Grillo-show ad Alghero parroco interrompe comizio

(dell’inviato Andrea Frigo) – ALGHERO – Beppe Grillo aizza la folla di una piazza gremita nel centro di Alghero, accompagnato da un gruppo musicale, con battute sulla religione e sulla visita del Papa a Milano. Ma poco dopo, dalla vicina chiesa delle Mercede, l’incursione a sorpresa sul palco del parroco, don Tonino Manca, infastidito dalla musica e dalla voce del comico genovese sparata a tutto volume dalle casse. E così il comizio del leader del Movimento 5 stelle si trasforma, per qualche minuto, in un duello stile Peppone e Don Camillo, con la piazza che sembra prendere le parti di Grillo. Il sacerdote spiegherà poi di non aver sentito quelle frasi sul papa, ma di essere risentito perché il comizio aveva disturbato la sua messa e i fedeli ancora presenti in chiesa. Grillo poco prima aveva detto che il Papa a Milano “in una mezza piazza era circondato da numerosi guardaspalle, così come il vescovo di Genova, che gira con quattro bodyguard: se Gesù al posto dei 12 apostoli avesse avuto 12 bodyguard – ha detto Grillo strappando risate e applausi – non lo avrebbero crocifisso ed oggi non avremmo l’8 per mille”.

“Io non sono contro di te – ha detto il parroco – ma tu parli di libertà ma non la rispetti. Ti ricordi? ci siamo conosciuti al Rock Café”. “Sì, lui spacciava”, ha replicato Grillo. E giù risate. Poi i due si sono abbracciati tra gli applausi e don Manca è tornato dai suoi fedeli. E’ stato un vero e proprio show quello di Grillo ad Alghero, con tante battute e i soliti attacchi alla casta e alla stampa (“perche pubblicano solo foto orrende di me?”). “Non so più cosa sono – ha detto – se un ex comico o un politico, ho scherzato ma loro mi hanno preso sul serio. La grande novità siamo noi, sento dire che il Pdl vuol fare il partito degli onesti, ed il comico sarei io!”. “Ora tutti vogliono imitarci, stanno nascendo decine di liste, qui ad Alghero ne ho viste 25. Mi spaventa poi che iniziano a parlare bene di me. Ieri lo ha fatto anche Cicchitto, questa è la mia maledizione”.

Dopo l’exploit di Parma, Grillo vuol fare il colpaccio anche in Sardegna, dove il 10 e 11 giugno si vota in 64 Comuni, compreso Alghero (e Quartucciu, alle porte di Cagliari, dove Grillo sarà domani sera), dove per la poltrona di sindaco corre la trentaseienne Giorgia Di Stefano. “Sappiamo che è difficile governare, ma la nostra vuole essere una rivoluzione culturale, di pensiero, non politica. Il nostro movimento nasce dal basso. Non c’é più destra o sinistra, ci sono solo le cose intelligenti. I sondaggi – ha sottolineato Grillo – ci danno sempre più su, ma noi non ci accontentiamo del 20, 30%, vogliamo il 100%. Noi abbiamo riempito un vuoto che avrebbero potuto occupare gli estremisti come in Francia o in Ungheria”. Infine l’appello ai sardi di liberarsi dai colonizzatori: “siete indietro di venti anni perché vi hanno costretto a stare venti anni indietro. Trovatevi un Gandhi che vi liberi, ribellatevi a questa colonizzazione. Avete il sole, il vento, potete vivere in modo magnifico. Qui c’é tanta energia che potete venderla a metà Europa. Dovete mandare a casa questa gente”. Siete un milione e mezzo di persone e vi fate rompere i c…da poca gente. Qui ad Alghero vogliono rovinare questa bellissima città costruendo alberghi e resort. Non c’é un Puc dal 1983, noi lo faremo”.