Laziogate: Polverini, ‘Vado avanti’. Fiorito, pronto a restituire soldi

(di Marco Maffettone) – ROMA – “Sono pronto a restituire i soldi”. E’ quanto fa sapere Franco Fiorito, l’ex capogruppo del Pdl al consiglio regionale del Lazio, attraverso il suo difensore l’avvocato Carlo Taormina. Il penalista ha spiegato che ora verrà effettuata un’analisi delle carte contabili ma che Fiorito, accusato dalla Procura di Roma di peculato, è pronto a restituire circa 400 mila euro. Secondo gli inquirenti, l’ex sindaco di Anagni avrebbe dirottato suI suoi conti in Italia e all’estero circa un milione di euro dei fondi destinati al gruppo consiliare del Popolo della Libertà. L’iniziativa di Fiorito potrebbe essere legata ad un aggravamento della sua posizione nell’inchiesta. In totale sono otto i milioni transitati nei conti correnti del gruppo consiliare negli ultimi due anni. Ed è questa la cifra su cui adesso i pm della Procura di Roma stanno focalizzando la loro attenzione. Gli inquirenti, che oggi hanno avuto contatti con i colleghi di Viterbo che lunedì interrogheranno Fiorito nell’ambito di una inchiesta su fatture false, fanno capire che “tutto quello che ci è stato raccontato da Fiorito andrà valutato con attenzione, ma l’indagato resta lui”.
Il riferimento è ai nomi che Fiorito ha fatto durante il lungo interrogatorio di mercoledì. Fiorito ha fornito “documenti” di 18 persone ma, di fatto, ha lanciato accuse su 8 persone. La posizione degli otto resta al vaglio degli inquirenti ma se le accuse lanciate da Fiorito dovessero risultare false gli inquirenti potrebbero contestargli anche il reato di calunnia. E lunedì l’ex capogruppo del Pdl alla regione Lazio è stato convocato dal pm reatino Massimiliano Siddi per essere interrogato “per reato connesso”, in relazione alla denunce presentate dal suo successore e nemico giurato Francesco Battistoni e da almeno due società viterbesi, secondo le quali le fatture depositate nella sede del gruppo Pdl per il pagamento delle prestazioni fornite sarebbero state gonfiate. La manipolazione delle fatture sarebbe avvenuta durante i vari passaggi da chi le ha emesse a chi le ha ricevute per finire a chi le ha liquidate. Anche oggi è continuato l’esame della documentazione che Fiorito ha fornito agli inquirenti nel suo interrogatorio. Tra gli elementi sotto esame anche le modalità di elargizione dei fondi. “Richiedo e ricevo”: così molti consiglieri Pdl della Regione Lazio “giustificavano” ad esempio le spese ottenendo da Franco Fiorito, allora capogruppo, soldi senza necessità di fattura né motivazioni specifiche sulla destinazione del denaro. In diversi casi, secondo quanto si è appreso, le spese non erano giustificate e c’erano ‘donazioni’ di piccole e grosse somme per i consiglieri che ne facevano richiesta attraverso una sorta di autocertificazione, un costume diffuso tra i membri del gruppo Pdl. Con la dicitura “richiedo e ricevo per attività svolte sul territorio” venivano erogati fondi senza precise motivazioni sulla spesa. Tra i consiglieri che avrebbero beneficiato di questo sistema, ci sarebbero, anche secondo la documentazione fornita da Franco Fiorito ai pm, Francesco Battistoni, anche lui ormai ex capogruppo, e Stefano Galetto. Quest’ultimo avrebbe ricevuto in una sola tranche 17.500 euro. Un fiume di denaro che spesso, era destinato non solo per cene e regali ma anche per spese ‘culturali’. Il consigliere Antonio Cicchetti, ad esempio, comprò in varie tranche migliaia di libri dello storico reatino Andrea Di Nicola ma anche i tredicimila euro spesi da Annalisa D’Aguanno per i cesti pasquali. Altre migliaia di euro sono state spese per spazi acquistati in reti televisive reatine e emittenti radiofoniche. Per una sola ospitata, ad esempio, erano stati spesi 220 euro. Cicchetti avrebbe speso anche 1500 euro in materiale elettorale per la campagna di un candidato a sindaco del reatino. Spazio era destinato anche alla tecnologia come la consigliera Lilli D’Ottavi che avrebbe invece acquistato l’Ipad con i fondi del Gruppo mentre Romolo Del Balzo, che avrebbe chiesto denaro per ricomprare il cellulare smarrito.