Manovra: e’ il giorno del varo in Cdm. Errani: ‘Preoccupati’

ROMA – “Da quanto sappiamo il provvedimento sulla manovra di bilancio è per noi molto preoccupante perché non prevede iniziative per la crescita e fissa scelte pesantissime per la possibilità di erogare i servizi”: Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, giudica la manovra di bilancio preparata dall’esecutivo.

ROMANO, CONTERRA’ TAGLIO STIPENDI MINISTRI – “La mia proposta di tagliare lo stipendio dei ministri non ha trovato nessuna obiezione. Pertanto sono certo che questa misura sarà contenuta nella manovra che il Consiglio dei ministri sta per approvare”. Ad assicurarlo è i ministro per l’Agricoltura, Saverio Romano, conversando con i cronisti a Montecitorio. “Questa manovra, infatti, non dovrà essere solo adeguata, ma anche giusta. Pertanto i tagli dovranno partire da chi ha di più e non certo da chi ha di meno”. Gli effetti della manovra si produrranno essenzialmente nei prossimi anni quando ci saranno altri governi? Sono certo – risponde Romano – che il prossimo governo sarà ancora di centrodestra…”.

SPUNTANO BALZELLI SU AUTO E FINANZA – Spunta la tassa sulle auto di media-alta cilindrata e vengono definite nuove imposte per le operazioni finanziarie. Si lima la normativa sulle pensioni: niente rincaro dei contributi per i collaboratori e donne in pensione a 65 anni solo dal 2030. Anche per l’aumento dell’Iva c’é tempo perche’ le aliquote all’11% e al 21% sarebbero nel disegno di legge delega per la riforma e non nel decreto manovra. Sono alcune delle novità sul pacchetto all’esame del consiglio dei ministri trapelate ieri. Giornata dunque di intenso lavoro per mettere a punto le ultime misure. Secondo quanto si apprende, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti da questa mattina ha lavorato tutto il giorno nel suo ufficio a Via XX Settembre proprio per fare le ultime verifiche, prima del varo definitivo al consiglio dei ministri convocato per le 15. Il ministro è tornato poi a ribadire che il rigore ha funzionato. Ma “dobbiamo continuare, non abbiamo alternative”, ha sottolineato in un’intervista a Famiglia Cristiana.

Giornata dunque ancora di carte, bozze, ipotesi che entrano ed escono. Una di queste riguarda proprio le auto. La misura della tassa che colpirebbe Suv, ma anche auto di cilindrata medio-alta, è nero su bianco nell’ultima bozza di manovra. Ma già fonti vicine al governo fanno sapere che non entrerà nel pacchetto. Come le pensioni: è prevista una diluizione soft dell’età pensionabile delle donne che partirebbe dal 2020 e arriverebbe a regime solo 10 anni dopo. Sarebbe questa la soluzione trovata, nell’ambito del confronto per la messa a punto della manovra economica, per l’innalzamento a 65 anni dell’età per la pensione delle lavoratrici del settore privato. L’ipotesi al momento sembra prevalere sulla possibilità, inizialmente esaminata, di avvio della riforma, sempre in modo graduale ma dal 2015. Ma sulle norme resterà di fatto incertezza fino all’ultimo minuto perché si continuano a fare i conti e si chiarisce, solo di ora in ora, che cosa entrerà in vigore da subito e che cosa invece, soprattutto per la parte fiscale, finirà nel disegno di legge delega con tempi più ‘comodi’ rispetto al decreto Manovra.

Sulla finanza arriva il bollo sulle transazioni finanziarie (0,15%) e una tassa al 35% sul trading delle banche. Per quanto riguarda le Regioni e gli enti locali spunterebbe un ‘contributo’ per il biennio 2013-2014 di tutto rispetto: oltre 9 miliardi di euro. Si introduce però la norma che premia, di fatto rispoarmiandoli dai tagli, i Comuni virtuosi. Un contributo alla stretta generale sarà chiesto anche alla Rai il cui tetto massimo di spesa, nell’ambito del contratto di servizio, non potrà superare i ricavi da canone dell’anno precedente. La Cgil è già sul piede di guerra: il leader Susanna Camusso conferma che il sindacato è pronto alla mobilitazione perché “una manovra così rappresenta per il Paese una forma di insopportabilità sociale”. Sul fronte opposto il numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia per la quale “la manovra va nella giusta direzione”.