L’Europa corre ai ripari ‘Stress test su centrali’

Alla luce di quanto sta accadendo in Giappone l’Europa si interroga sul futuro del nucleare e ha deciso di effettuare test di resistenza sulle centrali nucleari europee su base volontaria. I test serviranno a verificare se le centrali nucleari sono in grado di resistere a eventi straordinari quali terremoti, tsunami e attacchi terroristici. Secondo Oettinger, i test dovranno essere effettuati anche nelle centrali situate nei Paesi ‘vicini’ all’Unione. Intanto, la cancelliera tedesca Merkel ha deciso la chiusura provvisoria di sette reattori e la Ue staprendendo in considerazione l’ipotesi di stress test per lecentrali. Anche la Russia ha avviato verifiche.

GERMANIA; IN PROSSIMI 3 MESI ATTIVI SOLO 9 IMPIANTI – Oltre la metà degli impianti nucleari tedeschi sarà fuori uso nei prossimi tre mesi in seguito alla decisione della cancelliera Angela Merkel di ‘spegnere’ temporaneamente tutte le centrali messe in servizio in Germania prima del 1980. Questa decisione, infatti, riguarda sette impianti su 17, ma un impianto – quello di Kruemmel, nello Schleswig-Holstein (nord), inaugurato nel 1983 – è già chiuso dal 2009 a causa di problemi tecnici. Il settore nucleare tedesco, quindi, opererà solo con nove impianti nei prossimi tre mesi, durante i quali verranno eseguiti i controlli sulla sicurezza dei reattori annunciati dalla stessa Merkel. Controlli, questi, che verranno estesi comunque anche alle centrali che rimarranno in attività. I sette impianti che verranno disattivati sono quelli di Neckarwestheim I e Philippsburg I nel Baden-Wuerttemberg, di Isar I in Baviera, di Biblis A e Biblis B in Assia, di Unterweser nella Bassa Sassonia e di Brunsbuettel nello Schleswig-Holstein. Nel complesso, i 17 impianti tedeschi forniscono il 23% del fabbisogno energetico del Paese.

FRANCIA; MINISTRO,CONTROLLEREMO CENTRALI UNA A UNA – Dopo quanto successo alla centrale giapponese di Fukushima, il governo francese ha deciso di controllare ”tutte le centrali” nucleari del Paese, ”una a una”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet. ”Una riunione di crisi su questo tema avra’ luogo appena possibile, il Primo ministro me l’ha confermato” ha spiegato stamattina la Kosciusko-Morizet, ai microfoni della radio Rmc Info. La Francia, ha confermato davanti all’Assemblea nazionale il Premier Francois Fillon, non eludera’ ”nessuna delle domande sollevate” dalla catastrofe in Giappone. ”Ogni crisi, ogni incidente e’ l’occasione per rivedere la sicurezza delle nostre centrali” ha spiegato la Kosciusko-Morizet, durante un question-time all’Assemblea nazionale. Gli impianti francesi, ha aggiunto, sono ”dimensionati per resistere a certi tipi di rischio ai quali possono essere esposti in funzione della storia delle regioni”, e ”la trasparenza e’ organizzata dalla legge del 2006 intorno a un’autorita’ di sicurezza nucleare”, che puo’ arrivare fino alla decisione di chiudere un sito, se lo ritiene necessario. ”Ogni minima anomalia, ogni minimo incidente – ha concluso – in questo contesto, in Francia, dev’essere segnalato”.