Hp abbandona i computer e punta al cloud computing

ROMA – Hewlett-Packard starebbe per lasciare il business dei computer, dove era entrata nel 1966, per puntare ben 10 miliardi di dollari sulla software house britannica Autonomy. Azienda fondata a Cambridge e specializzata in analisi statistiche fondate sulla teoria della cosiddetta “inferenza bayesiana”. Il titolo della Hp è stato sospeso dalle contrattazioni a Wall Street in attesa dell’annuncio ufficiale.

L’abbandono dei computer conferma la riduzione dei margini in quel settore, malgrado la compagnia da 120 miliardi di dollari abbia basato la sua fortuna sui pc. “La produzione di hardware non è più un affare con prospettive di crescita”, ha commentato Michael Yoshikami, chief executive della Ycmnet Advisors, società di consulenza finanziaria. “Non è il posto dove in futuro si faranno davvero i soldi”. Insomma, una mossa in totale controtendenza rispetto a quanto fatto da Google con Motorola 1.

Nel frattempo anche in Rim, l’azienda che produce i BlackBerry, si preparano cambiamenti importanti. A quanto pare starebbe infatti per lanciare un servizio di musica streaming per i suoi smartphone. In questo momento la multinazionale canadese sta trattando con le grandi case discografiche, dalla Universal alla Sony fino alla Warner, per lanciare il nuovo servizio il 5 di settembre. Tentativo di arrestare il declino e di fronteggiare l’ascesa
di Apple, Google e Amazon.