Le Iene di Italia 1 sullo stabilimento del colosso farmaceutico americano Hospira. L’ articolo pubblicato su Il Giorno di mercoledì scorso, nel quale veniva presentata la situazione dell’azienda di Liscate. Dieci gli operai a rischio, a causa dello stop alla produzione del Pentotal, più tristemente noto come «farmaco della morte». Un prodotto che, preso singolarmente, non è altro che un anestetico usato da qualcosa come 70 anni nei più comuni interventi chirurgici. Almeno nel mercato europeo. Se andiamo a vedere negli Stati uniti d’America il medesimo farmaco, miscelato ad altre sostanze, è da sempre utilizzato e prodotto per il braccio della morte. Destinatari quindi, i condannati alla pena capitale. Fino a qui però, nessun problema per l’azienda italiana, anche perché la produzione era orientata esclusivamente al mercato europeo, mentre negli USA si rifornivano autonomamente. Lo scorso novembre tuttavia, la casa madre con sede in Illinois ha deciso di lasciare il peso della produzione proprio alla sorellina di Liscate. Peccato però che una legge europea meglio conosciuta come EU Council Regulation 1236/2005 vietasse espressamente l’esportazione di prodotti «utilizzabili per la pena capitale, la tortura, o altri trattamenti crudeli e inumani». Pronta è arrivata (direttamente da Montecitorio) la mozione radicale volta a ottenere garanzie sul fatto che, il caro Pentotal, non arrivasse mai in mano ai mercanti americani. Un’assicurazione purtroppo impossibile da dare, stando almeno alla dirigenza Hospira, che si è vista così costretta a chiudere l’isola del Sodium Thiopental pur di non infangare il nome suo e dei suoi dipendenti. Una vittoria, sembrerebbe. Se non fosse che, legato alla vita del prodotto, c’era anche il destino di chi il Pentotal lo confeziona nel Milanese. Dall’azienda e dai sindacati non trapela nulla di ufficiale. E, proprio mentre si vocifera di un accordo salva-lavoro, ecco arrivare le Iene della nota trasmissione televisiva di Italia Uno per girare un servizio sul caso.