Irlanda: regina incontra padri accordi venerdi’santo

LONDRA – Appuntamento con la storia in uno stadio deserto: stavolta con il primo Bloody Sunday della tormentata storia irlandese. 91 anni fa, a Croke Park, dove oggi la Regina Elisabetta ha reso omaggio ai morti del passato, soldati britannici aprirono il fuoco per vendicare l’assassinio poche ore prima di 14 agenti e poliziotti del Regno. Erano gli anni della Guerra di Indipendenza irlandese. Morirono il capitano della squadra del Tipperary Mike Hogan e altri 13 civili: un’altro tassello nei decenni di inimicizia e di sangue tra Dublino e Londra. La Regina è da ieri in Irlanda per una visita all’insegna della riconciliazione culminata in un discorso di pace stasera al Castello di Dublino: nel menù del banchetto offerto dalla presidenza irlandese, salmone e lingua di bue. Fuori da Croke Park una quarantina di manifestanti del Republican Sinn Fein protestavano contro la sua presenza in Irlanda.

Lo stadio, da 82 mila posti oggi vuoti, è il quarto in Europa dopo Nou Camp a Barcellona, Wembley e San Siro: la ‘casa’ della Gaelic Athletic Association, che nell’ultimo decennio è stata tra gli attori del processo di pace e nel 2001 ha revocato il bando che impediva ai poliziotti dell’Ulster di partecipare ai suoi sport. Ma ancora oggi tensioni resistono: molti dirigenti dell’associazione non sono voluti venire all’appuntamento con la Regina e nel comunicato che oggi descrive la visita di Elisabetta si fa un punto d’onore per spiegare che la Gaa è stata obbligata a invitare la sovrana. In un cappottino doppiopetto giallo-primula rispetto al crema-turchese della mattina (“si cambia quanto Lady Gaga” aveva ironizzato ieri il Daily Telegraph) la Regina era entrata dall’Ingresso Hogan che prende il nome dal giocatore ucciso nella prima ‘Domenica di Sangue’ (la più tragicamente famosa fu quella del 1972 a Derry in Irlanda del Nord) dell’Isola di Smeraldo.

L’enorme stadio vuoto era spettrale. Straordinarie misure di sicurezza, in un piano costato 30 milioni di euro che da ieri ha fatto di Dublino una città-fantasma, hanno tenuto gli irlandesi a distanza dalla regina. In mattinata la Regina aveva reso omaggio ai caduti irlandesi nella seconda guerra mondiale all’Irish War Memorial Garden di Islandbridge. Esponenti dell’Associazione di Difesa dell’Ulster (Uda), un’organizzazione paramilitare protestante nordirlandese considerata ‘terrorista’, erano stati invitati alla cerimonia organizzata per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale ma Elisabetta non ha stretto loro la mano. E prima ancora, per la sovrana e il marito Filippo, c’era stata una tappa turistica: una visita ‘analcolica’ alla Guinness durante la quale alla coppia reale è stata offerta una ‘stout’. La Regina non si è fatta tentare vista l’ora e la lunga giornata davanti, ma il principe consorte, a giudizio della stampa al seguito, ci avrebbe fatto un pensierino.