Il giallo del cadavere e la beffa delle foto

ISLAMABAD – Dopo il blitz dei Navy Seal americani, che ha posto fine alla decennale caccia a Osama bin Laden, la sorte del cadavere del leader di al Qaida rischia di innescare roventi polemiche. Inoltre si e’ aperto anche un giallo sulle immagini del corpo pubblicate dalle tv pachistane.

Il corpo sarebbe stato “seppellito in mare” hanno riferito funzionari statunitensi, dopo essere stato portato in Afghanistan. “Il corpo di Osama bin Laden deve essere sepolto nella terra e gettarlo in mare rappresenta un peccato”, ha sottolineato Mahmoud Ashour, dell’accademia delle ricerche islamiche di Al Azhar, il più prestigioso centro di sapere sunnita.

Le reti televisive pachistane, che hanno diffuso oggi una foto presentandola come quella del cadavere di Osama Bin Laden, hanno ammesso che si trattava di un falso e l’hanno ritirata.

Immediatamente dopo la pubblicazione su vari siti web si era scatenato il dibattito e molti sostenevano che la foto fosse chiaramente un fotomontaggio. Diverse reti avevano presentato una foto del volto parzialmente sfigurato e insanguinato di un uomo con una folta barba nera affermando che si trattava del volto di bin Laden, pur precisando di non poter garantire l’autenticita’. ”Era in realta’ una foto falsa, gia’ circolata nel 2009”, ha detto Rana Jawad , il capo dell’ufficio di Islamabad di Geo Tv. Le tv americane non hanno mostrato la foto.
In Italia lo aveva scritto da subito il sito pacifista Peace Reporter. ”Si tratta – scriveva il sito it.peacereporter.net – di una immagine evidentemente elaborata con un programma di editing di immagini, ripresa dal sito ‘unconfirmedsources’. Il nome del file, peraltro, 20060923-torturedosama.jpg dovrebbe bastare a chiarire l’equivoco: si tratta di una foto del 23 settembre 2006 il cui nome è ‘osama tortuato”’.

ABC, MORTE CONFERMATA GRAZIE A DNA SORELLA – Le autorità Usa sono state in grado di confermare la morte di Osama Bin Laden, il leader di al Qaida ucciso in un blitz dei servizi speciali nei pressi di Islamabad, in Pakistan, grazie al dna di una delle sue sorelle morta negli Usa. Secondo il sito web di AbcNews, “il suo dna corrispondeva al dna prelevato su una sua sorella morta di cancro al cervello a Boston. Il suo cervello era stato conservato nel caso in cui fosse stato necessario confermare il dna di Bin Laden”.