Manovra, Berlusconi: e’ equa salvati risparmi e l’Italia

La manovra del governo è stata “più equa possibile” e in ogni caso “ha salvato l’Italia”. In un messaggio sul sito dei Promotori della Libertà, il premier Silvio Berlusconi torna a difendere il decreto di agosto. Il capo del Governo racconta anche di aver scritto una lettera al presidente americano Barack Obama per “rinnovare l’amicizia e la solidarietà” agli Stati Uniti in occasione dell’ anniversario dell’ attentato dell’ 11 settembre alle Twin Towers. E’ proprio quest’ ultima l’occasione che motiva il messaggio del premier ai suoi supporter. Il presidente del Consiglio, ricordando l’attentato alle torri gemelle, ripercorre i dieci anni della “guerra al terrorismo”, che “non è ancora conclusa, ma ha raggiunto risultati che sono certamente positivi”, come “la cattura di molti terroristi” e l’eliminazione del leader di al Qaida Bin Laden. Ma soprattutto una cosa deve incoraggiare l’Occidente e cioé che “al Qaida rappresenta il passato, mentre i pacifici protagonisti della Primavera araba sono il futuro”, perché “i popoli musulmani più poveri non vedono affatto nel terrorismo una via riscatto”. Berlusconi poi torna sul decreto di agosto che “ha posto le premesse perché l’Italia raggiunga il pareggio di bilancio entro il 2013″, una realtà raggiunta l’ultima volta nel 1876. Questo dato fa capire, sottolinea il premier, come l’Italia abbia vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie risorse, soprattutto per colpa dell’enorme debito accumulato negli anni del consociavitismo catto-comunista”. “Penso che abbiamo lavorato bene – ha detto Berlusconi – per rendere la manovra più equa possibile, sia pure con il necessario rigore”. “Soltanto ai contribuenti più facoltosi, con redditi dai 300 mila euro in su, è stato chiesto un onere del 3%. Ma questa è l’unica eccezione al principio che ho sempre rispettato di non mettere le mani nelle tasche degli italiani”. “In questo modo – dice sicuro Berlusconi – abbiamo tutelato i risparmi delle famiglie e abbiamo esentato dai sacrifici le fasce sociali più deboli”. In questo modo “abbiamo salvato i nostri conti e in definitiva abbiamo salvato i risparmi dei cittadini italiani e abbiamo salvato l’Italia”. Infine un accenno indiretto alla vicenda Tarantino-Lavitola. Berlusconi invita i suoi supporter a difendere nei propri ambienti l’operato del governo per “riequilibrare le infinite falsità che vengono scritte in questi giorni anche su di me come persona”.

TREMONTI: ORA MISURE CRESCITA; NAPOLITANO VEDE DRAGHI
di Andrea D’Ortenzio
Tracciata ora “la strada” per raggiungere il pareggio di bilancio con la manovra finanziaria, il governo e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti intendono ora mettere a punto il secondo indispensabile pilastro, anzi “l’automobile”, per raggiungere l’obiettivo, aggiungendo delle misure destinate alla crescita o cambiando quelle già in essere ma che saranno sottoposte a un “tagliando”. Lo chiedono i mercati e le istituzioni internazionali, ma indirettamente anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che anche oggi ha incontrato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, ieri al G7 di Marsiglia. A conferma di una forte sinergia e azione comune vista in questi mesi dalle due istituzioni. Senza la crescita infatti, da raggiungere con un pacchetto di riforme, gli sforzi e i sacrifici imposti dalla manovra agli italiani potrebbero essere vanificati. Il ministro Tremonti, al vertice G7/G8 di Marsiglia punta così ad accelerare: “la prossima settimana, dopo aver in questa affrontato il pareggio di bilancio, faremo un tagliando all’economia e ai provvedimenti per la crescita”. “Se ci sarà qualcosa da cambiare nei provvedimenti sulla crescita del governo lo faremo e, se necessario, ne aggiungeremo altri”, spiega rivelando di averne già parlato al summit con “il vicedirettore generale della Banca d’Italia Ignazio Visco, con l’Fmi, l’Ocse, la Commissione Europea” che si sono detti interessati. Il ministro ha quindi utilizzato la metafora di “un viaggio che deve avere una strada, una meta e una macchina”. “La strada – ha dettagliato – è il pareggio di bilancio e lo faremo, visto che con il lavoro compiuto la settimana scorsa l’abbiamo definita. L’auto, che è la crescita, deve avere un motore buono, la benzina, i pezzi di ricambio e nessun ostacolo. La prossima settimana dobbiamo fargli il tagliando”. “La benzina – ha aggiunto – c’é ma dobbiamo fare il tagliando alle misure già varate sullo sviluppo, ne abbiamo fatte oltre 40, ora dobbiamo capire se sono conosciute, comunicarle meglio e capire se funzionano”. Una mano tesa quindi ai cambiamenti e i suggerimenti delle istituzioni rispetto a una manovra ‘blindata’ e approvata d’urgenza per dare un segnale ai mercati finanziari. Dopo aver ricevuto di buon mattino il Governatore di Bankitalia e prossimo presidente Bce Draghi, Napolitano non ha mancato, anche oggi, di spronare Governo, politica e Paese tutto: “ce la dobbiamo fare, ce la possiamo fare”, ha detto. “Io – ha aggiunto – non ho mai dubitato un solo momento della capacità di un Paese come il nostro che si è rialzato da cadute tremende, di trovare la strada di un nuovo sviluppo nel prossimo futuro”. Anche il presidente del Senato Schifani ha lanciato un appello bipartisan per lo sviluppo del Paese, “che ha bisogno di una iniezione per la crescita economica e questa é una responsabilità del Parlamento e del governo che dovrebbe formulare nuove proposte”. Critico, ancora una volta, il leader del Pd Pierluigi Bersani che, a proposito della manovra, che – ha detto – “non può metterci fuori dai guai”, perché “dà per scontate cose che non possono succedere”. Eccorre sì “fare presto – ha concluso – ma occorre “anche fare bene”.