Fondi Pdl, ex capogruppo Lazio indagato per peculato

Ora e’ ufficiale: Franco Fiorito, l’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio e presidente della commissione Bilancio, nella bufera da giorni per la gestione dei fondi del suo partito, e’ indagato dalla Procura di Roma.
L’ipotesi di reato e’ peculato; Fiorito infatti, questo e’ cio’ che vogliono verificare gli inquirenti, avrebbe trasferito ingenti somme di denaro dalle casse del gruppo Pdl a conti intestati a se stesso in istituti di credito spagnoli. Il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il sostituto Alberto Pioletti hanno in mano un’informativa della Finanza e una segnalazione di Bankitalia su movimenti di denaro sospetto verso l’estero negli ultimi due anni. E mentre la vicenda giudiziaria fara’ il suo corso, sul versante politico il consigliere ciociaro ex An (corrente Alemanno) sembra ormai destinato a una sospensione dal partito.

Fiorito, che ha sempre negato di aver mai compiuto qualcosa di illecito, appare sicuro di se’: ”Nutro massimo rispetto e fiducia per il lavoro degli inquirenti” ha commentato oggi. E ha lanciato un messaggio chiaro: ”Sara’ un’ottima occasione per spiegare chiaramente i termini di tale vicenda e il quadro completo nel quale essa e’ contenuta”, anche perche’ ”sono state messe ad arte in giro innumerevoli falsita”’. Domattina lo stato maggiore del Pdl romano e laziale si dovrebbe riunire per decidere il da farsi, e gia’ nel pomeriggio i senatori del partito hanno voluto specificare che ”i vertici regionali e nazionali faranno chiarezza su tutte le attribuzioni di presunte, reciproche responsabilita”’ emerse dopo ”violente polemiche di natura personale”, ma ”chiunque si sia reso responsabile di una gestione meno che cristallina delle risorse del gruppo del Pdl verra’ sanzionato in modo esemplare e in tempi rapidi”. E poi c’e’ la questione, che in Regione fa storcere piu’ di un naso, del fatto che Fiorito, ormai indagato per peculato, sia alla guida proprio della commissione Bilancio. Dovra’ lasciare la carica? La questione si intreccia per molti versi con il dibattito sulla spending review dei costi della Pisana, dopo che la governatrice Renata Polverini ha chiesto al presidente del Consiglio Mario Abbruzzese uno sforzo in piu’ rispetto al pacchetto di proposte da lui presentato (che gia’ ridurrebbero da 97 a 89 milioni il bilancio del Consiglio). ”Nessuna incomprensione con Polverini – ha detto il presidente dell’Aula – Vogliamo portare la Regione Lazio tra le Regioni piu’ virtuose del nostro Paese”. Da mercoledi’ prossimo, ha spiegato poi il leader Pd Esterino Montino, la conferenza dei capigruppo si riunira’ a oltranza per trovare una quadra condivisa sulle riforme da effettuare, e da approvare entro settembre. Si parla, oltre che di un sostanzioso taglio delle auto blu, di una sforbiciata agli emolumenti dei consiglieri (circa 3000 euro al mese) e dell’abolizione delle indennita’ di funzione dei presidenti e vicepresidenti delle commissioni (alla Pisana praticamente tutti hanno una carica), si propone anche la riduzione delle commissioni permanenti da 16 a 10. L’occasione giusta, dunque, per sostituire Fiorito alla guida della Bilancio. Ma il partito potrebbe decidere di accelerare, chiedendogli un passo indietro prima. Un quadro generale da ricomporre, insomma, che potrebbe pero’ coinvolgere anche la giunta. Se si taglia ancora, e’ quanto sostengono in molti (e non solo a sinistra), allora si taglia ancora ovunque, e in questa legislatura. Anche il numero degli assessori (ridotti a 10), fissando un tetto per gli ‘esterni’, che attualmente sono la stragrande maggioranza. In serata i capigruppo di maggioranza hanno incontrato Polverini. La partita e’ aperta. Ed intanto a Frosinone i tagli sono gia’ cosa fatta: il consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimita’ la riduzione del cinquanta per cento dei compensi per il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali.