Germania prima apre sugli eurobond, poi arriva la correzione

Si apre nel pomeriggio a Bruxelles, al Justus Lipsius, un Consiglio europeo cruciale, al quale prenderanno parte i 27 capi di Stato e di Governo dell’Ue. Patto per la crescita, Tobin tax, scudo antispread: i principali temi sul tavolo.
Giro di telefonate tra il premier Mario Monti e diversi leader europei, tra i quali Angela Merkel. Il presidente del Consiglio, che è arrivato a Bruxelles ieri e da stamani è nella sede del summit europeo, riferiscono fonti italiane, ha avuto una serie di colloqui telefonici con Hollande (Francia), Rajoy (Spagna), Merkel (Germania), Di Rupo (Belgio) e con il presidente dell’Eurogruppo Junker. Leader che ancora non sono arrivati al summit. Un modo, riferiscono le fonti, “per facilitare un accordo”.

Il pacchetto di misure per la crescita elaborato dalle istituzioni europee e dalla Bce sarà “al centro dei colloqui del Consiglio Europeo che inizia oggi pomeriggio”. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a margine del pre vertice del Ppe a Bruxelles. La cancelliera non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.

SCHAEUBLE, GERMANIA PRONTA A MISURE BREVE TERMINE – La Germania è pronta a misure di breve termine contro la crisi dell’euro. Lo afferma al Wall Street Journal il ministro dell’economia e delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.
In una intervista esclusiva, Schaeuble spiega che la Germania potrebbe voler muoversi prima del previsto per accettare una responsabilità condivisa del debito dell’eurozona e appoggerebbe misure a breve termine, per risolvere i problemi acuti di finanziamento di alcuni governi dell’area. “Siamo pronti di andare fino al punto necessario per ottenere un appoggio ad un accordo durevole in Europa”.
La Germania “potrebbe accettare alcune forme di mutualizzazione del debito non appena sia convinta dell’irreversibilità di un controllo europeo sui bilanci nazionali.
Schaeuble apre allo scudo anti-spread proposto da Mario Monti. Nell’intervista al Wsj tra le misure possibili cita infatti acquisti diretti dei titoli di Stato attraverso i fondi di salvataggio europei Efsf e Esm.
Un commissario per la politica fiscale, uno ‘zar’ europeo del bilancio con ampi poteri a Bruxelles sulle finanze dei singoli paesi. Per Wolfgang Schaeuble, il ministro dell’economia tedesco, è questa una delle condizioni essenziali perchè la Germania possa accettare gli eurobond. Lo ha detto Schaeuble al Wall Street Journal.
Nell’intervista, il ministro tedesco considera quindi che il prezzo da pagare alla Germania per accettare l’emissione di bond comuni è un ampio accordo in seno all’Eurozona per trasferire il controllo di bilancio alla Commissione europea.

SCHAEUBLE, NULLA E’ CAMBIATO IN POSIZIONE TEDESCA – “Nella posizione tedesca non è cambiato nulla: solo alla fine di un processo verso una vera e stabile unione fiscale si potrà parlare anche di una gestione comune del debito. Ma solo a quel punto”. Lo dice il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, tornando con l’ANSA sull’intervista al WSJ.

FINLANDIA,DIFFICILE MIRACOLO PER SPAGNA-ITALIA – “E’ difficile fare miracoli, abbiamo le nostre regole e dobbiamo rispettarle”. Lo ha detto il premier finlandese Jyrki Katainen a poche ora dall’inizio del vertice europeo, riferendosi all’ipotesi di meccanismi anti-spread richiesti tra l’altro da Italia e Spagna.

BILATERALE MONTI-VAN ROMPUY – Il presidente del Consiglio Mario Monti incontrerà in mattinata il presidente permanente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy. Il colloquio si svolgerà nel quadro dei lavori preparatori del vertice Ue di questo pomeriggio. Fonti europee hanno indicato che nel corso delle prossime ore, prima dell’avvio ufficile del summit, Monti continuerà ad avere contatti e colloqui con i suoi colleghi europei.

BERLINO, SCUDO ANTISPREAD? CI SONO EFSF E ESM – L’eurozona ha a disposizione “un raffinato strumentario”, costituito ad esempio dall’EFSF e dall’ESM che sono “a disposizione” dei paesi che dovessero averne bisogno. Lo ha detto una fonte governativa tedesca, a poche ore dalvertice di Bruxelles, rispondendo a una domanda sulla aspettative italiane su uno scudo antispread.
“E’ esagerato andare in panico per i tassi sui titoli di Stato italiani e spagnoli”.
Secondo la fonte, “dobbiamo imparare in Europa a sfruttare in maniera adeguata gli strumenti che abbiamo, e che sono stati ratificati”. Secondo la fonte c’é infatti “una ampia varietà di strumenti a disposizione” da usare come strumento antispread, come l’EFSF (European Financial Stability Facility, il fondo per salvaguardare la stabilità finanziaria fornendo assistenza, con fino a 440 miliardi di euro (ma dopo il salvataggio di Irlanda e Portogallo ne sono disponibili solo 250 circa). L’ESM, il meccanismo di stabilità europeo, sostituirà tra breve l’EFSF, e sarà complessivamente dotato di circa 750 miliardi di euro.
“Il gabinetto tedesco ha stabilito la possibilità di una Tobin Tax, ritenuta necessaria. Questa la posizione della Germania, non è affatto cambiata da ieri”. Lo ha detto una fonte governativa, in vista del vertice di Bruxelles, rispondendo a una domanda sulla posizione italiana, sì a Tobin tax in cambio di misure antispread.

Una risposta a “Germania prima apre sugli eurobond, poi arriva la correzione”

  1. Ma questa chi è, il secondo Führer? Noi siamo uno stato sovrano, perché dobbiamo sottostare a questa sorta di würstel ingrassato?

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