‘La camorra ci ostacola, strategia dietro i blocchi’

NAPOLI – Sono stati 34 gli interventi che la notte scorsa i vigili del fuoco hanno compiuto nelle strade di Napoli e provincia per spegnere i roghi dei rifiuti. Diversi anche i blocchi stradali attuati dai cittadini che hanno rovesciato i cassonetti lungo le strade. Per fare fronte alla situazione, ieri il premier Silvio Berlusconi ha annunciato per giovedi’ prossimo un decreto legge sui rifiuti, annuncio che tuttavia ha trovato una fredda replica da parte della Lega, che avverte: niente truffe o voleranno le sedie. Intanto, la Procura della Repubblica di Napoli ha deciso di avviare una indagine per epidemia colposa, e gia’ ci sono alcuni indagati.

DE MAGISTRIS, CAMORRA OSTACOLA NOSTRA RIVOLUZIONE – ”La camorra ostacola la nostra rivoluzione ambientale”. E’ quanto ha detto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris parlando con i giornalisti a margine della manifestazione ‘Il sabato delle idee’ in corso all’ istituto Suor Orsola Benincasa. Incremento della differenziata e appalti puliti: su questi due punti, ha fatto capire De Magistris c’e’ l’ostilita’ della criminalita’. Il business, a sentire il sindaco di Napoli, e’ enorme e ”per questo c’e’ qualcuno che ci vuole ostacolare”. Chi? ”Sara’ la magistratura ad accertarlo”, dice De Magistris. ”E’ evidente che c’e’ una strategia dietro ai roghi e ai blocchi stradali”. E’ quanto dice il sindaco di Napoli Luigi De Magistris parlando con i giornalisti delle manifestazioni di protesta che si stanno registrando in questi giorni a Napoli per l’emergenza rifiuti. ”Qualunque cittadino sa che l’incendio di un cassonetto causa diossina – aggiunge De Magistris – i rifiuti incendiati diventano speciali e occorrono giorni per rimuoverli”.”E’ chiaro che gli ambienti criminali, affaristi, e talvolta anche politici, non suonano la fanfara e non ci mettono i tappeti rossi”, ha aggiunto il sindaco. ”Ma noi abbiamo la determinazione e la volonta’ di andare fino in fondo – ha concluso De Magistris – per risolvere una volta per tutte questa situazione”. ”Il sindaco di Napoli non aspetta il governo ma deve cercare di trovare le soluzioni per liberare la citta’ dai rifiuti”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris parlando con i giornalisti dell’emergenza rifiuti a margine dell’incontro che si e’ svolto all’istituto universitario ‘Suor Orsola Benincasa’ nell’ambito del ciclo di appuntamenti ”Il sabato delle idee”. ”Faremo anche leva sull’orgoglio dei napoletani – ha aggiunto De Magistris – per rendere la nostra citta’, una delle piu’ importanti d’Europa, autonoma sotto questo profilo”

PM: EPIDEMIA COLPOSA – Ci sono alcuni indagati nell’inchiesta aperta dalla procura di Napoli per il reato di epidemia colposa, in relazione alla nuova emergenza rifiuti. Lo conferma, rispondendo a una domanda dell’ANSA il procuratore capo Giovandomenico Lepore, ovviamente senza aggiungere dettagli sull’identita’ degli indagati.

DI PIETRO, DE MAGISTRIS HA LE MANI LEGATE – ”Bene ha fatto la Procura di Napoli ad aprire un fascicolo processuale per verificare le ipotesi di reato. Se qualcuno non fa il proprio dovere, per colpa o per dolo, e’ bene che sia assicurato alla giustizia”. Cosi’ il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: ”Il sindaco di Napoli ha le mani legate se non c’e’ un provvedimento del Consiglio dei Ministri e se non c’e’ un supporto da parte della provincia di Napoli e della Regione, cosi’ come di tutte le altre regioni italiane”. ”Occorre un intervento coordinato di tutte le istituzioni”, conclude.
CASSONETTI INCENDIATI, ULTERIORE EMERGENZA – Nella crisi dei rifiuti che ha investito nelle ultime settimana la provincia di Napoli c’e’ una emergenza nell’emergenza. E’ quella dei cassonetti dati alle fiamme. Ogni giorno i vigili del fuoco devono eseguire decine e decine di interventi per spegnere i roghi. Ma i rifiuti dati alle fiamme oltre a sprigionare diossina – da un cassonetto in fiamme se ne levano quantitativi elevati – non possono essere rimossi subito. Infatti la spazzatura incendiata deve essere ”caratterizzata”, ovvero classificata. Quindi una volta raccolta non puo’ seguire i normali canali di smaltimento. Non puo’ finire ne’ in discarica ne’ agli impianti Stir ma deve essere trattata con un notevole aggravio dei costi. A tutto cio’ ovviamente bisogna aggiungere il fatto che i cassonetti dati alle fiamme non possono essere piu’ utilizzati e devono essere sostituiti. Per le aziende di raccolta che operano nei comuni della provincia l’acquisto di nuovi cassonetti e’ una voce che incide notevolmente sui costi di esercizio.

