Manovra, Napolitano: governo consulti opposizione Cercare convergenze, ok rapidissimo

ROMA – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informa una nota del Quirinale, ” ha preso nota con viva soddisfazione degli annunci venuti dall’opposizione nel senso di un impegno a concorrere – con ‘pochi qualificati emendamenti’ – a una ‘rapidissima approvazione’ della necessaria manovra finanziaria. Ci si attende che a ciò corrisponda la immediata disponibilità di governo e maggioranza a condurre le consultazioni indispensabili e a ricercare le convergenze opportune”.

SCHIFANI PRONTO AD ACCELERARE ITER – Il presidente del Senato, secondo quanto si apprende, sarebbe pronto in caso di condivisione dei capigruppo, a rivedere il percorso della manovra anticipandone ulteriormente i tempi di approvazione già fissati per la prossima settimana. L’attuale calendario dei lavori prevede l’esame del decreto in commissione per tutta la settimana corrente, e il passaggio in aula da martedì a giovedì della successiva.
Schifani ha convocato la conferenza dei capigruppo per domani alle 13. Secondo quanto si apprende all’ordine del giorno sarà posta l’accelerazione dell’iter di approvazione della manovra da parte di Palazzo Madama.

GASPARRI-CICCHITTO, DA PDL POCHI EMENDAMENTI – “I gruppi di Senato e Camera del Pdl stanno lavorando alla definizione di pochi e qualificanti emendamenti alla manovra di stabilizzazione finanziaria”. Lo annunciano in una nota congiunta Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, che guidano i gruppi del Pdl dei due rami del Parlamento.
“Il nostro obiettivo – spiegano Gasparri e Cicchitto – è quello di garantire il rispetto assoluto delle indicazioni dell’Unione europea, ai fini dell’abbattimento del debito pubblico e dell’azzeramento del deficit, e di offrire ulteriori strumenti di rigore, ma anche di equità, per favorire questo risultato”. “In particolare, la nostra attenzione – prosegue la nota – si sta concentrando su proposte modificative che riguardino la correzione delle norme per tutelare i piccoli risparmiatori e quelle riguardanti le pensioni per tutelare le più basse. Affronteremo poi con un apposito emendamento – spiegano i due capigruppo del Pdl – il tema del patto di stabilità interno, garantendo nel contempo il pieno utilizzo dei fondi europei, che troppe volte l’Italia ha rischiato di perdere”. “Inoltre, ci stiamo occupando del tema ammortamenti – spiegano ancora Gasparri e Cicchitto – affinché l’impegno nella realizzazione di opere pubbliche possa proseguire nella continuità delle normative esistenti. Queste proposte, limitate nel numero ma qualificanti nel merito – conclude la nota – saranno oggetto di un confronto nell’ambito della maggioranza ed anche con i gruppi di opposizione”.

BERSANI, COLLABORIAMO MA VOTIAMO CONTRO – “Berlusconi non mi ha ancora chiamato, se mi chiama il confronto si fa in Parlamento. Ci stiamo comportamento così per l’Italia, non per Berlusconi. Ma voteremo contro la manovra”. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, arrivato al Cairo nell’ambito della missione in Medio Oriente, spiega che la responsabilità delle opposizioni non cambierà il giudizio negativo sulla manovra economica. “Abbiamo concentrato – spiega Bersani – i nostri emendamenti in pochi punti coordinati con le opposizioni e lasciamo i meccanismi dei tempi ai presidenti delle Camere e ai gruppi, ma manteniamo il nostro giudizio sulla manovra, che non abbiamo mai condiviso, e proponiamo le nostre linee di riforma”.

IDV, POCHI MA IMPORTANTI EMENDAMENTI CON PD E UDC – “Italia dei Valori rinnova il proprio impegno a garantire una rapida approvazione della manovra finanziaria per dimostrare ai mercati internazionali che, nonostante la debolezza del governo, l’Italia, anche grazie alle opposizioni, è capace di trovare coesione e compattezza nei momenti di difficoltà”. Lo affermano il presidente Idv Antonio Di Pietro ed i capigruppo di Camera e Senato Massimo Donadi e Felice Belisario che confermano così la linea comune delle opposizioni. “Le nostre proposte – spiegano – saranno tese a migliorare la manovra sul fronte della crescita e ad eliminarne gli aspetti di assoluta iniquità sociale. Per questa ragione presenteremo solo pochi ma importanti emendamenti concordati con Pd e Udc”.

