La misura del tempo

L’esigenza di misurare il tempo risale agli albori dell’umanità. Furono i Babilonesi i primi a suddividere il giorno in 24ore ma dobbiamo agli antichi Egizi, all’incirca nel 1500 a.c. i primo veri strumenti di misurazione ovvero le meridiane che attraverso un’asta che illuminata dal sole proiettava un’ombra su un quadrante graduato così testimoniando il passare delle ore .

Lo svantaggio delle meridiane era che durante la notte o quando il sole fosse assente era impossibile determinare il passare del tempo, si giunse così alle prime clessidre ad acqua e poi alle clessidre a sabbia.

Per arrivare al primo orologio meccanico si dovrà attendere il basso medioevo con l’esordio dei primi esemplari sui campanili delle chiese, vale la pena ricordare che per ovviare alla loro imprecisione venivano regolati sull’ora esatta a mezzogiorno quando il sole raggiungeva il punto più alto sull’orizzonte.

I primi orologi da indossare, destinati esclusivamente ad un pubblico femminile dovremo attendere ancora qualche secolo quando intorno al XVI secolo gli orologi meccanici erano per lo più oggetti di abbigliamento come collane o ciondoli.

Arriviamo infine ai primi orologi da tasca, che grazie all’olandese Christiaan Huygens portò finalmente gli orologi a fare il loro ingresso nella modernità.

La produzione industriale degli orologi parte dal 18° secolo in poi in Europa, in Germania per la precisione, per poi estendersi nel secolo successivo agli Stati Uniti e al Giappone. Il primo vero orologio è datato 1868 e porta la firma dell’azienda svizzera di orologi di lusso Patek Philippe. L’esemplare venne realizzato per la contessa ungherese Koscowicz.

Il primo orologio da polso per uomini (il Santos) fu invece opera del famoso orologiaio francese Louis Cartier che lo realizzò nel 1904 per il suo amico aviatore Santos Dumont. Prima di allora l’orologio da polso era rimasto un accessorio prettamente femminile, quasi fosse un’estensione tecnologica del bracciale, mente gli uomini continuavano a usare quello da taschino.

All’orologio meccanico seguiranno gli orologi elettrici tra cui quelli al quarzo, inventato negli Usa nel 1928 da W. Horton e W. A. Morris e molto più preciso di quello meccanico: la misura del passare del tempo è determinata dalle oscillazioni di un cristallo al quarzo. I primi esemplari erano molto ingombranti ma nel 1960 erano già stati approntati i primi modelli di orologi da polso. Il primo orologio da polso con display digitale risale invece al 1971.

La produzione industriale di orologi oggigiorno segue le ultime innovazioni tecnologiche (vedi gli orologi smart e/o connessi agli smartphone) e le mode: sempre più spesso oggetti di lusso o di tendenza e sempre meno strumenti per il computo del tempo.