Fisco: 56 miliardi di ricavi non dichiarati nel 2012

Ben piu’ di una manovra finanziaria: nel 2012 gli italiani non hanno dichiarato ricavi e costi non deducibili per 56,1 miliardi di euro, 6 in piu’ dello scorso anno. E ben 8.617 soggetti erano completamente sconosciuti al fisco e hanno occultato, solo loro 22,7 miliardi. I dati dell’attivita’ della Guardia di Finanza relativi allo scorso anno confermano e ribadiscono quanto ha detto il comandante generale Saverio Capolupo: nessuna tregua agli evasori fiscali e lotta decisa alla spesa pubblica.

I numeri sono impressionanti se si tiene conto anche delle quasi 12mila persone denunciate per reati tributari e dei 5 miliardi di Iva evasa. Per non parlare dei dati relativi agli sprechi nella spesa pubblica: 160 indagini in corso per frodi e distrazione di fondi pubblici nei confronti di enti pubblici, amministrazioni locali e societa’ partecipate; 15 mila persone denunciate per aver percepito indebitamente agevolazioni o indennita’, 5,1 miliardi di danni accertati alle casse dello Stato; 1,6 miliardi di finanziamenti comunitari e nazionali illecitamente percepiti. Ecco perche’ il comandante generale delle Fiamme Gialle non puo’ che ribadire che le linee per l’anno appena iniziato non possono che partire dalla necessita’ di arginare fenomeni da troppo tempo radicati nella societa’ italiana, che minano alle base l’economia del paese e che, allo stesso tempo, fanno salire la spesa pubblica a livelli impossibili da sostenere. ”Il nostro obiettivo – dice il generale Capolupo – e’ proseguire con decisione l’azione per recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, sia sul versante delle entrate che su quello delle uscite”. Che, tradotto, significa lotta dura sia all’evasione fiscale che agli sprechi nella spesa pubblica, che ”in questo momento e’ il settore che richiede la maggiore attenzione”. L’obiettivo di questa duplice lotta senza quartiere e’ chiaro.

”Dobbiamo tutelare i cittadini onesti – dice il generale Capolupo – ma anche i mercati finanziari e l’economia legale”. Ma per farlo e’ necessario migliorare ancora la qualita’ dell’azione” dei finanzieri e non e’ un caso che se da un lato si puntera’ ad una maggiore flessibilita’ dell’azione ispettiva, dall’altro si cerchera’ di colpire innanzitutto quei fenomeni in grado di mettere a rischio contemporaneamente piu’ interessi economici e finanziari. Ma c’e’ un altro aspetto, dice ancora il comandante generale, su cui le Fiamme Gialle intendono lavorare con particolare impegno nel 2013 ed e’ la necessita’ di far capire ai cittadini, e soprattutto ai giovani, quanto sia importante il rispetto della legalita’ economico-finanziaria. ”Dobbiamo far comprendere che la legalita’ ‘conviene’ al singolo ed e’ patrimonio indispensabile per l’esistenza stessa e la crescita della collettivita’. Se non si lavora in questa direzione – chiosa il generale Capolupo – non ci puo’ essere affrancamento dal degrado culturale e da ogni forma di illegalita”’. E proprio per sensibilizzare i giovani ad ottobre scorso e’ stato avviato un progetto con il ministero dell’Istruzione che sta portando gli ufficiali della Gdf nelle scuole primarie e secondarie di tutta Italia. ”Scommettere sui giovani – conclude – significa investire nel loro futuro. A loro voglio dire che la legalita’, alla fine, vince. Dunque aiutateci a restituire alla societa’ civile cio’ che le e’ stato illecitamente sottratto”.