MARCEGAGLIA, CON SPREAD RECORD APPROVARLA SUBITO – “A maggior ragione con gli spread btp-bund ai massimi la manovra economica va approvata subito, nel più breve tempo possibile e i saldi non vanno cambiati minimamente”. Lo ha sottolineato la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, puntualizzando che “abbiamo bisogno di dimostrare coesione e per questo serve la capacità di portarla a casa molto velocemente”. “Dobbiamo approvare la manovra e ci deve essere grande coesione politica e sociale”, ha ribadito Marcegaglia a margine della cerimonia per i 100 anni del Viminale, sottolineando che “sarebbe una follia perdersi in contrasti all’interno della maggioranza e anche le opposizioni devono unirsi e lavorare con il governo. In un momento come questo è fondamentale la coesione – ha concluso – e non far prevalere personalismi e lotte politiche in un momento delicato come questo”.

A proposito delle turbolenze dei mercati internazionali, la presidente di Confindustria ha detto che le misure adottate dalla Consob per difendere il mercato interno “credo che siano già qualcosa, ma non credo che si possa fare molto di più. Non si possono bloccare i meccanismi dei mercati”.

MUSSARI, VA APPROVATA IL PIU’ PRESTO POSSIBILE – La manovra “va approvata nel più breve tempo possibile. E’ un impegno preso con l’Europa”. Lo afferma il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, a margine dell’audizione in Senato sulla manovra. Per Mussari “va colta l’espressione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano e non dare tempo al tempo. la manovra va bene e ha ricevuto apprezzamenti da parte di tutti. Dei dettagli ne parleremo, ognuno ha il suo, noi per esempio parliamo dell’Irap o dell’imposta di bollo. Ma ora dobbiamo occuparci di problemi più generali”. Ma c’é effettivamente un problema di sottocapitalizzazione delle banche italiane? “Draghi – replica – è stato molto chiaro su questo punto mi rifaccio alle sue parole”. Ma l’Italia è nel mirino della speculazione? “Oggi mi sembra che il mirino si sia allargato vedendo l’andamento dei mercati di altri paesi europei. Credo che l’Europa a breve debba dare un segnale chiaro. Ma l’Italia non è tra i paesi in difficoltà”.

CGIL,PRONTI MOBILITAZIONI,ANCHE DOPO PROTESTA 15/7 – La Cgil ribadisce la sua opposizione alla manovra per il pareggio di bilancio, considerandola, “sbagliata, ingiusta e inefficace” e si dice pronta alla mobilitazione, anche dopo le poteste già previste per il 15 luglio. E’ quanto emerge dal testo dell’Ordine del giorno conclusivo del Comitato direttivo nazionale della Cgil di oggi, approvato all’unanimità con 2 astenuti “Proprio per come è strutturata la manovra e il suo rapporto con la delega, la partita non si chiuderà entro agosto”, sostiene il sindacato. “Dopo le prime iniziative di protesta che si realizzeranno il 15 luglio in tanti territori e luoghi di lavoro, tra cui il presidio nazionale dello Spi, occorrerà continuare la mobilitazione”, aggiunge la Cgil. In particolare, sottolinea, “data la repentina accelerazione sui tempi di approvazione della manovra, occorrerà immaginare ampi presidi durante le fasi di esercizio della fiducia e continuare a sostenere le nostre proposte alternative”. A riguardo, “il Cd conferma la proposta avanzata a Cisl e Uil di convenire forme di mobilitazione contro la manovra finanziaria ma dà comunque mandato alla Segreteria nazionale di definire le modalità per allargare e intensificare la mobilitazione nel mese di settembre in relazione alla legge di stabilità”.

TREMONTI, SEGNALE FORTE A MERCATI, OK IN 1 SETTIMANA – Per dare un segnale forte ai mercati la manovra potrebbe essere approvata in una settimana. E’ l’indicazione contenuta in un articolo-analisi del quotidiano La Repubblica nel quale il ministro dell’Economia parla della manovra e della crisi. ”Chi ci chiede di fare di piu’, o di anticipare ad oggi le misure previste per il prossimo triennio – dice il ministro nell’articolo di Massimo Giannini – non ha capito nulla. Se lo facciamo ci suicidiamo: ammazziamo il Paese. La verita’ e’ un’altra. Ai mercati daremo un segnale forte. E sa qual e’? il fatto che la manovra e’ blindata e sara’ approvata dal Parlamento in una settimana. Una cosa che nella storia d’ Italia non e’ mai accaduta”. Tremonti esamina anche quanto accaduto sui mercati prima del fine settimana. ”Venerdi’, con l’attacco all’Italia – spiega e Repubblica – si e’ toccato con mano qual’e’ il ‘costo politico’ di Giulio Tremonti: dimissionatemi pure e vedrete cosa succede ai titoli di Stato”. Il ministro, nel retroscena di Repubblica, accenna anche alle inchieste sul suo collaboratore, deputato Pdl, Marco Milanese. ”Non ho nulla da temere – dice – Non sono mai stato sfiorato da uno schizzo di fango…”.