Everest: 100 anni di storia

Cento anni fa, un telegramma spedito da Lhasa, la capitale del Tibet, ha cambiato la storia dell’avventura, e anche quella dell’Asia. Il messaggio, inviato il 20 dicembre 1920 dal Dalai Lama alle autorità dell’India britannica, autorizzava la partenza della prima spedizione verso l’Everest, che con i suoi 8848 metri è la vetta più alta della Terra. Inizia con quelle poche righe una straordinaria avventura, nella quale gli exploit dei migliori alpinisti del mondo si alternano fin dall’inizio a terribili tragedie.

Il 18 maggio 1921 quattro alpinisti (Harold Raeburn, Alexander Kellas, George Mallory e Guy Bullock) e quattro scienziati (il naturalista e medico Sandy Wollaston, il geologo Alexander Heron e i cartografi Henry Morshead ed Edward Wheeler), guidati dal capo spedizione, il colonnello Charles Howard-Bury, lasciarono Darjeeling, per quella che sarebbe passata alla Storia come la prima spedizione per tentare la conquista dell’Everest. Ad accompagnarli c’erano una quarantina di sherpa, assoldati per la secolare conoscenza di queste montagne e destinati a diventare i co-protagonisti spesso dimenticati.

Dopo la prima spedizione, che nel 1921 ha raggiunto i 7000 metri di quota, sono arrivati la prima ascensione compiuta nel 1953 da Edmund Hillary e Tenzing Norgay, la prima senza bombole di ossigeno da parte di Reinhold Messner e Peter Habeler nel 1978, la prima invernale del 1980 da parte di un team polacco.

Contrastano con queste vittorie la scomparsa a 8500 metri di quota degli inglesi Mallory e Irvine nel 1924, le 10 vittime del 1990 quando una bufera ha investito due spedizioni a poca distanza dalla cima. E le 15 vittime causate, nell’aprile del 2015, da una valanga staccata dal terremoto che quel giorno ha sconvolto il Nepal.

La prima ascensione femminile fu compiuta il 16 maggio 1975 dalla giapponese Junko Tabei. La seconda ascensione fu compiuta dalla tibetana Phantog, e la terza e prima europea dalla polacca Wanda Rutkiewicz nel 1978. La prima donna italiana a salire l’Everest è stata la campionessa italiana di sci di fondo Manuela Di Centa, che ha raggiunto la cima il 23 maggio 2003.

Sull’Everest, in un secolo di avventure, si sono cimentati i migliori alpinisti del mondo. Insieme alle loro storie non va dimenticato il ruolo degli sherpa, i montanari di etnia tibetana e di nazionalità nepalese che nell’Ottocento hanno iniziato a lavorare nelle piantagioni di tè di Darjeeling, poi sono stati ingaggiati come portatori dalle prime spedizioni e sono diventati nel tempo degli straordinari alpinisti.