Il ritorno in tv di Grillo: ha scelto Sky

(di Francesca Chiri) – Dopo l’avanzata accreditata dagli ultimi sondaggi, il successo nelle piazze e, ancora, lo smarrimento degli elettori di fronte alle continue notizie di inchieste e scandali che coinvolgono tutte le forze politiche, la possibilità che il M5S faccia “il botto”, come dice Beppe Grillo, si fa ogni giorno più concreta. E lui, il leader del Movimento, sembra quasi temere il ‘pericolo’: “non lo so, se dovesse succedere sto botto saremmo anche un po’ in difficoltà. Dovremmo organizzarci e scegliere le persone in fretta” spiega. Il grande successo, però, quello ormai è scontato: il movimento avrà un tale consenso che sarà il vero “ago della bilancia”. Nessuna alleanza, quindi, “sono loro che seguiranno noi e noi seguiremo le nostre idee. Se c’é un partito che sarà per l’acqua pubblica noi saremo d’accordo, se proporranno gli inceneritori diremo no”. Soprattutto nessun accordo con il Pd, come invece si appresta a fare Rivoluzione Civile ribattezzato sul blog di Grillo come il gruppo degli ‘Ingroiatubbies’, i teneri pupazzi colorati, eroi tv dei più piccini, “pronti a governare con il Pd”.

Certo, ammette, “qualche Scilipoti ce l’avremo anche noi. Ce li stanno già portando via gli altri movimenti a cui siamo grati”. Sull’onda del successo e del gradimento degli elettori, invece, Beppe Grillo decide di tornare in Tv. Ci sarà domenica 17, annuncia su Twitter: sarà in diretta su SkyTg24 e poi su Cielo, in chiaro. Era il passo più atteso dopo la ‘scomunica’ dei ‘grillini’ che vanno ai talk show. “Va in tv ora che gli conviene” commenta Federica Salsi, allontanata dal Movimento proprio per aver partecipato a Ballarò. “Il leader può fare quello che gli pare” ma il fatto è, spiega Salsi a Repubblica Tv, che il leader del movimento “vuole che i candidati restino in rete, nella sua rete, perché lì li può controllare”. Grillo in Tv “non è certo una novità. Ogni giorno, tutti i talk show lo trasmettono, a reti unificate e senza un contraddittorio, peggio di Berlusconi” commenta anche l’altro ‘dissidente’, Giovanni Favia. Anche la Salsi, tuttavia, è sicura che il M5S sbancherà: “prenderà una valanga di voti” ma forse non quello suo. “Vedo un grosso limite nella gestione aziendalista della Casaleggio”. Grillo tace e liquida il problema dei due dissidenti in poche, taglienti, parole: “macché esclusioni, prendono ancora lo stipendio, sono ancora lì”. Chi polemizza con Grillo sono invece gli altri partiti. Soprattutto Berlusconi che teme una possibile tracimazione dei suoi voti verso di lui.

“E’ un pericolo grave, i suoi candidati vengono tutti dall’estrema sinistra e dai circoli sociali” avverte il Cav. Ma Grillo sembra addirittura sfidarlo: “io ho 86 processi, 22 in più del nano Berlusconi e lui va in tv a fare la vittima”. Anche Monti è nel mirino del comico genovese che accusa il Prof di aver “solo aumentato le tasse” senza fare tagli. “La spending review s’ è fermata alle enunciazioni”, per farla serve invece un “governo di salute pubblica che può essere garantito solo da una vittoria del M5S”. Quando il M5S arriverà in Parlamento il gruppo avrà un portavoce che cambierà ogni 3 mesi: ‘Noi non falliremo’ avverte dopo aver annunciato che è già organizzato anche l’indicazione del Capo dello Stato: la scelta avverrà dopo una votazione on-line. In Parlamento arriveranno anche tante donne: “ma non quelle con le labbra di polistirolo”. Oggi però la polemica scoppia proprio con una donna. A Mira la giunta Cinque Stelle guidata dal sindaco Alvise Maniero, ha escluso l’avvocato Roberta Agnoletto, incinta, dal nuovo gruppo di assessori previsto da un rimpasto. Per il 27enne sindaco grillino si tratterebbe di un semplice rimpasto di deleghe. Lei invece denuncia: già a fine gennaio le era stata comunicata l’esclusione per la sua gravidanza