La terra trema in Emilia, nella notte nuova scossa di 3.5

Una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione nelle province di Modena e Mantova. Lo rende noto la Protezione Civile in una nota. Le località prossime all’epicentro sono Concordia sulla Secchia e Novi di Modena (Mo) e Moglia (Mn). Il sisma è stato registrato all’01.07 con una magnitudo di 3.5. Sono in corso le verifiche da parte della Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile.

LA TERRA TREMA ANCORA PROCURA: ‘MOLTI INDAGATI’
dell’inviato Leonardo Nesti

MIRANDOLA (MODENA) – C’é chi l’ha definita ‘la febbre del fare’. E’ una specie di smania che deve essere scritta in qualche genoma del dna di chi vive in questo pezzo d’Italia fra l’Appennino e il Po. E’ difficile darne una definizione: è un moto perenne che porta la gente a trovare sempre il modo di darsi da fare per migliorare la condizione di vita propria e di chi gli sta intorno. E’ quella che ha portato nel corso dei decenni a far nascere industrie, imprese, commerci, ma anche cooperative, associazioni.

Più il ricordo del terremoto si allontana, più nelle tendopoli, nei paesi danneggiati, davanti alle fabbriche distrutte, si prende coscienza che questa smania è più forte della paura. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà nella Bassa modenese il 7 giugno. Napolitano conosce bene ed è molto affezionato a questa terra. “L’impegno dello Stato – ha detto nel messaggio del 2 giugno – e la solidarietà nazionale non mancheranno per assistere le popolazioni che soffrono e per far partire la ricostruzione. Ce la faremo, e lo dico con fiducia innanzitutto a voi – gente emiliana – conoscendo la vostra tempra”. Il colpo è stato forte: a distanza di giorni la consapevolezza è sempre più nitida. Anche perché il terremoto ha colpito Mirandola e i paesi della pianura modenese proprio nel suo cuore produttivo. Dalla procura di Modena nei prossimi giorni arriveranno numerosi avvisi di garanzia dopo le morti nei capannoni.

Atti dovuti per consentire a tutte le persone eventualmente coinvolte negli accertamenti, di partecipare, come loro diritto, all’indagine. La sicurezza degli operai e la volontà di riprendere presto a lavorare sono due temi che vanno di pari passo. All’inizio della prossima settimana è atteso un decreto del governo che consentirà di velocizzare la ripresa delle attività produttive con i mercati che non aspettano. Il capo della protezione civile Franco Gabrielli e il presidente della Regione Vasco Errani hanno condiviso una filosofia ed hanno convinto il governo: nessuna leggerezza sulla sicurezza, ma tempi rapidissimi per chi é in regola con la legge e non ha avuto danni.

Per chi ha il capannone agibile basterà una certificazione di un tecnico abilitato e un timbro del Comune e l’attività potrà riprendere nel giro di pochi giorni. Equitalia, intanto, “in attesa di provvedimenti normativi ad hoc che stabiliscano quali siano i Comuni interessati dallo stato di emergenza”, ha sospeso ogni attività di riscossione nelle zone colpite dal terremoto. “Sono convinto che ce la faremo – ha detto Errani – sono convinto che si potranno esprimere le migliori energie delle nostre comunità, che sono tante”.

Sfruttando al meglio anche i contributi che arriveranno dal governo: mezzo miliardo in tutto, 420 milioni dall’aumento delle accise sulla benzina, 80 dal dimezzamento del contributo ai partiti. “Il governo – ha assicurato il presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari – deve considerarlo come un investimento”. Per sconfiggere la paura, non dovesse bastare la febbre del fare, ci si è messa anche la magistratura: la procura di Bologna ha aperto un fascicolo per approfondire se la psicosi collettiva diffusasi nei giorni scorsi sia stata orchestrata dagli sciacalli. A Mirandola la polizia ne ha arrestati tre, accusati di tentato furto aggravato per aver preso una bici in una casa abbandonata. Anche se lo sciame sismico continua, sia pure con scosse di lieve intensità, l’Emilia coglierà anche l’occasione del 2 giugno per una festa all’insegna della speranza. Oggi arriveranno i leader dei sindacati confederali, Luigi Angeletti, Raffaele Bonanni e Susanna Camusso e il ministro Andrea Riccardi.

Quella festa che in tanti, nei giorni scorsi, hanno chiesto di annullare per destinare risorse alle vittime del sisma, avrà nell’Emilia una protagonista. Intanto questa terra, oltre al lavoro, al dinamismo imprenditoriale, alla socialità e alle eccellenze alimentari, rivendica anche l’orgoglio di essere terra di musica. I Nomadi stanno organizzando, per il 25 giugno a Bologna, un concerto benefico, un live aid in sostegno dei terremotati con tutti i musicisti della zona. La storica band reggiana sta mobilitando tutti, da Vasco Rossi a Ligabue: tra i nomi possibili ci sono anche Laura Pausini, Gianni Morandi, Modena City Ramblers e Nek.