M5S, Pd voti nostra proposta conflitto interessi

Pdl:Berlusconi,partito unito,chi urla è esterno a movimento“Fa piacere che il Pd segua il programma del MoVimento 5 Stelle e voglia finalmente dotare il Paese di una legge sul conflitto di interessi. Ma, per non sbagliarsi, farebbe bene ad adottare la proposta depositata dal M5S il 27 maggio scorso”. Così il gruppo parlamentare alla Camera replica al Partito democratico sul conflitto di interessi. “Il PD – prosegue – dimostri, nella sostanza, di voler veramente cambiare le cose e dia, finalmente, un chiaro segnale alla cittadinanza, senza badare a chi sia il proponente delle legge: sul testo del M5S troverebbe, infatti, un ampio consenso in Parlamento”. “Se quindi la volontà del PD è quella di risolvere l’annoso problema del conflitto d’interessi, lo faccia. Altrimenti – chiude – quelle del Partito democratico sono chiacchiere da bagnasciuga, buone solo per ingannare il tempo sotto l’ombrellone”.

Mucchetti, meglio mio ddl che ineleggibilità – “Molto meglio la mia legge che dichiarare Berlusconi ineleggibile”. Ne è convinto Massimo Mucchetti (Pd), che in un’intervista al Fatto Quotidiano ribadisce il proprio punto di vista: se fosse dichiarato ineleggibile, il leader del Pdl ci riporterebbe al voto e si farebbe dichiarare eleggibile dopo aver vinto le elezioni, e questo “sarebbe un rischio per la democrazia. Meglio prevenire. “Non mi interessa se il mio ddl mette in difficoltà chi vuole dichiarare il Cavaliere ineleggibile già oggi”, dice Mucchetti. “La mia morale laica dice: fai quel che devi, accada quel che può”. Mucchetti interviene oggi anche sull’Unità con un commento dal titolo “L’ossessione dei professionisti dell’antiberlusconismo”. “Silvio Berlusconi è diventato il totem attorno al quale organizzare un pensiero negativo e il suo tabù”, scrive il parlamentare del Pd. “Ineleggibile, eleggibile, c’é solo da applicare l’articolo 10 della legge 361 del 1957: questo è il messaggio che dà per scontato ciò che scontato non è, ossia che quella vecchia norma possa essere univocamente interpretata in quel modo. Ma l’ossessiva ripetizione del messaggio, tecnica tipicamente berlusconiana – aggiunge – crea una verità che ha solo bisogno di essere servita”.

Vendola, il Pd così compie un suicidio perfetto – “Il Pd sta in una maggioranza dove non dovrebbe e non potrebbe stare. Ha atteggiamenti autolesionistici, come il voto di mercoledì sullo stop ai lavori parlamentari” Intervistato da Repubblica, il leader di Sel Nichi Vendola avverte il Partito democratico, “così compie un suicidio perfetto”, e annovera Grillo “tra coloro che hanno salvato Berlusconi”. “Penso due cose: che Alfano dovrebbe dimettersi per il caso kazako; e che siamo allo stallo, all’inconcludenza del governo”, dice Vendola. “Voltiamo pagina e il Pd torni al programma di ‘Italia bene comune’. Lo porti in Parlamento per chiedere a tutte le forze che sono state elette nel nome del cambiamento se non ci sia la possibilità di uscire da questa palude. Altrimenti si va al voto”. Per Vendola una maggioranza alternativa “dal punto di vista dei numeri è possibile. Chi dovesse per calcolo politico impedirla ne risponderebbe al paese. Ma la situazione di incertezza – sottolinea – è tale che bisogna oggi aprire il fronte della riforma elettorale. Il Parlamento sia costretto subito a cancellare il Porcellum, questa specie di ricatto permanente, il frutto più maturo e velenoso del berlusconismo, ripristinando il Mattarellum”.

Epifani: ‘Il Pd non salva Berlusconi, sì alla legge sul conflitto di interessi’ – All’Italia serve ”una moderna legge sul conflitto di interessi come la hanno tutte le democrazie”. Lo dice Guglielmo Epifani parlando della proposta del Pd sull’incandidabilita’. La proposta Mucchetti, quindi, ”non c’entra nulla” con il caso Berlusconi: ”E’ una proposta che riguarda i prossimi 40 anni di vita del Paese’. Il Ddl Zanda-Mucchetti – spiega – é stato presentato un mese fa. Improvvisamente viene visto come qualcosa che aiuta Berlusconi. Non serve a questo scopo, ma ad avere in Italia una legge europea sul conflitto di interessi moderno al posto di una legge molto datata come quella in vigore, che ha 50 anni”. A chi gli chiede di dissensi nel partito sull’iniziativa legislativa in Senato, Epifani risponde: ho visto solo una senatrice che dice di non sapere, il che è strano perché il testo è sostenuto dalle firme di metà gruppo parlamentare, e Civati, il quale ho spiegato che è una legge buona e positiva e non una legge pro Berlusconi”. “La proposta del Pd sull’incandidabilità – chiarisce Epifani – non c’entra nulla con la politica di queste ore: è una proposta che riguarda i prossimi 40 anni di vita del paese”.