Infermiera con la tubercolosi, controlli per 1.000 neonati al Gemelli di Roma

ROMA – Un’infermiera del policlinico Gemelli che lavora nel reparto di neonatologia, dove vengono accolti i bambini subito dopo la nascita, è stata sospesa dall’incarico dopo avere scoperto di essersi ammalata di tubercolosi.
Per ragioni precauzionali oltre mille bambini nati nella struttura da marzo fino metà luglio verranno richiamati per essere sottoposti a controlli a partire da domani in un ambulatorio dedicato.
La donna è ora in cura con una terapia antitubercolotica nella propria abitazione ma vista la delicatezza del suo incarico in accordo con l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio è stato deciso di avviare i test sui piccoli.

«È stata costituita – ha spiegato la Regione – una unità di cooordinamento specifica composta da assessorato regionale alla Salute, Servizio igiene e sanità pubblica della Asl Roma E, Asp-Laziosanità, Asl Roma F, Policlinico Gemelli, Bambino Gesù e Spallanzani, che ha già stabilito e reso operative le modalità organizzative di intervento. Dal 16 agosto l’unità, gestita dalla Asl Rm E, sta contattando le famiglie dei bambini nati al Gemelli per informarle e predisporre, in via cautelativa, la sorveglianza sanitaria e se necessario le procedure di profilassi, presso il Policlinico Gemelli dove è stato attivato un ambulatorio specializzato. In base alle indicazioni dei tecnici epidemiologi, al fine di garantire una copertura preventiva congrua, sono circa 1.000 i bambini che saranno invitati a sottoporsi al protocollo di prevenzione».