Lusi: 70mila euro a Renzi, soldi a Rutelli e Bianco

ROMA – ”Renzi ha richiesto dei soldi, circa 100 mila, anzi 120 mila euro suddivisi in tre fatture, poi Rutelli mi ha chiesto di non pagargli la terza e cosi’ ho dato a Renzi solo 70 mila euro”. E’ una delle rivelazioni che l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, secondo quanto riportato oggi da alcuni quotidiani, avrebbe fatto ieri sera durante la sua audizione alla Giunta delle immunita’ di palazzo Madama.

”Io ero il tesoriere – ha raccontato secondo quanto viene riferito oggi sulla stampa – ovvero il bancomat del partito. Io il garante di una spartizione 60/40 tra popolari e rutelliani”. Soldi a Enzo Bianco, a lui – secondo quanto riportato dai quotidiani – avrebbe dato ”un mensile di 3mila euro, poi passato a 5.500”, mentre a una societa’ di Catania legata al marito della segretaria di Bianco tra il 2009 e il 2011 sarebbero stati forniti circa 150 mila euro. Secondo Lusi, riportano i quotidiani, anche a Rutelli venivano fornite delle cifre ingenti in occasione delle elezioni.

RUTELLI: LADRO SVERGOGNATO, MENTITORE, INQUINATORE – “Lusi? Un ladro senza vergogna. Un mentitore e inquinatore pericolosissimo, ormai paragonabile nei comportamenti al ben noto calunniatore Igor Marini”. Lo dichiara in una nota Francesco Rutelli, che annuncia una nuova denuncia alla procura di Roma per “le gravissime calunnie” pronunciate ieri davanti alla Giunta del Senato.

Lusi, prosegue Rutelli, “ha cambiato versione per la terza o quarta volta. Presenterò immediatamente una nuova denuncia alla Procura della Repubblica di Roma per le gravissime calunnie che, ho appreso, sono state pronunciate ieri notte davanti alla Giunta del Senato. Io alla Margherita ho dato tantissimi denari (con i rimborsi elettorali conquistati, con i voti e con numerosissime iniziative di autofinanziamento e, direttamente, con i miei contributi personali) e non ho mai preso un centesimo per me. Ci vuole pazienza, ma chi ha sempre agito correttamente e onestamente otterrà giustizia, ed egli pagherà per tutte le sue malefatte, tenute nascoste per anni in modo malvagio”, conclude Rutelli.

BIANCO,TUTTO A LUCE DEL SOLE NON MI INTIMIDISCONO – Tutto ciò di cui si parla in merito ai fondi della Margherita “è stato fatto alla luce del sole, come è nella mia storia e nella mia tradizione politica. Cercare di distrarre l’attenzione dalle malversazioni di o peggio ancora di intimidire, suscita in me un sentimento di profonda indignazione”. Lo afferma in una nota Enzo Bianco.

“L’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi – scrive Bianco – ha ribadito ieri sera in Senato quanto già ampiamente diffuso attraverso i giornali, con malcelato scopo intimidatorio, il 3 e il 9 marzo scorsi” e cioé “che, con le risorse del partito venivano finanziate attività politiche, come è normale che sia”. “Nel percorso che porta alla liquidazione della Margherita – spiega infatti Bianco – sono stati incentivati esodi, e il personale dipendente che lavorava per me è stato opportunamente sostituito da contratti di collaborazione e di prestazione di servizi. In modo assolutamente trasparente, con accrediti bancari, in forza di regolari contratti le cui spese sono documentabili sino all’ultimo centesimo, si è proceduto in questa direzione”. “Tanto gli accrediti quanto le fatture – passate attraverso una società che ha un regolare contratto con la Margherita per la fornitura di servizi in questione – erano riferite a retribuzione di collaboratori, affitto di sedi, stampa dei manifesti, organizzazione di convegni, pubblicità nei giornali. Attività, per un soggetto politico, non solo lecite, ma doverose. Io non ho trattenuto un solo centesimo, e se Lusi o chiunque altro afferma il contrario, lo trascinerò in tribunale”. “Tutto – sottolinea – è stato fatto alla luce del sole, come é nella mia storia e nella mia tradizione politica. Cercare di distrarre l’attenzione dalle malversazioni messe in atto da Lusi o peggio ancora di intimidire (come hanno affermato con grande chiarezza la Procura di Roma e il Giudice delle Indagini Preliminari), suscita in me un sentimento di profonda indignazione”.