Grillo e Casaleggio arrivati a Roma

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sono arrivati a Roma. Il leader del M5S ha raggiunto l’Hotel Universo dove stanno convergendo tutti i neoparlamentari a ‘5 Stelle’. Ieri i neoparlamentari si sono riuniti per la prima volta a Roma per conoscersi e decidere la linea.
I 163 neoeletti di M5S hanno accolto con un applauso Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Nella sala riunioni dell’Hotel Universo, dove si riuniscono i nuovi parlamentari del Movimento 5 stelle, Grillo ha accolto tutti i nuovi eletti con una pacca sulla spalla ed una stretta di mano di benvenuto. “Ora diamo la fiducia a Bersani” dice Grillo per scherzo. Una parlamentare comprende il tono ironico e replica: “Sì, sì. Come no…?”.

Stamani blitz di deputati e senatori M5S in Parlamento. “Vogliamo leggere le carte – dicono all’unisono poco dopo aver varcato il portone di Montecitorio – e avere tutte le informazioni possibili prima di firmare le carte” per diventare parlamentari. Fatto sta che non essendo ancora stati proclamati i futuri membri del Parlamento inizialmente sono rimasti ‘confinati’ tra l’ingresso e i tornelli dei controlli. Contattata quindi inizialmente per telefono l’amministrazione della Camera ha poi organizzato un incontro. Il primo gruppo di grillini arriva poco dopo le 10: sono sei in tutto, vengono da Piemonte e Lombardia, e sono approdati a Montecitorio con l’intenzione di portarsi via “tutte le carte” che a giorni dovranno firmare e “tutte le informazioni” per capire come riorganizzare i fondi a disposizione di deputati, senatori e gruppi. Nel giro di un’ora, il gruppo si infoltisce (mentre qualcuno si dirige al Senato) e alle 11.30 viene accolto nella stanza del ‘Servizio competenza dei parlamentari’ di Montecitorio. Attraversano i corridoi con aria incuriosita e sono accolti, da funzionari e commessi, con un’aria di stupore anche maggiore: “E’ questa la strada?”, chiede uno di loro arrivato nell’ampio corridoio dove si trova la stanza della riunione. “Come? – replica un commesso – questa non è una strada, è il corridoio del secondo piano, quello delle tribune e della Presidenza…”. “Sì, sì…scherzavo!”, replica il neoletto.

SUOCERO BEPPE GRILLO MORTO A BOGLISCO, AVEVA 83 ANNI – Il suocero di Beppe Grillo, padre della seconda moglie Pavin Tadjk, si chiamava Nasratollah Tadjik, aveva 83 anni e viveva a Bogliasco, nel levante di Genova, dal 1989. Era un ex importatore di tappeti originario di Teheran. Da anni si era trasferito in Italia. Aveva sposato una donna italiana (scomparsa nel 2011). Il sindaco di Bogliasco, Luca Pastorino, ha riferito che il signor Tadjk aveva da tempo lasciato l’attività. Era persona conosciuta a Bogliasco. Beppe Grillo è ufficialmente entrato a far parte della famiglia Tadjk il 21 dicembre del 1996, anno in cui sposò Parvin, che era a suo tempo stata sposata con l’ex giocatore della Roma Roberto Scarnecchia, con il quale ha avuto due figli. Le nozze tra Parvin Tadjk e Beppe Grillo furono celebrate a Genova, nella chiesa di sant’Ilario, in forma privata. Fabrizio De André fu tra i testimoni.

ALFANO: GRILLO E’ CHIARO MA IL PD E’ CONFUSO – “Grillo esprime con chiarezza le sue opinioni, chi è confuso è il Pd. Invitiamo il partito di Bersani a non mandare l’Italia a sbattere contro un muro”. Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, parlando con i cronisti a Palermo.

SCHULZ, SPERO CHE GRILLO APPOGGI NUOVO GOVERNO – “Spero che Grillo appoggi un governo che aiuti a risolvere i problemi del Paese”. E’ l’auspicio di Martin Schulz, presidente dell’Europarlamento, intervistato dall’Agenzia televisiva ‘Vista’. “Penso che il partito di Beppe Grillo debba decidere se hanno preso i voti per rimanere spettatori o se hanno preso un mandato da parte degli elettori affinché il partito contribuisca attivamente a risolvere i problemi del Paese”, ha aggiunto Schulz. “Spetta a Grillo e ai suoi decidere, ma secondo me, essendomi confrontato con delle persone che hanno votato Grillo” ritengo che oltre alla necessità di “dare una scossa”, gli elettori abbiano dato “un chiaro messaggio per contribuire a trovare delle soluzioni” ai problemi del Paese. Schulz, a proposito del referendum sull’euro, ha sottolineato che “un certo tipo di populismo non è una specificità italiana: esiste in tutto il mondo”, ha detto citando il partito dei Pirati in Germania.

“Sono molto fiducioso che gli italiani troveranno una soluzione stabile” per il loro governo. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz nel suo intervento, nella sala della Regina a Montecitorio, alla presentazione del libro di Paolo Franchi sul presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per quanto riguarda il risultato delle elezioni, Schulz ha sottolineato che è “l’espressione del popolo italiano, che è sovrano, e bisogna rispettare quello che ha deciso”.