Giallo su italiani rapiti, tutto tace su liberazione

La Farnesina sta ancora cercando conferma dalle autorità indiane della notizia della liberazione di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo diffusa ieri da media indiani. A quanto si è appreso al ministero degli Esteri, il console generale Joel Melchiori si è mantenuto in costante contatto, per tutta la notte, con le autorità di polizia locali che non possono ancora confermare la fondatezza delle notizia del rilascio dei due connazionali rapiti dai maoisti nello Stato di Orissa.

Il console generale Melchiori – che nella notte ha parlato più volte con il capo negoziatore Behera, ‘numero due’ del Dipartimento dell’Interno dell’Orissa – sta anche tentando di raggiungere telefonicamente i giornalisti che hanno diffuso la notizia della liberazione dal luogo, una selva impervia, dove si troverebbero i due italiani. Ma finora non è stato possibile contattarli. L’unità di crisi locale istituita per il sequestro di Bosusco e Colangelo, si appreso ancora alla Farnesina, ha disposto “verifiche ad hoc” nell’area del presunto rilascio che collega i centri abitati alla zona boschiva.

Nel frattempo nessuna novità di rilievo si registrava oggi a Bhubaneswar in merito alle voci, rilanciate da molti media indiani, di una possibile liberazione degli ostaggi italiani in mano ai maoisti nello Stato di Orissa. Di fronte al disorientamento generale ed al silenzio del governo del ‘chief minister’ Naveen Patnaik, l’opposizione guidata dal partito del Congresso di Sonia Gandhi ha annunciato che lunedì presenterà una mozione di sfiducia. Commentando questa ipotesi, il deputato locale Prasad Harichandan ha detto che il Congresso chiederà le dimissioni di Patnaik “dimostratosi visibilmente incapace di gestire la crisi degli ostaggi con i maoisti” e l’imposizione del ‘President’s Rulé (il governo del presidente della Repubblica) previsto dalla Costituzione indiana. La notizia del possibile rilascio di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo era stata pubblicata da media del Dipartimento di Khandamal e basata su una telefonata ricevuta da un ufficiale di polizia.

Il ‘chief minister’ dello Stato indiano di Orissa Naveen Patnaik ha presieduto oggi una riunione della unità di crisi istituita dopo il sequestro di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo. Lo hanno reso noto i media a Bhubaneswar. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato i principali collaboratori di Patnaik, è stata esaminata la situazione creatasi dopo la sospensione delle trattative fra governo e rappresentanti dei maoisti, dovuta fra l’altro anche al sequestro avvenuto ieri del deputato tribale locale Jhina Hikaka da parte di una fazione maoista rivale a quella che ha rapito Bosusco e Colangelo. Intanto, all’inizio del pomeriggio indiano non si aveva alcuna notizia di conferma della possibile liberazione degli ostaggi italiani da parte dei maoisti guidati da Sabyasachi Panda il quale, dopo aver condannato il sequestro del deputato Hikaka non ha finora risposto all’appello di Patnaik di nominare altre personalità che negozino per loro conto al posto delle due che ieri si sono dimesse.

Le autorita’ italiane e indiane, media, famiglie e amici di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo attendono in queste ore con il fiato sospeso una conferma ufficiale della liberazione dei due italiani che sarebbe stata decisa dai maoisti che li avevano sequestrati il 14 marzo scorso. In un giorno in cui tutto sembrava volgere al peggio, con la sospensione del negoziato a Bhubaneswar fra il governo locale e i delegati della guerriglia, improvvisamente in serata e’ rimbalzata la voce del rilascio dei due, che imprudentemente si erano avventurati in una zona tribale pericolosa perche’ infestata dai guerriglieri al confine fra i dipartimenti di Kandhamal e Ganjam.

Sono state prima la principale tv dell’Orissa, OTV, poi l’emittente all news indiana Ndtv a rilanciare la notizia del rilascio dei due italiani attribuendola a fonti stampa locali. Il fatto che queste due tv siano state le prime ad anticiparla coinciderebbe con l’indiscrezione segnalata ieri secondo cui loro giornalisti, insieme ad un terzo della Bbc, si sarebbero inoltrati nella selva per ricevere dagli uomini di Sabyasachi Panda, conosciuto anche come ‘Sunil’, il tour operator alternativo piemontese Bosusco e il ricercatore medico in pensione, Colangelo. Successivamente il quotidiano Orissa Diary ha precisato, citando un sottufficiale del dipartimento di polizia di Kandhamal, che i due erano stati lasciati dai guerriglieri nel villaggio di Tanjujia, nella zona di Daringibadi, lungo la strada che da questa localita’ va a Chunudi. E’ cominciata a questo punto l’affannosa ricerca di una conferma ufficiale.