Kan: ‘Fukushima sara’ smantellata’

TOKYO – La centrale nucleare di Fukushima sarà smantellata. E’ la rassicurazione del premier giapponese, Naoto Kan, data nel corso di un incontro con i vertici del partito Comunista nipponico, in base a quanto riporta l’agenzia Kyodo.

RADIOATTIVITA’ MARE 4.385 VOLTE OLTRE LIMITI – Lo iodio radioattivo nelle acque marine appena fuori dalla centrale nucleare di Fukushima è di 4.385 volte i limiti legali. Lo riferisce la Kyodo, citando l’ Agenzia per la sicurezza nucleare. Ieri il valore era di 3.355 volte.

I dati sul rialzo della radioattività, presi a circa 300 metri dalla costa, rafforzano l’ipotesi di materiale tossico che continua a riversarsi in mare. Tepco, il gestore della centrale di Fukushima, alle prese con la difficoltà di raccolta dell’acqua radioattiva intorno a reattori ed edifici delle turbine, ha dovuto sospendere i piani sulla dispersione di resina sintetica nella zona vicino ai reattori n.4 e n.6 a causa del maltempo. L’utility aveva intenzione di spargere resina solubile in acqua sulla superficie del terreno per circa due settimane, a partire da oggi, come test per provare a trattenere la polvere radioattiva ed evitare la sua dispersione nell’aria.

GOVERNO, NO PIANI PER AMPLIARE EVACUAZIONE – Il governo giapponese non ha piani immediati per ampliare l’area di evacuazione intorno alla centrale di Fukushima, dopo che l’Aiea ha registrato livelli di radiazioni oltre i limiti a Iitate, a 40 km dall’impianto nucleare. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano.

L’Agenzia atomica internazionale, che fa capo all’Onu, ha invitato le autorità nipponiche ad affrontare la questione. Edano, da parte sua, ha spiegato in conferenza stampa che il governo “rafforzerà i controlli sulle radiazioni al suolo”. Iitate è un villaggio che si trova oltre la linea di evacuazione a 20 km dalla centrale, cui si aggiunge poi un’area di rispetto a 30 km. Anche l’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha detto oggi che il governo giapponese deve considerare la possibilità di ampliare la zona di evacuazione intorno all’impianto pesantemente danneggiato dal sisma/tsunami dell’11 marzo.