BERLUSCONI, DECRETO IN PROSSIMO CDM – ”Si’ certamente. Affronteremo il problema che e’ gia’ sul tavolo da diversi giorni cercando le soluzioni piu’ appropriate”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio Ue, rispondendo a chi gli chiede se al prossimo Consiglio dei ministri sara’ discusso anche un decreto per l’emergenza rifiuti a Napoli. Metteremo insieme ”delle norme per consentire che ci sia un flusso extra-regionale dei rifiuti”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, offre – parlando con l’ANSA al termine di una riunione con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris – un dettaglio di come sara’ costruito il provvedimento che permettera’ di liberare Napoli dai rifiuti e dai cumuli per strada. ”Si tratta – spiega il ministro – di un provvedimento temporaneo e straordinario solo per la Campania e per liberare Napoli dai rifiuti”. ”Il Governo ha allo studio un provvedimento straordinario per agevolare il trasferimento dei rifiuti napoletani” ha annunciato il ministro dell’Ambiente. La Prestigiacomo ha ”assicurato che si adoperera’ affinche’ al piu’ presto da parte della Regione vengano ripartiti i 150 milioni di euro che sono stati assegnati alla Campania”, e pertanto ”in quota parte anche a Napoli per impianti intermedi e per la raccolta differenziata”. Questo quanto emerge dalla riunione, appena terminata, tra il ministro Prestigiacomo e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Con questo tipo di impegno si tenta cosi’ di affrontare ”la problematica dei fondi per promuovere la raccolta differenziata nel Comune di Napoli”. Ritenuto sia dal ministro che dal neosindaco partenopeo ”un elemento essenziale e decisivo per un corretto ciclo dei rifiuti e per ridurre le quantita’ da smaltire”.

CALDEROLI, NON ACCETTEREMO DECRETI TRUFFA – “Su una cosa vogliamo essere chiari, sulla questione rifiuti non accetteremo decreti truffa, sennò volano le sedie, lo abbiamo detto a Berlusconi e a Letta”: lo ha detto il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, interpellato dall’Ansa sulla questione rifiuti a Napoli. “Nessuno pensi di usare trucchi o truffe – ha aggiunto il ministro – altrimenti la risposta che daremo sarà la stessa che abbiamo già dato. Al momento non abbiamo visto alcun testo, ci hanno solo detto che c’é l’emergenza rifiuti ma di cose scritte, di testi, non ne abbiamo visti”.

NAPOLITANO: IMPEGNO DURO E NON BREVE – Liberare Napoli dai rifiuti ”e’ un impegno duro e non di breve periodo”. Da Lubiana, dove e’ presente ai festeggiamenti per i 20 anni della Repubblica di Slovenia, Giorgio Napolitano torna a parlare dell’emergenza rifiuti a Napoli. Si aspetta una sorpresa a Napoli? ”Si’ – risponde sorridendo il capo dello Stato – liberare la citta’ dalla ‘monnezza’…”.

PRESTIGIACOMO, ROGHI DELITTO PER AMBIENTE – “Chi appicca i roghi compie un delitto contro l’ambiente e la salute dei cittadini”. Questo l’appello del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo – dopo una riunione sulle criticità della Campania nella raccolta dei rifiuti – affinché si fermino i roghi della spazzatura che giace a terra a Napoli. “E’ chiaro che i sacchetti di spazzatura per strada ci sono – osserva il ministro – ma saranno raccolti nelle prossime ore”. Appiccare i roghi – spiega – è “un danno gravissimo perché si sprigionano fumi che sono ancora più dannosi per la salute”, senza contare che “complicano ancora di più la situazione” per la raccolta. “Faremo di tutto – conclude Prestigiacomo – per scongiurare l’emergenza sanitaria che è la cosa che preoccupa maggiormente in queste ore”.