Finmeccanica: Azienda in black list? India, a rischio contratto

NEW DELHI – Se l’inchiesta aperta in India proverà che vi è stata corruzione nella vendita di 12 elicotteri di AgustaWestland, “Finmeccanica potrebbe finire sulla ‘blacklist’ e la commessa potrebbe essere annullata”. Lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa indiano A.K. Antony. Interrogato dai giornalisti sulla vicenda che ha portato all’arresto del presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi, Antony ha ribadito che “agiremo non appena avremo i risultati della nostra inchiesta”.

Antony ha ricordato che in passato l’Ufficio centrale di indagini (Cbi) ha indagato in altre operazioni di questo tipo “é sei imprese sono finite sulla lista nera”. Il ministro, dopo aver assicurato di aver chiesto al Cbi di “agire presto”, ha ricordato che fin dallo scorso anno, quando si è cominciato a parlare di questo scandalo, “abbiamo scritto attraverso il ministero degli Esteri ad Italia e Gran Bretagna”, ma “non abbiamo ricevuto alcuna informazione da quei governi”. “Non possiamo tollerare alcun caso di corruzione nelle commesse per la Difesa – ha proseguito -, ma neppure vogliamo prendere decisioni affrettate prima della fine dell’inchiesta”. Infine Antony ha promesso che nessun colpevole “che sia italiano o indiano” verrà risparmiato in questa vicenda, sostenendo che per quanto riguarda gli elicotteri che non sono ancora stati consegnati “decideremo dopo aver ricevuto il risultato dell’indagine del Cbi.

EX COMANDANTE AVIAZIONE, SONO INNOCENTE – L’ex comandante dell’Aviazione indiana S.P. Tyagi, coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti per la vendita di elicotteri Finmeccanica, si è detto innocente e pronto a collaborare con gli investigatori della polizia criminale Cbi. Lo riferiscono oggi le tv indiane. “Il contratto è stato firmato tre anni dopo il mio pensionamento. Non capisco come possa aver influenzato la decisione”, ha spiegato.Il comandante indiano è stato a capo delle forze aeree dal 2004 al 2007 ed era in contatto con i cugini, i tre fratelli Julie Tyagi, Docsa Tyagi e Sandeep Tyagi, che avrebbero fatto da tramite nella consegna di 100 mila dollari di sospette mazzette, secondo l’ordinanza di arresto dei vertici di Finmeccanica emessa dal Gip di Busto Arsizio. “Sono scioccato dal fatto che sia emerso il mio nome nell’inchiesta – ha aggiunto -. “E’ un fatto gravissimo per l’immagine dell’Aviazione indiana”. Tyagi è stato accusato, in particolare, di aver modificato i requisiti tecnici previsti per l’acquisto dei 12 elicotteri destinati al trasporto delle personalità politiche in modo da favorire Agusta Westland. “I responsabili delle forze aree non hanno modificato il bando di gara”, ha spiegato. Possono soltanto suggerire modifiche che poi devono essere approvate dal ministero della Difesa. Spero a questo riguardo che l’inchiesta del governo faccia piena luce sulla verità”. Il comandante ha poi precisato che il processo di acquisizione degli “elicotteri Vvip” (come sono chiamati in India gli Agusta Westland AW 101) è stato avviato nel 2000 e che il precedente capo dell’Aviazione aveva richiesto dei velivoli capaci di volare ad un’altezza di 18 mila piedi (5.500 metri). Siccome c’erano soltanto i francesi in grado di garantire questo requisito unito a quello di una cabina spaziosa per ospitare le guardie del corpo, “lo standard è stato abbassato a 15.000 piedi nel 2003” per assicurare la presenza di più concorrenti. La forza speciale Special Protection Group (Spg) aveva poi suggerito altre specifiche, come i sedili anti proiettili. La gara è quindi stata pubblicata nel 2006, quando Tyagi era in carica, e firmata nel febbraio 2010 dal Comitato governativo della sicurezza nonostante alcune perplessità del ministero delle Finanze sull’entità della spesa. L’acquisto degli elicotteri era stato visto come necessario per garantire una sicurezza adeguata per l’incolumità di importanti leader come Sonia Gandhi, il primo ministro Manmohan Singh e altri vertici dello Stato.