua proposta ha maggiori vantaggi economici per lo Stato di quella avanzata dal governo.