Le accuse del Gip a Lusi: ‘Attivita’ di saccheggio’

La Procura di Roma ha chiesto al Senato l’autorizzazione all’arresto dell’ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. Per il senatore e’ stata chiesta la misura dell’arresto in carcere.
La richiesta di custodia cautelare per il senatore Luigi Lusi è arrivata in Senato e il presidente Schifani l’ha già trasmessa al presidente della giunta per le autorizzazioni Marco Follini.

“Penso che saremo favorevoli all’arresto” ha affermato Pier Ferdinando Casini rispondendo ad una domanda di Sky tg24 sul caso.

Ai domiciliari, oltre alla moglie Giovanna Petricone, ci sono i commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio. Le abitazioni di questi ultimi sono state perquisite dal nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle. L’accusa per tutti e’ di associazione per delinquere.

La richiesta di autorizzazione a procedere all’arresto di Lusi e gli arresti domiciliari per gli altri sono stati sollecitati dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Stefano Pesci, titolari dell’inchiesta sulla appropriazione di fondi dalle casse della Margherita. I provvedimenti sono stati firmati dal gip Simonetta D’Alessandro. Le misure cautelari sono state notificate dagli uomini del Nucleo di Polizia valutaria della Gdf.

Per il suo secondo matrimonio, nel luglio del 2009, Lusi ha speso – secondo quanto accertato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Stefano Pesci – oltre 30 mila euro per lo chef Antonello Colonna pagando con assegni della Margherita.

“E’ un provvedimento giuridico abnorme” dice Lusi. “Alcune affermazioni – dice Lusi – non sono nemmeno riscontrate, come i poteri del Comitato di tesoreria e dei revisori dei conti della Margherita. Prendono per buone sommarie informazioni di Enzo Bianco”, cioé il presidente dell’Assemblea federale del partito. “In sostanza – prosegue l’ex tesoriere della Margherita – nessun fatto nuovo, ma la qualificazione giuridica contenente il reato associativo. Per mia moglie la misura chiesta è per… pericolo di fuga… Nessun altra ragione”.

“Siamo sconcertati” e’ la reazione del difensore del senatore. “Questo provvedimento – afferma l’avvocato Luca Petrucci – arriva dopo una ampia confessione, dopo aver chiesto incidente probatorio che ci è stato rigettato. Dopo aver chiesto il sequestro del sistema informatico contabile della Margherita, su cui non c’é ancora data risposta. Dopo aver messo a disposizione della Margherita tutti i beni immobili oggetto di contestazione viene disposta una misura cautelare per la quale allo stato non si comprende su quali elementi nuovi si basi l’ordinanza”. Il penalista spiega di non aver ancora visionato l’ordinanza emessa dal giudice affermando che si sta recando a Genzano dal suo assistito.

“Si conferma che la Margherita e i suoi esponenti sono vittime di un reato” e’ invece il commento dell’avvocato Titta Madia, difensore dei Dl.

GIP, DA SENATORE ATTIVITA’ DI SACCHEGGIO – Il sen.Luigi Lusi ha compiuto “un’attività di vero e proprio saccheggio a fini privati delle casse” della Margherita, “ma non solo un’attività di saccheggio”: il gip, nell’ordinanza, gli addebita indifferenza per le finalità pubbliche di quel denaro, “e ciò ad onta del ruolo parlamentare ricoperto,con profili finanche paradossali”.

Luigi Lusi ha fatto dichiarazioni pubbliche in cui riferiva il contenuto di atti processuali in termini “artatamente distorti, accompagnando le affermazioni con allusioni a responsabilità altrui rimaste poi senza alcun seguito”, con finalità “inquinanti”. Lo scrive il gip di Roma nell’ordinanza di custodia cautelare.

Pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Sono queste circostanze che hanno giustificato la richiesta di autorizzazione al Senato all’arresto di Luigi Lusi, firmata dal Gip di Roma. Oltre all’appropriazione indebita pluriaggravata e continuata e all’associazione per delinquere, nella vicenda potrebbero configurarsi altre ipotesi di reato. Nelle pieghe dell’inchiesta sono infatti spuntati altri possibili illeciti sotto il profilo fiscale.

Quella promossa da Luigi Lusi era, secondo i magistrati di Roma, una associazione per delinquere finalizzata “a realizzare una serie indeterminata e sistematica di sottrazione di risorse dai conti” della Margherita. E’ quanto si legge nel capo di imputazione nei confronti del tesoriere del partito, con particolare riferimento all’accusa di associazione per delinquere, contesta a Lusi insieme alla moglie Giovanna Petricone, ai commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio, a Diana Ferri e a Paolo Piva.

Lusi e gli altri indagati, scrive il Gip nell’ordinanza, “si associavano tra loro al fine di commettere un numero indeterminato di delitti di appropriazione indebita, riciclaggio, fraudolenta intestazione di valori ed altri illeciti strumentali, finalizzati a realizzare una serie indeterminata e sistematica di sottrazione di risorse dai conti dell’associazione ‘Democrazia e Liberta’ – La Margherita, di cui il Lusi era tesoriere, per poi destinare tali risorse ad impieghi privati”. Lusi, in particolare, viene considerato “promotore del sodalizio”, che inizia ad operare almeno dal 1997 e va avanti fino all’anno scorso. Ed è lui che “effettuava ripetutamente atti di disposizione del patrimonio della Margherita, grazie ai quali risorse ingenti di competenza della predetta associazione politica, venivano utilizzate a fine di profitto personale”. Montecchia e Sebastio, invece, in quanto commercialisti del partito, “garantivano al Lusi un’indispensabile attività di supporto che si concretizzava nella sistematica scritturazione infedele e mendace sui libri contabili delle operazioni mediante le quali il Lusi realizzava le indebite appropriazioni”. La moglie Petricone, Ferri e Piva, conclude infine il Gip, “sulla base di una pianificazione ideata già prima dell’inizio delle sottrazioni, mettevano a disposizione strumenti economici, finanziari e societari al fine di agevolare le operazioni di appropriazione indebita e di favorire il reimpiego delle somme sottratte”.

Nell’ambito della vicenda che coinvolge l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, accertamenti sono ancora in corso da parte degli inquirenti su un cifra complessiva di circa 5 milioni di euro. E’ quanto emerge dall’ordinanza di arresto. “Resta ancora da chiarire – riferisce l’atto – la destinazione di alcuni milioni di euro, dei quali almeno 3-4 milioni usciti mediante assegni ‘liberi a cifra tonda’”, “e oltre un milione in contanti”.

La sottrazione dei fondi della Margherita è stata “operata da Lusi in un quadro associativo” che “non si identifica nel partito ma che ha operato in danno del partito”. E’ quanto scrive il Gip di Roma nell’ordinanza di arresto per l’ex tesoriere, sottolineando che “l’intera gestione economica di ‘Democrazia e Liberta’ è stata sotto la sua diretta competenza e responsabilità”.