Gheddafi accusa: ‘L’Italia ci ha tradito’. Chiude a traffico civile aeroporto di Trapani

Nella notte pioggia di missili sulle coste libiche per costringere Gheddafi a cessare il fuoco. Dopo una sosta la Francia riprende i bombardamenti. Aeroporto libico colpito dagli aerei Usa. L’equipaggio di un rimorchiatore d’altura italiano è trattenuto nel porto di Tripoli. Intanto sale il bilancio delle vittime: 90 negli attacchi del Rais a Bengasi, oltre 60 quelle dei raid della coalizione.

GHEDDAFI, L’ITALIA CI HA TRADITO – L’Italia ha tradito la Libia e il suo popolo: lo ha detto oggi il colonnello Muammar Gheddafi durante il suo messaggio alla Tv di Stato libica. “Italia, sei traditrice”, ha affermato Gheddafi che ha esplicitamente accusato di tradimento anche la Gran Bretagna, la Francia e gli Stati Uniti.

Il governo libico ha cominciato a distribuire armi a più di un milione di persone e terminerà l’operazione entro poche ore, riferisce l’agenzia libica Jana citando fonti della Difesa di Tripoli.

CHIUDE AL TRAFFICO CIVILE AEROPORTO TRAPANI – L’aeroporto di Trapani Birgi entro poche ore verrà chiuso al traffico aereo civile a causa delle operazioni dell’aeronautica militare che riguardano la Libia. I voli saranno dirottati su altri aeroporti. Lo confermano all’ANSA fonti dell’Enac.

MIN. SALUTE, SALITO A 64 MORTI IN RAID ALLEATI – Il numero delle vittime dei raid aerei della coalizione è salito a 64, dopo il decesso di alcuni feriti: è quanto dichiara il bilancio ufficiale del ministero della salute libico.

GHEDDAFI: SARA’INFERNO, PENSATECI. NUOVI RAID – Muammar Gheddafi ha fatto sentire la sua voce, mentre stamani riprendevano i raid aerei contro la Libia e il capo dei militari Usa dichiarava che la no fly zone é stata “imposta”. Nella sua prima manifestazione dall’inizio dell’attacco della coalizione il rais ha promesso ai nemici, paragonati ai nazisti, “l’inferno” di una “lunga guerra” che alla fine sarà vinta dalla Libia, perché la Libia è “alla testa dei popoli in rivolta”. Dunque, occidentali, “pensateci”. Breve, violento e infuocato il discorso del rais, un messaggio in audio in diretta dalla tv libica e ritrasmesso in tutto il mondo. Un messaggio che chiama i popoli alla rivolta e pieno di minacce per gli occidentali, definiti “barbari, terroristi, mostri, criminali”, il cui unico scopo è di “appropriarsi del nostro petrolio”. “Avete attaccato il civile popolo libico che non vi aveva fatto nulla”, ha detto. Ma il terreno libico, ha detto il rais nella sua sfuriata audio, diventerà “l’inferno” per i suoi attaccanti.

Gheddafi ha detto che i depositi di armi sono aperti, che i libici si stanno armando. “Vi combatteremo”, ha assicurato, e “sarà una guerra lunga”, combattuta su “un fronte vasto, su un terreno troppo vasto” per gli attaccanti, da persone “pronte a morire da martiri”. “Voi (occidentali) volete il nostro petrolio, ma la nostra terra ci è stata data da Dio. Noi non la lasceremo a voi francesi, americani o britannici e continueremo la guerra per liberarla…Noi siamo oppressi e colui che è oppresso vincerà, mentre coloro che opprimono saranno sconfitti”, ha detto mentre la tv di stato libica mostrava un fermo immagine sul monumento del pugno che distrugge l’aereo americano, eretto nella casa di Gheddafi distrutta nel raid Usa del 1986. Gheddafi, ricordando che il popolo libico ha “già sconfitto gli italiani” colonizzatori, ha rimarcato che gli occidentali, non imparano mai le lezioni del passato: “L’attacco alla Libia è una nuova crociata contro l’Islam, ma sarete sconfitti, come già siete stati sconfitti in Iraq e in Somalia, come vi ha sconfitto Bin Laden” e come “siete stati sconfitti nel Vietnam”. Quindi l’invito agli attaccanti: “Chiudetevi nelle vostre basi” e “pensateci bene”. Poi il Colonnello ha chiamato a raccolta tutti i popoli “oppressi”, rivendicando a sé la primogenitura, in largo anticipo, della rivoluzione dei popoli, delle ribellioni nel mondo arabo: “I popoli sono in ribellione dappertutto, anche nel Golfo Persico, e noi, il popolo libico della Jamahiriya, siamo alla testa della rivoluzione”.

Stamani i raid, che erano cessati verso l’alba, sono ripresi intorno alle 11:00 italiani. Fra i vari attacchi, tre bombardieri invisibili (stealth) hanno colpito con 40 bombe una base aera libica, secondo la tv americana Cbs. A mezzogiorno (in Italia) il capo di stato maggiore Usa, ammiraglio Mullen dichiarava: la no fly zone “é stata effettivamente imposta sui cieli libici” e che la contraerea libica è stata “resa inoffensiva”.