Liguria: nuove piogge, scatta allerta 2 anche per Genova

GENOVA – Evitare di soggiornare, o di dormire, a livelli inondabili, chiudere le porte di cantine e seminterrati e porre al sicuro la propria autovettura. Sono alcuni dei consigli dell’Arpal – l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure – che ricorda come in occasione dello stato di allerta meteo ogni cittadino “deve contribuire alla riduzione del rischio alla sua persona e ai suoi beni applicando alcune semplici azioni di autoprotezione”.

Prima del maltempo, Arpal ricorda anche che è opportuno “predisporre paratie a protezione dei locali situati al piano strada” “prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità, dalla radio o dalla tv”, “verificare gli aggiornamenti dei pannelli luminosi, ove siano disposti” e “consultare il sito regionale della protezione civile”.

Analoghi comportamenti sono utili, sempre secondo Arpal, durante l’evento calamitoso. In questo secondo caso, l’Agenzia invita anche a “non sostare su passerelle e ponti, o nei pressi di argini di fiumi e torrenti”. In casa, invece, è meglio “staccare l’interruttore della corrente e chiudere la valvola del gas”.

Guai a tentare di mettere in salvo qualunque bene, ma “trasferirsi subito in ambiente sicuro”, e “non tentare di raggiungere la propria destinazione, ma cercare riparo presso lo stabile più vicino e sicuro”. Infine, conclude l’Arpal, “prima di abbandonare la zona di sicurezza accertarsi che sia dichiarato ufficialmente lo stato di pericolo”.

E’ ALLERTA 2 ANCHE PER GENOVA – Il Comune di Genova ha reso noto che l’allerta maltempo diramato dalla Regione Liguria a partire da venerdì 4 novembre riguarda anche il territorio di Genova. L’allerta – ha precisato il Comune – è valido dalle ore 6 del mattino di venerdì 4 novembre, sino alle ore 12 di domenica 6 novembre.

La Protezione Civile Comunale ha convocato un Comitato di Protezione Civile per domani, giovedì, alle 9:30, e ha invitato i cittadini ad assumere tutti gli accorgimenti necessari per far fronte ad eventuali emergenze. La popolazione è invitata a “limitare gli spostamenti a partire dalla mattina di venerdì, in particolare quelli con veicoli privati”.

DOMATTINA AL VIA EVACUAZIONE BORGHETTO – E’ stata decisa per domani mattina l’evacuazione dei residenti nelle zone a rischio di Borghetto Vara. L’evacuazione inizierà domani mattina e riguarderà appunto le zone a rischio del centro storico e quelle a monte lungo il torrente Pogliaschina.

Secondo quanto appreso, le persone si recheranno in centri attrezzati dello Spezzino. Evacuazione cautelativa anche a Vernazza, dove saranno assistite fuori dal paese altre 150 persone.

LUNIGIANA ATTENDE PIOGGE, DOMANI ‘MAPPA RISCHIO’ – I sindaci dell’area della Lunigiana colpita dal maltempo della scorsa settimana predisporranno entro domani alle 14 le “mappe delle criticità” dei rispettivi territori per poter predisporre gli interventi necessari ad affrontare la nuova perturbazione attesa per la seconda parte della settimana in corso. E’ questo l’esito del vertice tra i primi cittadini e l’unità di crisi che si è insediata ad Aulla.

Solo domani, infatti, la protezione civile emetterà l’allerta meteo con un’indicazione dell’intensità: si saprà infatti se l’allerta sarà elevato o meno e, in base a questo, saranno anche predisposti gli interventi che potranno variare tra la chiusura di alcune strade fino, al limite, all’ordine di evacuazione per alcune abitazioni a maggiore rischio dei centri interessati.

I rischi, in particolare, possono riguardare fenomeni franosi che potrebbero verificarsi in seguito a nuove piogge, ma anche quelli che potrebbero correre le strade riaperte fino ad ora in modo non definitivo. La ‘mappatura’ delle criticità servirà anche per predisporre i presidi di assistenza sanitaria.

Già predisposta, inoltre una rete radio che può entrare in funzione in caso di black out della telefonia mobile, come è accaduto la scorsa settimana: tutti i comuni potranno così mantenere i collegamenti con l’ unità di crisi. Infine la società Edison ha dato la propria disponibilità a tenere sotto controllo, con report orari, la situazione della diga di Teglia, anche se nei giorni scorsi diverse autorità, tra cui lo stesso capo della protezione civile Franco Gabrielli, avevano sostenuto di non aver avuto informazioni circa un ruolo dell’invaso nel disastro del 25 ottobre.

I lavori comunque non si fermano e da stasera partiranno quelli per la realizzazione di un ponte Bailey per collegare la frazione isolata di Parana, mentre per quella di Stadano si procederà da subito alla realizzazione di un nuovo ponte definitivo.