Enac sospende licenza pilota elicottero

ROMA – L’Enac, in ”attesa del completamento degli accertamenti avviati”, ha sospeso, in ”via cautelativa, la licenza del pilota coinvolto nell’episodio dell’atterraggio di un elicottero sulla spiaggia di Ansedonia. E’ quanto rende noto l’Ente nazionale per l’aviazione civile.
Ai comandi dell’elicottero, secondo quanto emerso, c’era l’imprenditore Francesco Maria Del Vito Piscicelli, imputato per corruzione nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sugli appalti per il G8.
L’imprenditore era gia’ tristemente noto per aver riso sul sisma de L’Aquila durante una telefonata.

LA VICENDA – Ha portato l’anziana mamma a pranzo fuori per Santo Stefano. E per fare prima lo ha fatto usando l’elicottero da lui stesso pilotato. E per perdere ancora meno tempo e’ atterrato a poche decine di metri dal ristorante, sulla spiaggia di Ansedonia.

Una ”comodita” che potrebbe costare cara ad un signore romano di 55 anni che ha la sua villa al Monte Argentario. La manovra, infatti, non e’ sfuggita ad alcuni passanti e alle persone che si stavano godendo il mare fuori stagione. Cosi’ sul posto sono intervenuti i vigili urbani ed i carabinieri. Con loro si e’ giustificato dicendo che non poteva raggiungere la sua villa, dove c’e’ un apposito spiazzo per far atterrare e decollare il velivolo, a causa del forte vento. Una segnalazione e’ comunque partita all’indirizzo dell’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, e della procura della Repubblica di Grosseto. L’elicottero, con a bordo il pilota e la mamma, era decollato da Roma e, con grande sorpresa dei presenti, e’ atterrato proprio sulla spiaggia, vicinissimo al ristorante del ‘Cartello’, uno degli stabilimenti balneari piu’ esclusivi della zona, dove la riservatezza e’ d’obbligo, che madre e figlio hanno raggiunto a piedi dopo aver ”parcheggiato” l’elicottero sull’arenile.

Quando sono arrivati i vigili urbani l’uomo ha spiegato che l’atterraggio era stato obbligato, poiche’ sulla zona spirava un forte vento e non avrebbe potuto quindi raggiungere la sua villa all’Argentario, distante un paio di chilometri in linea d’aria. Quindi si e’ fatto identificare ed e’ ripartito dopo aver consumato il pranzo con la mamma al ristorante, dove i due non sono apparsi affatto impauriti o contrariati da quello che poteva essere stato un contrattempo pericoloso.

La vicenda, pero’, potrebbe non essere conclusa con la prosecuzione nel dopopranzo, quando il vento era calato, del viaggio verso la villa dell’Argentario. Nel caso in cui l’atterraggio sulla spiaggia fosse stato ”premeditato”, spiegano al comando della polizia municipale di Orbetello, potrebbe esserci la violazione del codice della navigazione poiche’ l’elicottero si e’ posato non certo su un’aviosuperficie autorizzata. Anzi: si tratta di un terreno del demanio marittimo. Ma qualche problema potrebbe esserci anche se l’atterraggio fosse stato causato davvero dalle difficili condizioni atmosferiche: il pilota non avrebbe infatti avvisato nessuno di quella necessita’, tantomeno l’aeroporto di Grosseto.