Infermiera con tbc: 2 casi, ma non malattia

ROMA – Sono in tutto tre i bambini contagiati al Policlinico Gemelli da una infermiera malata di Tbc. Le ultime analisi confermano due nuovi casi che si aggiungono alla bambina ricovera al Bambino Gesu. Le famiglie sono state già informate.

“A seguito dei contatti fino ad ora effettuati – rende noto la regione Lazio – sono risultati positivi al test di diagnosi immunologica due neonati, le cui famiglie sono state immediatamente informate. L’unità di coordinamento riunitasi oggi e presieduta dalla presidente Renata Polveniri, attraverso i suoi esperti precisa che la positivitrà al test non significa malattia ma esprime l’avvenuto contatto con il bacillo della tubercolosi. Pertanto – aggiunge la Regione – sui due neonati sono stati già programmati ulteriori controlli e sarà proposta la profilassi prevista dal protocollo definito dall’unità di coordinamento. La profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, evita il rischio di sviluppare la malattia e a seguito dell’avvenuto contato con il microbatterio”.

I due neonati risultati positivi ai test di diagnosi immunologica per la Tbc sono un maschio e una femmina, nati entrambi al Gemelli nel mese di luglio. Lo ha reso noto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini al termine dell’unità di coordinamento che si è tenuta nel pomeriggio in Regione.

“Voglio sottolineare – ha affermato la governatrice – soprattutto il fatto che le famiglie sono state immediatamente informate, e che quindi quei genitori che non sono stati contattati possono stare assolutamente tranquilli. In ogni caso – ha concluso Polverini – tengo a ribadire che essere positivi al test non significa essere ammalati”.

Polverini ha infine aggiunto che tutti i dettagli saranno spiegati domani a mezzogiorno nel corso di una conferenza stampa.