E-cig come ‘bionde’, stop alla pubblicità

Stop alla pubblicità per le sigarette elettroniche. Con un emendamento al decreto lavoro approvato dall’Aula del Senato si prevede infatti che alle e-cig si applichino ”le disposizioni vigenti per i tabacchi lavorati in materia di divieto pubblicitario e promozionale, nonché di tutela della salute dei non fumatori”.

In arrivo 5,5 milioni di euro per incrementare, dal 2014 il fondo per sostenere l’attività lavorativa dei detenuti. Lo prevede un emendamento del governo al decreto Lavoro approvato dall’Aula del Senato. ”L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 22 giugno 2000, numero 193, è incrementata – si legge nel testo – di 5,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014 ”. Le risorse arriveranno dal contributo unificato per il processo civile e amministrativo.

Alleggeriti i limiti sul lavoro intermittente e via libera a un pacchetto di norme per stabilizzare i soci-lavoratori con l’obiettivo di porre un freno a contratti fittizi di associazione in partecipazione con apporto di lavoro. Sono alcune delle modifiche al decreto lavoro approvate in mattinata dal Senato. L’Aula ha ripreso l’esame degli emendamenti dall’articolo nove e il via libero è atteso entro la seduta di oggi. Confermando una modifica introdotta dalle commissioni Lavoro e Finanze, il Senato precisa che il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun lavoratore per un periodo non superiore a 400 giorni nell’arco di tre anni (superati i quali il contratto si trasforma a tempo indeterminato), ma che il tetto dei 400 giorni è riferito al ”medesimo datore di lavoro ”. Approvato anche un emendamento a prima firma di Rita Ghedini (Pd), che aggiunge l’articolo 7 bis al testo, per la stabilizzazione degli ”associati in partecipazione con apporto di lavoro ”. La misura vale per il periodo compreso fra il primo giugno e il 30 settembre prossimo e prevede che l’azienda goda dei benefici per la trasformazione a tempo indeterminato del contratto e il lavoratore rinunci al contenzioso pregresso. La norma, ha spiegato Ghedini, ”riguarda alcuni contenzioni molto ampi che vedevano un largo utilizzo fino all’abuso della associazione in partecipazione da parte delle imprese ” e prevede anche che l’azienda versi il 5% della quota di contribuzione a carico degli associati ”per i periodi di vigenza dei contratti di associazione in partecipazione e comunque per un periodo non superiore a sei mesi”. Con il versamento si estingono “gli illeciti, previsti dalle disposizioni in materia di versamenti contributivi, assicurativi e fiscali, anche connessi ad attività ispettiva già compiuta ”.

CAMERA, DAL 2014 INCENTIVI DEFINITIVI – Gli ecoincentivi previsti dal dl ecobonus dovranno essere stabilizzati dal 2014: è quanto prevede un emendamento al decreto di Stefano Allasia (Lega) e sottoscritto da Ermete Realacci (Pd), approvato all’unanimità dall’Aula di Montecitorio con il parere favorevole di governo e commissione. “L’approvazione di questo emendamento è importante in quanto stabilisce i termini precisi per la definizione dei tempi in cui dovranno essere stabilizzati gli incentivi”, spiega soddisfatto Stefano Allasia. “È una norma essenziale per l’adeguamento antisismico dei territori e la messa in sicurezza degli edifici”, conclude. Gli incentivi nel settore dell’edilizia da stabilizzare nel 2014, riguarderanno anche altri ambiti oltre all’efficienza energetica e le ristrutturazioni. Lo prevede l’articolo del dl Ecobonus così come modificato dall’emendamento di Stefano Allasia ed Ermete Realacci approvato dalla Camera. Il testo del decreto proroga al 31 dicembre prossimo le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficienza energetica (a cui la Camera ha aggiunto quelle per l’adeguamento antisismico) nell’attesa, si legge all’articolo 15, ”della definizione di misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale”. L’emendamento di Allasia e Realacci precisa che tali misure saranno ”da emanarsi entro il 31 dicembre 2013”. Lo stesso articolo indica gli ambiti di applicazione della futura stabilizzazione delle detrazioni: adeguamento antisismico e la messa in sicurezza degli edifici esistenti, l’incremento dell’efficienza idrica e del rendimento energetico degli stessi, l’installazione di impianti di depurazione delle acque da contaminazione di arsenico, la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici.