Legge anti-movimenti. Grillo: ‘Se passa disertiamo voto’

GRILLOTempi duri per i movimenti e per lo stesso Beppe Grillo: una proposta di legge firmata da Anna Finocchiaro e dal capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, prevede la piena attuazione all’art. 49 della Costituzione sui partiti, dando loro ”personalita’ giuridica”. La proposta prevede di stabilire, spiegano i proponenti, ”i contenuti minimi dello statuto, alcuni principi generali, ai quali dovranno attenersi tutti i partiti che intendono concorrere alla determinazione della vita politica, pena la perdita dei rimborsi per le spese elettorali o di ogni ulteriore eventuale forma di finanziamento pubblico”. Una serie di ‘obblighi’ che confliggono ad esempio proprio con il tipo di organizzazione statutaria del Movimento 5 Stelle, tenendoli fuori dalle elezioni. ”Questo – dicono Finocchiaro, Zanda e gli altri proponenti – non impedira’ a una semplice associazione o movimento di fare politica, ma il mancato acquisto della personalita’ giuridica precludera’ l’accesso al finanziamento pubblico e la partecipazione alle competizioni elettorali”.

“Anna Finocchiaro invece di discutere dell’ineleggibilità di Berlusconi magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un ddl anti-movimenti al fine di attaccare il movimento cinque stelle. Complimenti vivi alla Senatrice della Repubblica!”. Così il deputato M5S Roberto Fico su Fb. “M5s – aggiunge – le sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l’ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Questi sono i fatti”.

“La proposta di attuazione dell’art.49 della Costituzione non è, malauguratamente per chi ne scrive e per chi vi trova elemento di polemica, una succulenta notizia che rivelerebbe l’avversione del Pd per il Movimento 5 stelle. Il ddl è infatti presentato nell’identico testo in cui venne depositato nella precedente legislatura, sia alla Camera che al Senato e riguarda tutti i partiti”. Lo dice la presidente della commissione Affari Costituzionali e firmataria del testo Anna Finocchiaro. “Era (e resta) – aggiunge – un pezzo di programma del Pd. Si tratta dell’attuazione – ritardata per troppi decenni e sollecitata più volte anche dal Capo dello Stato – di una decisione dei costituenti di particolare rilievo e pienamente coerente con il modello di democrazia parlamentare scelto per il nostro Paese”.

“L’interpretazione secondo la quale il Pd avrebbe presentato la legge di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione sui partiti per bloccare e andare contro i “movimenti” è una forzatura deformante, che finisce per diventare una operazione di disinformazione”. E’ quanto si legge in una nota del Pd. “Il Pd ha lanciato da tempo l’idea che per il rinnovamento della politica sia necessario applicare l’articolo 49 della Costituzione e prevedere meccanismi di democrazia e di trasparenza per l’attività di ogni forza politica. Non si tratta di norme per chiudere la partecipazione. Al contrario, la legge serve per garantire la trasparenza della vita interna dei partiti e la stessa partecipazione. Proprio in virtù di questa idea il Pd ha deciso fin dall’inizio di avere il bilancio certificato da una società di revisione esterna e di adottare meccanismi di selezione e di scelta dei gruppi dirigenti che prevedono forme di partecipazione”, conclude.

“Il MoVimento 5 Stelle non è un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti MoVimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni”. Lo scrive beppe Grillo sul suo blog in merito al ddl Finocchiaro-Zanda sui partiti. “I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà “, aggiunge Grillo.