LIQUIDAZIONE CAV DA PM? INAMMISSIBILE SOSPETTO

“Non è da prendersi nemmeno in considerazione l’aberrante ipotesi di manovre tendenti a mettere fuori giuoco – “per via giudiziaria” come con inammissibile sospetto si tende ad affermare – uno dei protagonisti del confronto democratico e parlamentare nazionale”. Lo dice Giorgio Napolitano dopo l’incontro con i vertici del Csm.

“Alle elezioni del 24 febbraio, e anche per effetto della situazione che ne è scaturita, ma soprattutto per l’estrema importanza e delicatezza degli adempimenti istituzionali che stanno venendo a scadenza, occorre evitare tensioni destabilizzanti per il nostro sistema democratico”. Così il presidente Napolitano in una nota.

Giorgio Napolitano rivolge “con grande forza un appello al rispetto effettivo del ruolo e della dignità tanto della magistratura quanto delle istituzioni politiche e delle forze che le rappresentano”. ” Un appello – si legge nel comunicato di Napolitano dopo l’incontro con il comitato di presidenze del Csm – che volentieri raccolgo dalle parole oggi pronunciate da autorevoli giuristi, affinché in occasione dei processi si manifesti da ogni parte “freddezza ed equilibrio” e affinché da tutte le parti in conflitto – in particolare quelle politiche, titolari di grandi responsabilità nell’ordinamento democratico – si osservi quel senso del limite e della misura, il cui venir meno esporrebbe la Repubblica a gravi incognite e rischi”.

“Con fermezza ho sollecitato il rispetto di rigorose norme di comportamento da parte dìquanti sono chiamati a indagare e giudicaré,guardandosi dall’attribuirsi missioni improprie e osservando scrupolosamente i principi del “giusto processo” sanciti nell’art.111 della Carta”. Lo afferma Giorgio Napolitano in una nota.

Il “più severo controllo di legalità” è “un imperativo assoluto per la salute della Repubblica da cui nessuno può considerarsi esonerato in virtù dell’investitura popolare ricevuta”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in una dichiarazione al termine dell’incontro con il Comitato di presidenza del Csm.

‘INDIPENDENZA TOGHE, TEMA NON SI DISCUTE’- “Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano”. Lo si legge in una nota diffusa dal Quirinale al termine dell’incontro avuto da Napolitano con la delegazione del Pdl guidata da Angelino Alfano.

“Giorgio Napolitano ha invitato il Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura ad un incontro che si terrà alle ore 18.00 nel suo studio al Quirinale”. Lo afferma un comunicato del Quirinale.

Il Comitato di presidenza del Csm è l’organo di vertice di Palazzo dei marescialli. E’ costituito dal vice presidente Michele Vietti, dal primo presidente della Cassazione Ernesto Lupo e dal Procuratore generale presso la stessa Suprema Corte Gianfranco Ciani.

“Aspettiamo di conoscere le motivazione della convocazione del comitato di presidenza del Csm al Quirinale, comunque ci sembra un’ottima iniziativa”. Così Angelino Alfano interpellato telefonicamente dall’ANSA commenta la decisione del Capo dello Stato di convocare al Colle il comitato di presidenza del Csm.

“In questo momento si registra purtroppo un’allarmante nuova spirale di polemiche tra voci che si levano dall’uno e dall’altro campo”, cioé tra il mondo della politica e quello della giustizia. Così Giorgio Napolitano in una nota.

“Alle elezioni del 24 febbraio, e anche per effetto della situazione che ne è scaturita, ma soprattutto per l’estrema importanza e delicatezza degli adempimenti istituzionali che stanno venendo a scadenza, occorre evitare tensioni destabilizzanti per il nostro sistema democratico”. Così il presidente Napolitano in una nota.

IL COMUNICATO INTEGRALE SU INCONTRO CON PDL – “Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – si legge in una nota del Quirinale – ha ricevuto oggi al Palazzo del Quirinale – su loro richiesta come preannunciato, alle ore 11.00 – il Segretario, on. Angelino Alfano, e i Presidenti uscenti dei gruppi parlamentari del PdL, on. Fabrizio Cicchitto e sen. Maurizio Gasparri. Essi gli hanno rappresentato preoccupazioni di carattere politico-istituzionale per recenti sviluppi delle vicende giudiziarie riguardanti il leader del loro partito e capo della loro coalizione. I rappresentanti del PdL hanno altresì espresso piena consapevolezza della natura delle responsabilità e delle prerogative del Capo dello Stato che non può interferire nell’esercizio del potere giudiziario, e quindi non gli hanno rivolto alcuna richiesta di impropri interventi in materia”. “Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano. Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione né la libertà di espressione di ogni dissenso né l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare; e si è riservato – conclude la nota – di sviluppare più ampiamente in un prossimo intervento le sue valutazioni”.

ALFANO, PDL CONTINUERA’ A DIFENDERE RAGIONI BERLUSCONI – “Incontro molto rispettoso, chiaro e schietto con il presidente delle Repubblica, Giorgio Napolitano. La nostra posizione – si legge nella nota congiunta del segretario del Pdl Angelino Alfano con i due capigruppo Cicchitto e Gasparri – è nota: è in corso un tentativo di eliminazione per via giudiziaria del leader del centrodestra italiano che milioni di elettori hanno nuovamente scelto con un consenso che ha prodotto un sostanziale pareggio alle ultime elezioni”.

“Napolitano ha ascoltato con grande attenzione le nostre preoccupazioni per i rischi che sta correndo la democrazia italiana”. Affermano in una nota Angelino Alfano, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri dopo l’incontro con il presidente della Repubblica.

ANM, IN DISCUSSIONE INDIPENDENZA TOGHE – Il blitz del Pdl al palazzo di giustizia di Milano “ha messo in discussione e in grave tensione i principi fondamentali dell’ordinamento democratico, quali la separazione fra i poteri dello Stato e l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura”. Lo sostiene l’Anm in una nota.

L’Associazione nazionale magistrati, “nel respingere il tentativo di trascinare l’ordine giudiziario in conflitti che gli sono estranei, non mancherà di denunciare con forza e in ogni sede qualsiasi attacco alla propria indipendenza e ogni tentativo di condizionamento improprio della funzione giudiziaria”.Lo sottolinea nella nota sul blitz del Pdl al tribunale di Milano.

GRILLO, COME CRAXI? SAREBBE SUA FORTUNA. MIA SOLIDARIETA’ A MAGISTRATI – “Berlusconi ha paura di fare la fine di Craxi, ma sarebbe invece la sua fortuna. In fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby senza la rottura di coglioni quotidiana dei suoi questuanti”. Lo scrive Beppe Grillo sul blog. “Si faccia condannare al più presto senza attenuanti e, prima dell’arresto, si dia alla latitanza. Ci guadagnerà in salute. Guarirà dall’uveite e gli italiani guariranno finalmente dall’orchite con cui li affligge da vent’anni. Ps: tutta la mia solidarietà ai magistrati di Milano”, aggiunge